I migliori Giovani Rivelazione della Serie A: Ecco perché proprio questi
Alcuni di questi sono già esplosi (Vlahovic, sì proprio tu) altri sono in procinto di spiccare il volo
Troppo spesso sentiamo dire quanto il campionato italiano sia “per vecchi”, con squadre sempre meno interessate ad investire sui propri settori giovanili ma predisposte all’ingaggio di calciatori già esperti.
Falso perché, soprattutto nelle ultime stagioni, lentamente, il trend sta finalmente cambiando.
Nomi che, seppur giovanissimi, si stanno affermando e confermando anno dopo anno (vedi Vlahovic), e talenti in rampa di lancio sempre più decisi ad effettuare il definitivo salto di qualità.
Anche nella Serie A 2021/2022, giunta al suo 20esimo turno di campionato, stanno venendo alla luce nuovi ragazzi che, se sapranno continuare sulla strada della dedizione e del sacrificio, avranno davanti a loro una lungimirante carriera.
Vediamone alcuni:
Aaron Hickey
È l’estate 2020 quando il Bologna anticipa la concorrenza e si assicura le prestazioni del difensore scozzese, poco più che diciottenne, prelevandolo dall’Hearts.
Il giovane Hickey ci mette pochissimo a mostrare tutte le proprie qualità diventando subito titolare, complice l’infortunio di Dijks, e giocando un girone d’andata di gran livello.
L’impatto sulla Serie A è ottimo, anche se il terzino classe 2002 sarà costretto ai box per lunghi tratti della seconda parte di stagione causa problemi alla spalla e Covid.
Ma la società emiliana e Mihajlovic dimostrano di puntarci molto, riassegnando ad Aaron il posto fisso in campo al rientro dall’indisponibilità.
E, non a caso, la Serie A 2021/2022 gli riserva anche la gioia del primo gol, arrivato alla quinta giornata in casa col Genoa.
Non pago, lo scozzese si ripeterà con Sassuolo, Lazio e Fiorentina: davvero niente male per un quarto di sinistra o all’occorrenza quinto di centrocampo, miglior terzino per numero di gol segnati (inferiore solo a Criscito, il quale però ha esultato solo dal dischetto).
La qualità di prestazioni è ormai sotto gli occhi di tutti e gli estimatori cominciano a bussare alla sua porta.
Hickey è un “profeta” in Patria, la stampa lo etichetta come una “rising star” e diverse big del calcio inglese hanno già chiesto informazioni sul suo conto, in particolare Aston Villa, Arsenal e Tottenham.
Con un contratto in scadenza nel giugno 2024, il suo valore di mercato si attesta intorno ai 13 milioni di euro, rendendolo uno dei principali fiori all’occhiello della rosa emiliana.
Siamo sicuri che la carriera del ragazzo scozzese è destinata a diventare importante, in attesa dell’esordio in Nazionale o del grande salto in una big.
Arthur Theate
Rimaniamo in Emilia-Romagna per andare ad analizzare un’altra giovane rivelazione militante nel Bologna.
Arthur Theate viene pescato dalla società rossoblu in Belgio, prelevato nell’agosto 2021 con la formula del prestito con obbligo di riscatto.
È l’ennesimo investimento sul settore giovanile, che nelle sole ultime stagioni ha portato al dall’Ara Svanberg, Tomiyasu, Skov Olsen, Barrow, Hickey, Dominguez.
Dicevamo di Theate, gigante belga classe 2000 che al suo esordio, a San Siro contro l’Inter, si rende subito protagonista segnando l’unico gol felsineo nella netta sconfitta per 6-1, bissando due settimane dopo alla Lazio.
14 partite, 2 centri ed una media voto vicina al 6,5: inizio decisamente promettente che gli ha da subito garantito la titolarità ed un valore di mercato vicino ai 10 milioni di euro.
Ed il Bologna gongola.
Nicolò Rovella
Mediano o mezzala, piede destro baciato dal talento per distribuire palloni ai compagni.
Cresciuto calcisticamente nell’Accademia Inter, sono gli osservatori del Genoa a notarlo per primo e prelevarlo nel 2017.
Esordisce tra i professionisti un giorno dopo il compimento della maggiore età, in Coppa Italia, nel dicembre 2019 e si impone nel club ligure mostrando a tutti il proprio indubbio talento.
Nel gennaio 2021 è la Juventus ad acquistarlo per 18 milioni di euro, parcheggiandolo ancora al Genoa fino al termine del campionato 2021/2022.
