La Top 11 Attuale di Juventus-Inter
Un punto di differenza ed una super sfida che può decidere e non poco il proseguo della corsa Scudetto
Il derby d’Italia, una delle partite più sentite (se non la più sentita in assoluto) di tutto lo Stivale, alla 31^ giornata, con la Juventus in missione sorpasso ad una sola lunghezza (ed una partita in più) dall’Inter.
I presupposti per una sfida dalle pressioni altissime ci sono tutti, diciamo.
La squadra di Simone Inzaghi ha tirato il freno a mano nelle ultime 7 partite, perdendo terreno dalla vetta e facendosi recuperare proprio dai bianconeri, in serie positiva da 16 partite.
Max Allegri ha così la grande occasione di mettere il musetto davanti ai nerazzurri, rilanciandosi ulteriormente per un’ipotetica corsa ai primi posti.
L’Inter ritrova l’arma Brozovic al centro del campo, la cui assenza ha pesato e non poco sui risultati delle ultime uscite.
L’Allianz Stadium si prepara così ad assistere ad una partitissima che potrebbe pesantemente incidere sul proseguo del campionato non solo delle due rivali, ma delle stesse dirette concorrenti allo Scudetto.
Prendendo come metro d’analisi la media voto, abbiamo qui invece realizzato la JuvInter, squadra formata dalla Top 11 dei campioni attuali appartenenti a Vecchia Signora e Biscione.
Una squadra davvero niente male, eccola:
Portiere: Samir Handanovic
In porta la media voto stagionale premia lo sloveno dell’Inter, protagonista di alcune grosse prestazioni (vedi Atalanta) e qualche errore.
Con 6.17 la sua valutazione supera di poco quella di Szczesny, il quale si è sicuramente reso protagonista di partite di alto livello nel girone di ritorno, ma pecca inevitabilmente per l’inizio da brividi, dove alcuni pesantissimi abbagli erano costati punti e vittorie alla Juventus.
Handanovic, nonostante non sia più la saracinesca di un tempo, è ancora sinonimo di sicurezza e affidabilità.
Da capitano dell’Inter desidererà sicuramente fare a maggio back-to-backe cucirsi addosso la seconda stella sul petto.
Difensori: Alessandro Bastoni, Matthijs de Ligt, Milan Skriniar
Una difesa a 3 esclusiva, formata esclusivamente da un trio tra i calciatori migliori del campionato.
Compiti di impostazione affidati al mancino fatato di Alessandro Bastoni, simbolo di presente e futuro non solo dell’Inter ma della Nazionale azzurra.
Grande stagione per il ragazzo nato a Casalmaggiore, una sempre più piacevole certezza per il Biscione.
Al suo fianco il compagno di squadra Milan Skriniar, muro inossidabile della retroguardia di Simone Inzaghi, che con una valutazione di 6.19 sta riconfermandosi come idolo indiscusso della tifoseria.
Talento, tempestività, lettura del gioco: per lui, chissà, un futuro da capitano.
Con un voto medio di 6.20 chiude il reparto il gigante olandese De Ligt, sicuramente in ripresa dopo un paio di stagioni con alti e bassi.
Se fosse veramente un terzetto difensivo, non vorremmo mai trovarci nell’attaccante avversario.
Centrocampo: Juan Cuadrado, Nicolò Barella, Hakan Calhanoglu, Ivan Perisic
Alziamo nei 4 di centrocampo il tuttofare Cuadrado, imprescindibile nello scacchiere tattico della Vecchia Signora.
Il colombiano è ormai un simbolo bianconero, vero e proprio clutcher nei momenti decisivi del gioco.
4 gol, 2 assist e 6.31 di media voto il biglietto da visita per rubare il posto al seppur ottimo Denzel Dumfries, il quale avrà sicuramente qualcosa da farsi perdonare nel derby d’Italia, dopo il rigore regalato alla Juventus nei minuti finali della partita d’andata.
In mezzo al campo il fantasma di Brozovic aleggia su Barella e Calhanoglu, entrambi protagonisti di una stagione eccezionale fino a dicembre e di una successiva flessione preoccupante in termini di apporto e condizione fisica.
I tanti minuti messi nel motore nei primi mesi della stagione hanno sicuramente influito su un rendimento appannatosi sempre più con il passare dei mesi.
Rimangono, per tutti e due, gli elevati dati statistici di un campionato, comunque, sopra le righe: 6 reti ed 8 passaggi vincenti per il turco ex Milan (6.3 di media voto) e 2 esultanze più 9 assist per l’italiano (6,5), reduce come il vicino di reparto dalla fortissima delusione provocata dalla non qualificazione al Mondiale in Qatar.
Chiude il poker di centrocampisti Ivan Perisic (6.27).
Superlativo, un motorino implacabile sulla fascia che quest’anno ha deciso deliberatamente di andare a mille all’ora dall’inizio alla fine.
Irrinunciabile ed insostituibile, impossibile da non inserire in questa super formazione.
3-1 per l’Inter a centrocampo, reparto dove la Juve fa, storicamente ormai da qualche stagione, grossa fatica.
Attaccanti: Paulo Dybala, Dusan Vlahovic, Edin Dzeko
Concludiamo questa top 11 con il tridente che mixa fisicità e fantasia, potenza ed estro.
3 gol consecutivi segnati all’Inter in campionato per Paulo Dybala, una bestia nera che proprio nell’immediato futuro potrebbe vestire nerazzurro.
L’argentino è l’ago della bilancia dell’attacco bianconero, la sua presenza o assenza cambia di molto la percentuale di pericolosità della squadra di Max Allegri.
Troppe, in questa stagione, le partite saltate per infortunio, ma la Joya ora è a pieno regime e punta a lasciare un bel ricordo a Torino.
Lo scegliamo come mezza punta o trequartista perché, nonostante le sole 21 partite giocate, 8 sono stati i palloni infilati a giro in fondo al sacco, per una media voto vicina al 6.5.
Dicevamo quindi Dybala dietro i due panzer offensivi: Dusan Vlahovic ed Edin Dzeko.
Sul serbo gravano 75 milioni di euro di responsabilità, ma l’impatto nel mondo Juventus è stato da fuoriclasse.
Capocannoniere della Serie A con 21 reti segnate, è su DV7 che i bianconeri hanno deciso di puntare nel presente ma soprattutto per il futuro.
Al suo fianco il sostituto di Romelu Lukaku, arrivato nel silenzio e riuscito a non farlo rimpiangere per gran parte della stagione.
Gol pesanti, gioco per la squadra, prestanza aerea ed una media voto superiore a quella del compagno Lautaro, apparso decisamente più in difficoltà negli ultimi mesi.
Due bomber implacabili, con Dzeko già andato a referto nel match d’andata, sui quali sicuramente saranno affidate gran parte delle speranze delle rispettive tifoserie.