La Cina limita il gaming online per minori: 3 ore a settimana

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Sono però previste alcune eccezioni

La Redazione06 Sep 2021

Il settembre 2021 dei videogiocatori cinesi non si apre nel migliore dei modi. Dal primo del mese, infatti, sono effettive le nuove restrizioni in materia di videogame e gaming online stabilite dal governo cinese. Per essere più precisi, non si tratta di una vera e propria legge, bensì di una decisione del National Press and Publication Administration (NPPA), cui tuttavia occorrerà necessariamente uniformarsi.
Chiariamo subito che tali restrizioni riguardano unicamente i minori di 18 anni. Tutti i gamer che non hanno raggiunto la maggiore età potranno continuare a intrattenersi alla console, a patto di farlo per un massimo di 3 ore settimanali, fra le 20:00 e le 21:00, e solo il venerdì, nel weekend o nei festivi. Il compito di vigilare sull’applicazione delle nuove regole spetta agli stessi produttori di videogame, che dovranno attuare una serie di misure e accorgimenti utili a evitare la violazione delle norme.
La decisione del NPPA potrebbe sembrare catastrofica, specie per il volume d’affari delle società che investono nei videogiochi e nel gaming online. Tuttavia, andando a spulciare i dati, si vedrebbe che la percentuale di minori che acquistano applicazioni di gioco è irrisoria e comunque tale da non compromettere in nulla la crescita del settore. Del resto le restrizioni sono collegate all’account dei minori, che come detto non possono sforare il limite delle 3 ore settimanali. Ma se i minori dovessero ricorrere all’account dei genitori (maggiorenni), questi non dovrebbero incappare in alcuna sanzione. E ciò proprio in virtù del fatto che le limitazioni sono riferite solo ad account di chi ha meno di 18 anni.
Pertanto, fare una valutazione catastrofista delle conseguenze di tali misure sul settore esports e sulla competitività dei player cinesi, ci sembra piuttosto prematuro. Anche perché, lo abbiamo visto, continuare a giocare è possibile, quantomeno con il piccolo accorgimento citato che non sembra essere sanzionabile. Quanto ai player minorenni che partecipano a competizioni nazionali e internazionali, la questione è ancora più semplice. Per loro allenarsi più di 3 ore a settimana è assolutamente possibile; basta che facciano parte di una delle tante organizzazioni esports esistenti, organizzazioni che hanno account dedicati e versioni personalizzate dei videogame.