I 5 migliori Business degli Ex Calciatori
Filantropi, sex symbol della moda, altri inseguendo sogni, ambizioni imprenditoriali e passioni
Appendere gli scarpini al chiodo per un calciatore vuol dire chiudere un grande, lungo ed appassionante capitolo della vita. L-impatto con il "domani", con nuove pagine da scrivere in un foglio bianco, non è sicuramente semplice. Guardare altrove, verso altre attività e situazioni. Reinventarsi in qualcos'altro, deporre il mantello del supereroe del pallone ed andare incontro alla vita di tutti i giorni. Ce lo hanno raccontato diversi calciatori, da Totti (in quelle singhiozzanti parole d'addio), fino ad Ibrahimovic (il cui saluto al calcio provoca un po' di paura per il "dopo"): lasciare la sfera in soffitta, indossare abiti e cravatte, significa non riconoscersi più in quello che si pensava essere.
Eppure, come sempre, ci sono delle alternative: alcuni ex campioni del mondo pallonaro sono diventati milionari e filantropi, sex symbol della moda, altri hanno inseguito altri sogni e aspirazioni, addirittura vincendo talent show che c'entrano poco con il calcio e più con la forchetta. Fortunati, innovativi, rivoluzionari, oppure semplicemente ambiziosi: andiamo a scoprirne alcuni davvero curiosi.
Tino Asprilla e… I preservativi!
Una vita senza freni, vissuta sempre a tavoletta con la sesta marcia costantemente applicata. Nato a Tulùa, in Colombia, passato in Italia nel Parma, in quel Parma imbottito di stelle, reso damoso dal gol che, a San Siro, spezzò l'imbattibilità del Milan di Capello, e dai gol che portarono in Emilia Coppa delle Coppe, Supercoppa e Coppa Uefa, Tino Asprilla chiuse la propria carriera nel marzo 2005 in Sudamerica, dopo aver deliziato la platea con giocate di classe contemporanee a bizzarrie dentro e fuori dal campo davvero incredibili.
Nel 2008 venne arrestato, ma è 6 anni più tardi che svoltò con un colpo di coda, l'ennesimo della sua vita al limite tra genio e sregolatezza: nacque infatti la Tino Condones, una nuova attività dove lo stesso colombiano vendeva la propria… linea di preservativi. Rimbalzò alla cronaca qualche tempo seguente, quando nel pieno della pandemia e durante il primo lockdown, lanciò una campagna pubblicitaria tramite social dove invitava la gente a comprare i suoi condom, poiché lui, mostrato in video nel suo salotto e circondato dai suoi "prodotti", non sapeva più dove metterli, vendendoli poi a prezzi stracciati dato che "con il dilagare del virus è meglio non rischiare di avere figli".
Performance.
Pablo Daniel Osvaldo e la sua vera passione: la musica
L'ex Roma, Inter e Nazionale lascia il calcio perché, a detta sua, "fa schifo". Un carattere infuocato, spesso troppo caldo, ma un portamento non indifferente verso uno sport al quale sapeva comunque far valere la propria legge. Sì, perchè alle regole del pallone è sempre stato poco avvezzo, lui che aveva bisogno di libertà, di spazio, senza vivere quello stress di tutti i giorni accompagnato da un valore dettato dalle prestazioni. In poche parole, serviva un ingrediente fondamentale che purtroppo mancava: la passione.
Ecco allora spiegato il saluto finale al calcio, a soli 30 anni, per dedicarsi a tempo pieno al suo primo e unico amore: la musica. La sua seconda carriera professionale nasce insieme ai Barrio Viejo, un gruppo rock/blues del quale ne è fondatore e frontman, incidendo il primo disco, "Desorden", nel 2017, ed iniziando poi un lungo tour europeo ed internazionale, con concerti in Italia, Spagna e Argentina. Nel mentre, anche qualche apparizione televisiva, come a "Ballando con le Stelle". Proverà a rientrare nel calcio nel 2020, ma dopo solo due partite con il Banfield capirà che quello non era proprio il suo mestiere.
Il pastore Taribo West
Dalle treccine colorate ai tantissimi aneddoti, storie vere o leggende, circa l'età e passaporti "taroccati". Taribo West è stata una meteora del calcio italiano, dalle dubbie qualità tecniche ma da quel look che fece innamorare i tifosi di Inter e Milan, che in lui videro una figura comunque simpatica, ma decisamente poco utile alla causa. Un "giocatore di Dio", come amò definirsi, che scelse di proseguire quel percorso di fede anche una volta abbandonato il rettangolo verde.
Lontano da tutto e tutti, oggi è diventato un pastore pentecostale nella chiesa "Shelter in the Storm", fondata da lui stesso alla periferia di Milano, oltre ad aver istituito la "Taribo West Foundation" per aiutare i bambini nigeriani in difficoltà ed una scuola calcio insieme a George Weah.
Iconico
Il Fenomenale presidente del Valladolid
Ci sono poco meno di 200 km tra Madrid e Valladolid, cittadina del nord-ovest spagnolo dove un certo Ronaldo Nazario Da Lima ha deciso di divenire azionista di maggioranza del club locale, il Real Valladolid, rilevandone il 51% delle quote nel settembre 2018 (poi 72%). La storia calcistica del Fenomeno la conosciamo tutti, così come sappiamo probabilmente a memoria la formazione dei Galacticos in maglia Blanca, eppure Ronaldo si sta comportando bene anche dietro la scrivania, soprattutto perché ha già dovuto affrontare numerose questioni spinose, come lo scandalo calcio scommesse che ha coinvolto il club.
Da Presidente del Valladolid, ai tempi appena promosso in Liga, sul piano economico ha provveduto fin da subito a sanare i debiti del club, mentre su quello sportivo ha conquistato due salvezze consecutive, retrocedendo nella terza stagione, per poi risalire subito e continuare a lottare nella parte bassa della classifica. Qualche anno più tardi, nel 2021, in contemporanea con la retrocessione della squadra spagnola, Ronaldo si è "buttato" a capofitto nelle quote del Cruzeiro, acquistandone il 90%. Se la strada dal punto di vista dei risultati è ancora lunga, uno dei calciatori più forti di tutti i tempi ha comunque intrapreso una importante seconda vita professionale, addentrandosi immediatamente nel ruolo più complicato di tutti, il Presidente. Ma è proprio quello che ci aspettavamo da un Fenomeno.
Gareth Bale ed il Golf
L'abbiamo sempre saputo, in fin dei conti. Una passione mai nascosta, più grande del Real Madrid e del calcio stesso, sta finalmente per diventare un vero e proprio lavoro per Gareth Bale.
Sì, perchè il gallese, poco più di un mese fa, ha infatti fatto il suo esordio al Pebble Beach Pro-Am, primo torneo ufficiale da golfista, riuscendo a stupire tutti e finire nella top 20. Una soddisfazione immensa, alla quale si accompagneranno le prossime, poiché l'ex Tottenham inizierà definitivamente la sua carriera nel PGA Tour, l'organizzazione che cura i maggiori tornei professionistici di gol al mondo.
Era solo questione di tempo.