Le Migliori Curiosità su Italia-Inghilterra
Dopo la magica notte di Wembley azzurri e inglesi si ritrovano subito sulla strada verso il prossimo Europeo
From Europeo to… Europeo. Dall'ultimo atto di luglio 2021 con il cielo di Wembley colorato di azzurro fino a Napoli, quasi due anni dopo, dove il mondo della Nazionale col tricolore sul cuore pare essersi capovolto. È quindi di nuovo Italia-Inghilterra, Mancini e Southgate, con un Mondiale di mezzo deludentissimo per i 3 Leoni e dove noi nemmeno ci siamo arrivati. Sembrano così lontani i fasti di quella notte di mezza estate dove Donnarumma parava il rigore a Saka regalandoci il secondo titolo europeo dopo oltre 50 anni, eppure le lancette dell'orologio sono continuamente progredite in avanti, lasciandosi dietro delusioni, momenti di sconforto e perdite importanti, in uno scenario ormai oscurato ed un percorso di vittorie interrotto bruscamente.
Inizia dunque la strada verso Germania 2024 da dove tutto si era concluso l'ultima volta. La nostra Nazionale, inserita nel girone con Inghilterra, Malta, Macedonia del Nord (già, proprio loro) ed Ucraina, ha l'obbligo morale di arrivare tra le prime due per difendere poi quel titolo stampato sul petto. Si comincia allo stadio Maradona di Napoli, mentre noi ora andiamo a gustarci alcune curiosità sul match.
I precedenti
Non per tirarci la zappa sui piedi, ma il rullino di marcia contro l'Inghilterra è più che positivo: sono infatti 6 le gare consecutive senza sconfitta per la nostra Nazionale, con 2 vittorie e 4 pareggi (ed un Europeo conquistato). Nazionale dei 3 Leoni che in casa nostra non vince addirittura al 24 maggio 1961, in un'amichevole terminata con il punteggio di 3-2, mentre è del friendly-match di Ferragosto 2012 l'ultimo successo generale, quando a Berna Phil Jagielka e Jermain Defoe eclissarono l'iniziale vantaggio firmato Daniele De Rossi. In competizioni ufficiali, l'Inghilterra ha una striscia aperta di 6 sconfitte e 4 pareggi contro di noi, avendo vinto l'ultima volta durante il Mondiale 1978.
Dopo il meraviglioso 11 luglio 2021, anche in Nations League non è andata bene alla formazione di Southgate, con uno scialbo 0-0 a Wolverhampton e l'1-0 di Milano firmato Raspadori. Sono inoltre 14 i successi consecutivi nelle qualificazioni all'Europeo per l'Italia, con una media di 3 gol segnati a partita e appena 6 complessivi subiti, ma a Napoli gli azzurri faticano: 4 incontri senza vittorie ed ultimo risultato positivo nel 1997, 1-0 alla Russia durante la fase a gironi per le qualificazioni al Mondiale dell'anno seguente.
Nicolò Barella, l'asso di Mancini
Lanciato da Roberto Mancini per la prima volta durante l'amichevole del 10 ottobre 2018 contro l'Ucraina, Nicolò Barella ès tato da quel momento il giocatore di movimento più impiegato con 42 presenze (alle spalle del solo Leonardo Bonucci, con 43). Una ferma certezza nello scacchiere tattico del Ct di Jesi, tanto nell'interdizione quanto nel saper inserirsi in profondità, trovando la via della rete con la continuità che nessun altro ha avuto nello stesso periodo temporale: sono infatti 8 i gol segnati (più di tutti dal giorno dell'esordio ad oggi), con 5 assist (meno solo di Immobile, con sei, ed Insigne, otto).
Nonostante il suo 2023 non sia stato finora all'altezza degli anni precedenti, con soltanto un passaggio vincente in 7 partite, l'ex Cagliari è sicuramente uno dei calciatori italiani più forti in circolazione, imprescindibile per classe e carattere.
Mateo Retegui, il bomber oriundo
Soprannominato "El Chapita", classe '99 in forza al Tigre, arriva dall'Argentina ed è il nuovo faro dell'attacco di Roberto Mancini: Mateo Retegui, complici gli acciacchi di Immobile, Scamacca e Raspadori, è pronto a fare il suo debutto con l'Italia. Sudamericano, ma con passaporto italiano grazie al nonno materno originario di Canicattì, Retegui ha scelto la nostra Nazionale senza indugi o ripensamenti, aggiungendosi così alla lista degli oriundi che hanno vestito la maglia azzurra.
Nato e cresciuto in una famiglia di sportivi, Mateo è stato capocannoniere 2022 del campionato argentino con 19 reti in 27 presenze, e anche quest'anno guida la classifica marcatori con 6 centri in 8 gare. Fisicità importante, senso della posizione e fiuto innato da bomber vero, Retegui ha stregato il Ct e sarà chiamato a tappare le falle offensive di un'Italia che segna poco con i propri centravanti.
Il tabù di Harry Kane
4 confronti con gli azzurri, 0 gol. Una "maledizione" per l'attaccante inglese più prolifico della storia della Nazionale, a secco anche di titoli ma capace di segnare con i 3 Leoni 53 reti in 80 presenze. Con Antonio Conte in panchina, al Tottenham, ha ritrovato quella verve agonistica che, nelle ultime stagioni, un po' si era sbiadita, andando a bersaglio 21 volte solo in Premier League, mentre in Champions, come ben sappiamo, è andata male contro il Milan, con il miracolo di Maignan nel finale a spegnere sogni di gloria e speranze per i quarti di finale.
Harry Kane, in generale, fa molta fatica contro le squadre italiane, avando segnato una volta soltanto alla Juve (0 reti contro l'Inter in 2 match, 0 contro la Fiorentina in 3 e 0 al milan tra andata e ritorno in questa campagna europea). Dopo la delusione Mondiale, al Maradona l'Italia si pone nuovamente sulla strada tra il bomber inglese ed un prossimo possibile titolo: sbloccarsi per "vendicare" l'Europeo e partire forte in queste qualificazioni diventa l'obiettivo numero uno. Ce la farà?