Gli 8 stadi più eclettici realizzati per il Mondiale in Qatar
Il mix architettonico presente-futuro con un perfetto twist di sostenibilità
Saranno otto gli stadi che ospiteranno le partite del prossimo Mondiale di Qatar 2022. Alcuni di questi impianti, che saranno teatro del torneo della gara inaugurale del prossimo 21 novembre, fino alla finalissima del 18 dicembre, meritano davvero qualche parola in più.
Il Qatar, dal momento dell'assegnazione della competizione, ha dovuto avviare molti progetti infrastrutturali, alcuni dei quali dedicati alla costruzione di sette nuovi stadi e alla completa ristrutturazione di un ottavo impianto, il Khalifa Stadium, che era stato precedentemente realizzato nel 1976. Gli stadi saranno distribuiti in tutto il paese, ma comunque non molto distanti dalla capitale Doha. Realizzare queste opere da zero è stata una vera sfida per gli organizzatori, che - date temperature e tasso di umidità medi del Paese - hanno dovuto dotare le strutture di modernissimi impianti di climatizzazione.
Una ristrutturazione riuscita
Il più "standard" (se così si può dire) degli stadi, che ospiterà il prossimo mondiale è senza dubbio il Khalifa Stadium. L'impianto, con la sua particolare arcata esterna, è collocato a Doha, e può contenere fino a 48mila spettatori. Ospiterà 9 partite: sei dei gironi, un ottavo di finale, un quarto di finale e la finale per il terzo e quarto posto. Questo stadio è stato semplicemente - si fa per dire - ristrutturato partendo dalla struttura originale del 1976, già rivisitata con gli interventi del 2006. Finiti i lavori, ne è uscita una splendida infrastruttura di design e tecnica.
Una tenda di lusso nel deserto
Sicuramente meno ordinario per forma e dimensione è l'Al Bayt Stadium, sito nella città di Al-Khor, stadio che ospiterà entrambe le semifinali. La sofisticata attività di progettazione ha partorito un'opera sorprendente, che riesce a coniugare alla perfezione modernità e tradizione. L'impianto è super tecnologico, caratterizzato da una funzionale copertura mobile e da un sistema di aria condizionata tali da consentirne il suo utilizzo in qualsiasi stagione dell'anno. La forma, deliberatamente ispirata alla tradizionale tenda beduina, è però fortemente ancorata alla tradizione. I tre anelli, racchiusi all'interno di questa suggestiva tenda, dotano lo stadio di ben 60 mila posti, per rendere l'impianto ancora più duttile: l'ultimo dei tre anelli, infatti, è stato reso rimovibile, per consentire di ridurre la capienza a 32.000 posti.
Una nave futuristica
Nella città di Al-Wakrah, a soli 20 km dalla capitale, è stato costruito l'Al-Janoub Stadium, un altro gioiello di nuova costruzione e concezione. Questo impianto può accogliere fino a 40.000 spettatori, e sarà il teatro di alcune partite dei gironi preliminari e dei quarti di finale. Il progetto di questo stadio è stato realizzato dall'anglo-irachena Zaha Hadid, scomparsa il 13 marzo 2016: il fatto che una donna araba abbia messo la sua firma su un'opera così importante rende questa struttura veramente speciale.
Lo stile è di grande impatto, e rievoca le tradizioni marittime del luogo. Il design della struttura ha come tema ricorrente il Dhow, l'imbarcazione tradizionale della regione, utilizzata dai pescatori di perle; e anche la copertura - mobile - quando è aperta simboleggia una vela che copre il campo da gioco. Un'altra particolarità, che rende unico l'aspetto geometrico di questa struttura, sono le sue facciate affusolate e inclinate verso l'esterno. La sua capienza è modulabile: un sistema di sedute temporanee smontabili e trasportabili può consentire di ridurre il pubblico a soli 20 mila posti.
Un diamante che brilla
L'Education City Stadium ha la particolarità di essere situato all'interno del campus della più importante università del Qatar, a soli 7 km da Doha. Ha una capacità di 40.000 spettatori, e ospiterà le partite fino ai quarti di finale. Quello che colpisce di questa struttura è il suo esterno, che ricorda le sfaccettature di un diamante. Lo stadio, mentre il sole si sposta nel cielo, cambia colore ed intensità, passando dal luccichio sfavillante del giorno ad un suggestivo bagliore notturno per un effetto cromatico stupefacente. Dopo i Mondiali di Qatar 2022, la sua capienza verrà ridotta a 20.000 spettatori, e la metà dei sedili saranno donati ad alcuni Paesi in via di sviluppo per contribuire alla realizzazione di nuovi impianti sportivi.
Sotto il tetto della tradizione
L'Al-Thumama Stadium, che sorge a soli 12 km dal centro di Doha, sarà in grado di accogliere 40 mila spettatori. Anche in questo caso, dopo il Mondiale, la capienza dello stadio verrà dimezzata, e la struttura sarà convertita ad un complesso polifunzionale per la pratica di diverse attività sportive e ricreative. data la fusione perfetta tra elementi tradizionali e modernità, il design di questo splendido impianto risulta particolarmente innovativo.
L'architetto qatariota, Ibrahim Mohammed Jaidah, ha avuto la brillante intuizione di realizzare la struttura esterna ispirandosi alla kefiah, il tradizionale copricapo indossato dagli uomini arabi, lasciando tutti a bocca aperta. Proprio in virtù di questo, l'impianto - il primo ad essere progettato da un qatariota - ha ricevuto diversi riconoscimenti internazionali per il design, le innovazioni tecnologiche e l'armonia della struttura con l'ambiente circostante.
Il riciclo perfetto
Proseguiamo questa speciale rassegna tra gli stadi più strani che ospiteranno il prossimo mondiale con il più "sostenibile" tra gli impianti, il Ras Abu Aboud Stadium. Anche questa struttura è a pochi chilometri da Doga, ma ha diverse particolarità. In primo luogo, si trova ad essere praticamente sul mare. Secondo, ma forse più importante, deve la sua fama di "opera sostenibile" al fatto che per la sua realizzazione sono stati impiegati dei container e altri materiali di riciclo. Osservando l'esterno della struttura si notano in maniera evidente questi materiali, tra cui spiccano proprio i container, in perfetta armonia con il profilo dell'impianto.
Passato, presente e futuro
Chiudiamo il cerchio con la struttura più sbalorditiva, il Lusail Iconic Stadium, che sarà sede dell'inaugurazione e della finale della rassegna mondiale. Lo stadio si trova a Lusail City, 15 km a nord di Doha, una località che è stata realizzata appositamente per il Mondiale. Oltre all'impianto calcistico, sono stati costruiti alcuni resort, centri commerciali di lusso e aree per il puro intrattenimento. anche in questo caso, il design è spettacolare, un connubio perfetto tra passato e futuro.
L'impatto scenico di questa opera lascia senza fiato, grazie ad un design e uno stile unici. La struttura esterna è ispirata all'antica tradizione della cesteria araba, mentre l'interno riprende l'antica arte araba della tessitura della ciotola. Questa avveniristica installazione ha anche un'insospettabile anima "green", in quanto dotata di un impianto fotovoltaico montato sul tetto e nelle aree di parcheggio. Inoltre, l'acqua utilizzata all'interno dello Stadio viene riciclata per irrigare. Al termine della competizione, lo stadio sarà in parte riutilizzato, con i seggiolini e altre parti destinate alla realizzazione di spazi comuni.