In questa stagione, giocando con continuità (15 le presenze), sta ritrovando anche bonus: sono già tre gli assist effettuati ai compagni, in un Genoa sconclusionato che non vince dal 12 settembre.
Il centrocampo della Nazionale sta vivendo un periodo sicuramente prospero, ed anche in ottica futura, grazie a giocatori della qualità di Nicolò Rovella, potrà stare tranquillo.
Futuro dell’Italia e del calcio nostrano tutto.
Davide Frattesi
È il nome sul taccuino delle più importanti dirigenze del nostro calcio.
Milan, Inter e Juve seguono i suoi movimenti, preparandosi (chissà se già a partire da quest’estate) ad un’asta che si rivelerà essere decisamente interessante.
Si, perché Davide Frattesi è una più piacevoli rivelazioni del campionato.
Il centrocampista di Fidene, classe ’99 ed ex capitano dei giovanissimi della Lazio, nel suo primo anno da “matricola” in Serie A, sta stupendo tutti.
Dopo tre stagioni in B, tra Ascoli, Empoli e Monza, il neotecnico dei neroverdi Dionisi l’ha fortemente rivoluto alla casa madre (dove era arrivato nel 2017 in virtù di uno scambio con la Roma che aveva interessato Grégoire Defrel).
Maglia numero 16, in mediana oppure mezzala con il vizietto del gol.
Già 4, infatti, quelli messi a segno nel girone d’andata, tutti arrivati grazie al suo istinto nell’inserimento, alla propensione verticale ed alla freddezza sottoporta.
Dialoga con i compagni del reparto offensivo, legge lo sviluppo dell’azione ed entra con forza dentro l’area.
Scelta dell’esecuzione, tempi di inserimento e gol.
Parlavamo qualche riga fa di Nicolò Rovella come di un possibile grande innesto del nostro centrocampo azzurro, ed ora non possiamo fare a meno di considerare anche Davide Frattesi, già nel giro dell’Under-21.
Talento e voglia ci sono, ora si attende solo la continuità di rendimento e la responsabilizzazione nelle giocate più importanti dei match.
Il tempo, decisamente, è dalla sua.
Nedim Bajrami
Fantasia al potere, centro gravitazionale nella neopromossa che sogna l’Europa.
L’Empoli di Andreazzoli sta conducendo un campionato ad altissimi ritmi, sorprendendo nell’intensità di gioco così come nella qualità stessa.
Palla a terra, ricerca della verticalizzazione ad innescare le punte e pressing alto.
Si gioca a viso aperto al Castellani, e grande merito va dato al tecnico per aver puntato su giocatori che stanno rendendo al di sopra di ogni aspettativa.
Su tutti, Nedim Bajrami.
Il fantasista svizzero ma di passaporto albanese, numero 10 della squadra, alla sua prima stagione in Serie A è già a quota 5 gol, con 3 rigori calciati ed altrettanti messi a segno.
2, invece, gli assist.
Ma non sono solo le statistiche a stupire, perché la presenza del trequartista nell’arco dei 90 minuti è tangibile.
Pericolo per le difese, enorme vantaggio per i compagni: un ricamo al calcio, intelligente nel pensare sempre alla giocata più funzionale grazie ad un’ottima tecnica contenuta perfettamente nello scarpino destro.
Una crescita impetuosa, partita dopo partita, che lo sta sempre più esponendo a uomo mercato dei prossimi mesi, idea sulla trequarti per numerosissime squadre.
Un talento vero destinato, continuando così, ad esplodere definitivamente.
Beto
Arriva l’ultimo giorno di mercato dal Portimonense (33 partite e 14 gol) il nuovo numero 9 dell’Udinese.
Non è molto conosciuto, ha un gran fisico ed una eccellente velocità in progressione.
Ci mette un mese ad adattarsi al nostro campionato, trovando a Marassi contro la Sampdoria, ad ottobre, il primo gol in Serie A.
Da quel momento, esplode.
Segna consecutivamente contro Bologna e Atalanta, trova il gol vincente in casa col Sassuolo, sigla una doppietta all’Olimpico e fulmina Maignan.
Un azzardo da otto milioni ripagato con 7 gol segnati in 16 partite.
Lunghe leve, grandi falcate, struttura fisica imponente che a tratti ricorda quella di Duvan Zapata.
23 anni, una proiezione stagionale di almeno 15 marcature e la consapevolezza di avere le caratteristiche perfettamente adatte per il nostro calcio.
È lui la vera giovane rivelazione di questa Serie A.