Ecco chi ha il primato di presenze nella rosa attuale della nazionale

Calciatori Ignoranti

22 convocazioni nelle ultime 22 partite. Chi è il giocatore che non può mancare per Mancini?

Calciatori Ignoranti08 Sep 2021

Era il 4 settembre 2020 quando l’Italia di Roberto Mancini, quasi un anno dopo l’ultima volta a causa dello scoppio della pandemia, scendeva finalmente in campo per la prima partita valevole per il girone di Nations League contro la Bosnia Erzegovina.
In un clima surreale senza tifosi il nostro inno squarciava il silenzio del Franchi ma, sul terreno di gioco, il risultato sarà modesto: un 1-1 deludente che interromperà la serie positiva di 11 vittorie costruita l’anno precedente.
Fu comunque l’inizio di una stagione, quella 20/21, che ci vedrà meravigliosi protagonisti del Continente.
La qualificazione alla fase finale della Nations League, il trionfo agli Europei nella notte di Wembley ed una striscia leggendaria di imbattibilità ad oggi arrivata a 36 partite, primato mondiale assoluto raggiunto proprio domenica nel match esterno contro la Svizzera.
Un cammino fatto di 22 partite con le quali siamo tornati ad alzare nuovamente alto, altissimo, il tricolore, sfoggiando bel calcio, organizzazione tattica e grande sacrificio. Merito dei traguardi raggiunti finora è sicuramente in larga parte del CT Roberto Mancini e del proprio staff, capaci di costruire, dalle macerie di Italia-Svezia, un gruppo armonioso e solido formato da una colonna portante di giocatori sia nell’11 iniziale così come nelle scelte adottate ad ogni convocazione.
Una struttura base che, partita dopo partita, è andata a consolidarsi, splendidamente integrata dal gran numero di giocatori fatti esordire dal Commissario Tecnico che, insieme ai giovani in rampa di lancio, daranno sicuramente un apporto fondamentale nel percorso di avvicinamento ai prossimi Mondiali di Qatar 2022.
Nelle 22 partite dal settembre 2020 ad oggi spicca la presenza costante di Salvatore Sirigu, unico giocatore della rosa presente, sia in campo per 157’ minuti che in panchina, in ogni incontro della Nazionale.
Risultato sicuramente non casuale poiché il portiere sardo viene riconosciuto da tutto il gruppo come un vero e proprio leader silenzioso, protagonista di numerosi aneddoti raccontati dai suoi compagni.
L’anello di congiunzione del gruppo, la colla capace di compattare la squadra, personalità e voglia di contribuire ai successi del team.
Motivatore e uomo spogliatoio, ruolo fondamentale ed importantissimo in qualunque squadra, vincente, che si rispetti.