Tutto quello che non sai sull’Europeo Femminile
Chi vincerà l’Europeo Femminile?
Si è alzato lo scorso 6 luglio il sipario sulla tredicesima edizione dell’Europeo femminile, cominciato con un anno di ritardo causa restrizioni dovute alla pandemia.
16 squadre, divise in quattro gironi, con la padrona di casa Inghilterra ad aprire le danze, grazie alla vittoria con l'Austria. L’onda della crescente popolarità del calcio femminile ha raggiunto apici incredibili in quello che si prospetta essere il più grande evento sportivo femminile della storia.
Dal match inaugurale all’Old Trafford fino alla finalissima di Wembley, in programma il 31 luglio, ogni biglietto è già stato venduto, e l’affluenza raggiungerà vette mai toccate prima.
L’Italia, inserita in un girone di ferro con Francia, Belgio e Islanda, ha tutta l’intenzione di ben figurare, dando così seguito al proprio miglior piazzamento di sempre (quarti di finale) agli ultimi Mondiali 2019.
Ma, prima di sederci comodi sul divano e fare il tifo per le azzurre, è tempo di sviscerare qualche dato per arrivare preparatissimi all’esordio contro i cugini transalpini.
L’imbattibile Germania
Ebbene sì, è la Germania la grande predatrice della competizione con una totale egemonia sull’albo d’oro del torneo. 8 successi totali, di cui 6 consecutivi, seguita dalla Norvegia con 2 e da Svezia e Paesi Bassi, rispettivamente prima e ultima ad alzare al cielo il trofeo.
Ma quello che forse non sapete è che, nelle prime tre edizioni, l’organizzazione, il successo ed il numero di formazioni di oggi era semplicemente impensabile.
All’European Competition for Women's Football, denominazione delle prime tre edizioni, hanno partecipato a malapena 4 squadre, arrivate a 8 nel 1997, quando il torneo aveva già assunto il nome d Campionato Europeo Femminile Uefa, ed infine 16 nell’ultima edizione giocata nel 2017 nei Paesi Bassi.
Investimenti e passione hanno fatto il resto, garantendo nazionali e team sempre più attrezzati e di livello, con giocatrici di livello e fama mondiale.
E l’Italia?
Un terzo posto nel 1987 ed una doppia medaglia d’argento nel 1993 e 1997 con dodici partecipazioni su tredici edizioni, squadra più presente agli Europei a pari merito con Svezia e Norvegia.
Ma, nell’albo d’oro delle statistiche generali. c’è un po’ di tricolore in vetta grazie ai 42 gol segnati in 55 presenze tra qualificazione e fase finale da Carolina Morace.
Le azzurre di Milena Bartolini non partono con i favori del pronostico ma sono protagoniste di un movimento in costante progressione che, dallo scorso primo luglio, ha aggiunto un ulteriore importante tassello di grande rilevanza quando il Consiglio Federale della FIGC ha decretato la Serie A femminile ufficialmente professionistica.
Sempre più attenzione e dedizione viene riversata sul calcio femminile in generale, e l’entusiasmo potrebbe funzionare da valore aggiunto. Le due recenti e convincenti vittorie per le qualificazioni Mondiali sono proprio lì a dimostrarlo.
Le favorite
Nonostante sia la Nazione ospitante, ancora una volta non è l’Inghilterra a sopportare il pesante fardello della nomea di favorita ad alzare il trofeo finale. Il football non tornerà a casa neanche questa volta secondo i bookmakers, i quali prediligono in pole position la Spagna di Jorge Vilda, battuto soltanto 13 volte dal 2015 ad oggi. Una rosa di spessore e di notevole qualità ma che, notizia degli ultimi giorni, non godrà della sua stella più lucente, quell’Alexia Putellas Pallone d’Oro 2021 infortunatasi proprio a ridosso dell’inizio dell’Europeo.
Alle spalle degli iberici Francia e Germania battagliano per colorare il cielo di Wembley, con i teutonici più indietro nei pronostici ma consci del fatto di essere un vero e proprio rullo compressore nella competizione.
Attenzione anche all’Olanda, campionessa europea in carica e finalista dell’ultimo Mondiale 2019, poi perso contro gli Stati Uniti. Le Orange, allo scorso Europeo, sbaragliarono la concorrenza vincendo tutte le partite ed anche ai nastri di partenza dell’edizione odierna possono contare su calciatrici di fama internazionale, su tutte Vivienne Miedema, una delle punte più forti al mondo: 114 gol segnati in soli 5 anni all’Arsenal a cui si aggiungono i 94 in Nazionale in sole 111 partite. La numero 9 pronta a prendersi l’Europa.
Le stelle dell’Europeo
Detto della classe 1996 Vivienne Miedema, andiamo ora a focalizzarci sulle possibili stelle dell’Europeo, concentrandoci in primis su una nostra azzurra.
Barbara Bonansea, centravanti della Juventus, è sicuramente tra le più attese dopo le ottime prestazioni nell’ultimo Mondiale, condite da 2 gol all’attivo.
Pronti-via e sarà subito duello con Marie-Antoniette Katoto, 23 anni e bomber del Paris Saint Germain, grandi aspettative gravano su di lei.
Facciamo un salto di qualche migliaio di chilometri e giungiamo in Norvegia, dove Ada Hegerberg è probabilmente la calciatrice con i riflettori maggiormente puntati addosso: Pallone d’Oro 2018, Ada è fresca vincitrice della Champions League Femminile con il Lione, conquistata con gol in finale ai danni del Barcellona. Con la Nazionale scandinava è arrivata seconda nel 2013, e quest’anno ha tutta l’intenzione di migliorare tale piazzamento.
Chi vincerà l’Europeo? Ai posteri l’ardua sentenza.