RiMS Racing: il simulatore moto per piloti, meccanici e ingegneri

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Scopri il nuovo simulatore dedicato alla componente meccanica

La Redazione15 Jun 2022

Ducati Panigale V4 R, MV Agusta F4 RC, Aprilia RSV4, BMW M 1000 RR, Suzuki GSX-R1000R, Honda CBR1000RR, Kawasaki Ninja ZX-10RR, Yamaha YZF-R1… Il parco moto di RiMS Racing si limita agli otto bolidi più potenti al mondo che tuttavia sono riprodotti con assoluta fedeltà meccanica e ingegneristica grazie alla collaborazione degli sviluppatori con le case produttrici europee e giapponesi. Il cuore rombante del simulatore moto creato dalla milanese RaceWard Studio e prodotto dalla francese Nacon sta proprio qui: nel rapporto strettissimo tra il pilota e la sua “bestia” a due ruote, un diamante grezzo su cui lavorare sodo in veste di meccanici e ingegneri affinché possa sfolgorare in gara e accecare gli avversari.

La rivoluzione introdotta dalla simulazione RiMS Racing nel mondo dei videogame motoristici è perciò sia nell’evoluto realismo in pista – caratteristica che si può incontrare anche in videogame per centauri come MotoGP 22 e MXGP 2021 – sia soprattutto in officina, dove il giocatore passerà non poco tempo a smontare e rimontare pezzo per pezzo e nel vero senso della parola la propria moto. Quest’ultimo aspetto del gioco è decisivo. Per vincere in uno dei dieci circuiti ufficiali offerti o comunque per migliorare le prestazioni occorre gestire la meccanica del bolide, imparare a conoscerne le componenti e a manutenerlo dopo ogni singolo gran premio. Aperta parentesi: fra i tracciati ufficiali disponibili segnaliamo Silverstone, Laguna Seca, Suzuka, Nurburgring e Paul Ricard; inoltre, per chi predilige le strade fuori gara ce ne sono di statunitensi, norvegesi, australiane, spagnole e italiane. Chiusa parentesi.

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In altre parole, una volta che il pilota di RiMS Racing avrà fatto le sue curve e i suoi rettilinei in gara dovrà sfilarsi la tuta da racer e indossare quella da meccanico e prima ancora gli occhialini da ingegnere: valutare trazione, inclinazione, frenata, coppia, traiettoria, velocità… Vale a dire tutti quegli aspetti che, ben studiati e successivamente registrati in officina, garantiranno il setup moto vincente e decimi preziosi sul giro. Non a caso il nostro simulatore guida ci munisce di un catalogo di oltre cinquecento pezzi di ricambio ufficiali forniti dai più importanti marchi del settore motoristico tra cui scegliere per trasformare la moto in una freccia imprendibile. Si capisce allora che giocare a RiMS Racing è tanto più coinvolgente quanto più si è appassionati e/o conoscitori di meccanica, viti e bulloni legati al mondo delle due ruote.

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Va comunque detto che nel tentativo di comprendere il comportamento della moto e di migliorarne l’assetto il giocatore pilota, meccanico e ingegnere non è mai lasciato da solo. Il videogame della RaceWard Studio è infatti dotato del Controllo Stato Moto o CSM, uno strumento che ci permette di monitorare qualsiasi componente del veicolo in qualsiasi momento, durante una gara come durante i test di prova. E il CSM garantisce davvero un controllo totale del mezzo che va dalla temperatura del sistema frenante alle impostazioni elettroniche passando per la pressione e l’usura delle gomme, il livello di carburante fino all’impatto delle sospensioni sulla stabilità del bolide. Insomma, il Controllo Stato Moto di RiMS Racing pone il giocatore al centro del processo di sviluppo moto affidando alle sue mani l’ottimizzazione delle prestazioni.

Quanto, infine, alla giocabilità del nostro simulatore corse non si può dire molto più complicato di altri che fondono apprendimento e divertimento con sapiente equilibrio. Ma è certo che per godersi appieno questo racing game servirà il tempo necessario a prenderci la mano, specie in curva dove il consiglio è di tenersi lontani dai cordoli, e in frenata o in accelerazione, due fasi che richiedono il giusto tatto per evitare scivolate o fuori pista indigesti. Insomma: il realismo di RiMS Racing si fa sentire sia in gara che in officina, ed è tanto immersivo quanto credibile. Inoltre, e chiudiamo, a differenza di altri videogame del genere corsa la performance non dipende soltanto dall’abilità in pista ma anche e forse soprattutto dalla volontà di capire la meccanica della moto.