La Top 11 di Roma-Lazio: Sei d’accordo?
La Capitale si ferma per la partita più importante della stagione
Per le strade della Capitale si alza sibillina una sola parola: “Derby”.
Difficile affrontare argomenti diversi, sono giorni caldissimi dal punto di vista calcistico.
Roma e Lazio sono distanti un punto, con i biancocelesti avanti 49 a 48, e la stracittadina è fondamentale per non perdere contatto con la Juventus ed il sogno quarto posto, al momento distante sette lunghezze.
Perdere vorrebbe dire abbandonare l’obiettivo e ridimensionarsi ad un piazzamento in Europa o Conference League, considerandolo comunque ad oggi tutt’altro che scontato.
Dopo un inconcludente finale di 2021, sancito da una serie di brutte figure per entrambe le compagini, Lupa e Aquila hanno cercato di cambiare marcia con il nuovo anno, e specialmente la formazione di Sarri viaggia a ritmi da quarto posto, avendo collezionato finora 18 punti nel girone di ritorno.
Mourinho, dal canto suo, non può permettersi un altro passo falso dopo il pari contro l’Udinese.
Il Derby diventa quindi il crocevia della stagione, la linea di separazione da un’annata da buttare ed una in cui tutto è ancora in discussione.
Per arrivare preparati alla partita, sulla base della media voto in campionato abbiamo predisposto la Top 11 di Roma e Lazio, un’inedita formazione dove anche due colossi come Abraham e Ciro Immobile possono tranquillamente coesistere:
Portiere: Rui Patricio
Esperienza internazionale, riflessi tra i pali e discreta abilità con i piedi.
Il portiere portoghese, voluto fortemente da Josè Mourinho in estate, è stato sicuramente accolto con grandi aspettative dall’ambiente giallorosso, ripagandole in buona parte.
Un rigore parato, 11 clean sheet in 29 partite ed una sicurezza mostrata a più riprese.
In una Roma che spesso ha sbandato difensivamente, lui è stata sicuramente la cassaforte al quale affidarsi nei momenti più complicati.
6.17 è la media voto attuale, tra le migliori di tutta la Serie A per quanto riguarda gli estremi difensori.
Difensori: Francesco Acerbi, Chris Smalling, Roger Ibanez
Tre centrali dalla fisicità importante per reggere tutto il peso della retroguardia.
Il ritorno in pianta stabile di Smalling è stato fondamentale per dare equilibrio a tutto il pacchetto arretrato della Roma: per lui 2 gol segnati in appena 20 partite, ma una media voto nettamente sopra il 6.
Ibanez ha invece sofferto per larghi tratti della stagione, abbiamo deciso di premiarlo ugualmente per dare un senso alla formazione, poiché comunque meglio del compagno di reparto Mancini (11 ammonizioni per quest’ultimo, davvero troppe).
Il classe ‘98 ha invece messo a referto tre marcature in campionato, di cui una proprio nel derby d’andata.
Chiude il cerchio il capitano biancoceleste Francesco Acerbi, autore di una stagione piuttosto tribolata tra infortuni, ricadute e conflitti con i supporters laziali.
Titolarissimo fin dai tempi di Inzaghi, leader difensivo, punto di riferimento dei compagni col vizietto del gol e maestro del 6,5 in pagella.
Nonostante quest’anno abbia fatto più fatica del solito a mantenere i propri standard, è ancora lui la certezza dell’Aquila sulla quale fare affidamento.
Centrocampisti: Milinkovic Savic, Mattia Zaccagni, Lorenzo Pellegrini, Felipe Anderson
Qualità totale nella zona nevralgica del campo.
Talento, fisicità, creatività, tecnica.
Partiamo dal Sergente, probabilmente l’elemento che più ha giovato dall’avvicendamento di Maurizio Sarri in panchina.
Si, perché forse più libero da tatticismi o vincoli di gioco, il serbo ha potuto far esplodere tutto il suo potenziale.
8 reti, 8 assist, una doppia-doppia per la quale ormai è solo una questione di tempo ed uno smalto finalmente ritrovato dopo una stagione, quella precedente, piuttosto al di sotto delle aspettative.
Per media voto pura in Serie A (6.48) è inferiore solo a Fabian Ruiz: una conferma, qualora ce ne fosse bisogno, della straordinaria capacità e forza di Sergej Milinkovic Savic.
Al suo fianco premiamo altri due biancocelesti: Mattia Zaccagni e Felipe Anderson.
L’ex Verona era partito con il turbo già nel primo match, segnando una doppietta al Sassuolo, poi si è gradualmente spento fino a dicembre anche complici diversi infortuni.
Tornato in forma ha subito ricominciato a spingere, guadagnandosi fiducia e titolarità sul campo.
Gol, 6, e assist, 6, danno ulteriore prova delle doti di inserimento e finalizzazione di un ragazzo che si sta facendo sempre più largo tra i grandi del nostro campionato.
Ritorno col botto anche per Felipe Anderson il quale, nonostante paghi la solita discontinuità ed una pagella non sempre rispecchiante delle sue qualità (media voto totale 6.17), è stato partecipe di 5 reti e 7 passaggi vincenti.
Quarto slot per il capitano della Roma Lorenzo Pellegrini che, dopo un grande avvio di campionato, ha sofferto causa infortunio per tutto il mese di dicembre ed i primi scorci del nuovo anno.
Il ritorno al gol, seppur dal dischetto contro l’Udinese, ha sancito il suo rientro a pieno ritmo, pronto a riprendersi per mano la Lupa e condurla verso traguardi fino ad ora difficilmente raggiungibili.
6.32 la media voto, nonostante 4 ammonizioni ed un’espulsione.
Attaccanti: Pedro, Ciro Immobile, Tammy Abraham
Cambio di sponda nella Capitale e nuovo elisir di giovinezza per Pedro Rodriguez.
L’ex Barcellona e Chelsea sta vivendo un periodo decisamente positivo, e già all’andata ha subito messo le cose in chiaro contro la sua precedente squadra, attirandosi non poche antipatie.
Nei derby è decisamente “caldo”, avendo segnato anche in maglia giallorossa nello scorso campionato, a caccia del tris per entrare nella storia.
L’uomo delle partite importanti a cui Sarri ha cucito addosso un ruolo da autentico protagonista, 8 reti e media voto di 6.27.
Lo piazziamo leggermente dietro le due mastodontiche punte di questa top 11: Immobile e Abraham, implacabili finalizzatori della Capitale.
Re Ciro è recentemente diventato il miglior marcatore di sempre della storia biancoceleste con 144 gol, uno in più di Silvio Piola.
Viaggia ad una media di quasi un +3 a partita in Serie A, avendo buttato 21 palloni in fondo al sacco in 24 partite disputate.
È il più forte tra gli attaccanti del nostro calcio (6.62 la media voto), deciso a prendersi nuovamente lo scettro di capocannoniere e, magari, la Scarpa d’Oro.
Al suo fianco l’altro ariete in maglia giallorossa alle pendici del Colosseo: Tammy Abraham.
Primi mesi di ambientamento, pochi gol e giocate degne di nota, dopodiché il motore ha cominciato a carburare come si deve.
Gli ingranaggi hanno ripreso a girare.
7 gol segnati da gennaio in poi, tre dei quali fondamentali per portare a casa punti.
Sulle possenti spalle del numero 9 gravitano le speranze dei giallorossi di vincere il derby ed avere un degno finale ad una stagione non semplice.