Manchester City e Inter a Confronto

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Dai numeri di Haaland alle parate di Onana, scopri i numeri delle due finaliste

Calciatori Ignoranti09 Jun 2023

Abbiamo analizzato i diversi reparti delle due finaliste di Champions League. Ecco i numeri che sono venuti fuori:

 

Il portiere

È André Onana il portiere che, sulla base della qualità delle conclusioni dirette verso la porta ricevute, ha evitato di subire il maggior numero di gol in questa edizione della Champions League. L’estremo difensore nerazzurro, inoltre, ha mantenuto la porta inviolata in ben 8 occasioni.

La difesa

Che il Manchester City avesse un tipo di gioco prettamente offensivo è quasi ovvio, così come è certo che nella tattica di Guardiola il pressing alto ed asfissiante rientri come una delle prerogative principali. Il tutto è perfettamente riassumibile nei dati della rassegna europea 2022/2023, competizione nella quale i Citizens (ad oggi ancora imbattuti) hanno recuperato palla a una media di 47,2 metri dalla propria porta, praticamente a centrocampo. Nessun’altra squadra ha fatto di meglio.

Il centrocampo

La triade Barella-Calhanoglu-Mkhitaryan, dopo una fase iniziale di rodaggio, ha fatto gingillare i cuori dei supporters nerazzurri. Tecnica, talento, senso dell’inserimento e dell’attacco della profondità, ma soprattutto corsa, tanta corsa. Non è un caso allora che il 59.8% delle pressioni del Biscione siano state applicate proprio nella zona nevralgica del campo.

L’attacco

Quando si parla di zona-gol, impossibile non iniziare dal centravanti più forte d’Europa: Erling Braut Haaland. Tra gli svariati record raggiunti quest’anno (tra cui quello dei 36 gol segnati in Premier League, come mai fatto da nessuno), il norvegese ha, al momento, eguagliato il numero di realizzazioni realizzate da un singolo giocatore di un club inglese in Champions League: 12. Con chi condivide tale primato? Ma certo, con Ruud Van Nistelrooy, che con lo United nel 2002/2003 impiegò solo 9 partite a raggiungere tale cifra.

Gli allenatori

Da un lato Simone Inzaghi, sesto allenatore italiano della storia a raggiungere una finale di Champions League, dall’altro Pep Guardiola, alla sua quarta finale. Tra pretattica, tattica, decisioni e stile di gioco, una gran fetta di vittoria passerà senza nessun tipo di dubbio dalle scelte nei 90’ minuti dei due tecnici.