La scena competitiva italiana di League of Legends

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Tornei professionistici, agonistici o amatoriali

La Redazione09 Mar 2022

Rilasciato nell'ottobre 2009, sin dai suoi primi mesi di vita League of Legends - abbreviato, LoL - ha sempre mosso una notevole massa di spettatori e giocatori. Un crescendum di users e di viewers che lo ha portato a diventare uno dei MOBA (acronimo di Multiplayer Online Battle Arena) più famosi e più giocati di sempre. Soprattutto durante il periodo del lockdown milioni di utenti si sono avvicinati - per noia, curiosità, compagnia o semplicemente per divertimento - all'universo di Runeterra, e il mercato del gioco targato Riot Games è impennato. Oltre ad essere un free-to-play (ossia fruibile gratuitamente), uno degli aspetti più importanti ad aver elevato League of Legends ad essere un prodotto di intrattenimento anche per moltissimi spettatori è la costante organizzazione di tornei. Risale, infatti, al 2011 il primo torneo ufficiale di caratura mondiale, che già di per sè ha raggiunto numeri altissimi nel mondo degli eSports; ma annualmente vengono organizzati diversi tornei, regionali, nazionali o continentali. Insomma, veri e propri eventi sportivi che muovono milioni di appassionati.

Il "Circuito Tormenta" 

Quando si sente dire "torneo" ci si immagina sempre un evento per ultra-professionisti, che si approcciano alla competizione affiancati da compagni altrettanto professionisti e preparati e da un allenatore sottoposto a mesi di preparazione e allenamenti. Seppur si può parlare di alcuni eventi con questo livello di competitività, esistono anche competizioni, a livello nazionale, aperte a giocatori non professionisti, a livello amatoriale e/o agonistico, che vogliono però iniziare un percorso competitivo. Si tratta, infatti, del "Circuito Tormenta", il torneo nazionale dei videogiochi targati Riot Games (League of Legends, Valorant e League of Legends: Wild Rift) che offre una nuova prospettiva sull'ambiente eSports premiando e spronando qualsiasi giocatore amatoriale e offrendo la possibilità di partecipare in modo esclusivamente gratuito ad eventi competitivi, per promuovere la scena competitiva di un mondo in continuo sviluppo. Organizzato con cadenza annuale, anche il Circuito Tormenta edizione 2022 è alle porte: sarà possibile iscriversi, infatti, dal 18 marzo. Seppur competizione amatoriale, l'edizione dello scorso anno ha visto sfidarsi ben 6.000 partecipanti da tutta Italia, divisi in oltre 700 squadre. Per League of Legends, PG Esports (compagnia organizzatrice dell'evento) si è sbilanciata, coinvolgendo Red Bull come Main Partner, come dimostrazione dell'importanza nel panorama attuale di competizioni del genere. Le due squadre migliori del "circuito" avranno anche la possibilità di partecipare ad un "Relegation Tournament", una finale che mette in palio l'accesso alla seconda divisione, il "PG Nationals 2° Division: Proving Grounds" e permettendo di avviarsi davvero ad un percorso professionistico. La finalissima del circuito, invece, si disputerà nella cornice della Milan Games Week, dove la squadra vincitrice si qualificherà automaticamente per un importante torneo internazionale.

Le competizioni nazionali

A fianco alle competizioni amatoriali ci sono invece le scene competitive professionistiche. Il più importante evento nazionale di League of Legends è il "PG National", il campionato italiano di LoL, anche questo organizzato da PG Esports, partner ufficiale di Riot Games per l'Italia per quanto riguarda la scena del MOBA più famoso. Già in onda per l'edizione spring di quest'anno, il campionato nazionale ha preso piede dal 18 gennaio, con i migliori 8 team a contendersi il titolo dello Spring Split 2022. Si tratta ormai di un evento storico, che vanta già ben 5 anni di vita: la prima edizione, infatti, risale al 2018 - con il primo Spring Standing - e da allora la competizione è cresciuta, si è adattata e si è evoluta, coinvolgendo sempre più appassioanti e catturando l'attenzione di nuovi spettatori, che per la prima volta si affacciano al mondo degli eSports e del gaming competitivo. Oggi il PG Nats vede coinvolti giocatori e staff provenienti da oltre venti nazioni diverse, europee ed extra-continentali, dimostrandosi sempre più internazionale.


Una competizione avvincente e divertente, che sta vedendo affrontarsi otto squadre. A fianco di team esperti come gli aNc Outplayed - presenti sin dalla prima edizione - o come i campioni in carica, i Macko; e new entry assolute come gli Atleta Esport e gli Esport Empire (provenienti, rispettivamente, dal Circuito Tormenta e dal Proving Grounds), si trovano gli altri team ormai conosciuti agli utenti ed appassionati, come gli Axolotl, alla loro terza partecipazione, o i Cyberground Gaming, vecchie conoscenze del PG Nats, ma anche i GG Esport, che lo scorso split avevano sfiorato la finale, e i Samsung Morning Stars, anch'essi veterani presenti sin dal 2019. Unica differenza dalle precedenti edizioni è il formato: non saranno più le prime sei ad avanzare ai playoff, ma solo le prime quattro squadre. Come per ogni edizione, anche ques'anno le prime due squadre otterrano la qualificazione per gli European Masters: la prima classificata sfiderà la seconda per assicurarsi il primo pass per la competizione europea, mentre la perdente avrà l'opportunità di giocarsi un ripescaggio con la vincente fra la terza e la quarta classificata. La vincente del terzo match affronta così la finalista per conquistare il titolo, e stabilire chi dovrà partire dai play-in e chi invece se la gioca direttamente nella fase a gironi degli European Master, dove sfideranno i migliori team e i migliori giocatori provenienti da altre leghe regionali europee.