Le finali dei Mondiali decise nell'extra-time
Le più iconiche partite concluse oltre i 90 minuti
C'è sempre qualcosa di magico e al contempo stesso misterioso nei rigori. Una lotta di nervi che intreccia portiere, tiratore, tifosi e il resto della squadra, tutti in un'unica matassa fatta di nervi, paura e speranza. Già, perchè si possono tirare anche 1000 rigori, ci si può allenare all'infinito, ma i tiri dal dischetto sono sempre e comunque qualcosa di ignoto, un portale spazio-temporale che trasporta portiere e tiratore in un'altra dimensione, fatta di pensieri, paure, previsioni e contro-previsioni. Forse De Gregori aveva ragione, e i calci di rigore sono da tirare senza paura, perchè "non è mica da questi particolari / che si giudica un giocatore", e perché sono tantissimi i calciatori che, nella loro carriera, hanno sbagliato dagli undici metri, e che comunque hanno lasciato un segno del mondo del calcio. Ma, se già di per sé i rigori sono un compito semplice anche per il più navigato dei tiratori, la tensione e l'adrenalina crescono esponenzialmente quando i rigori diventano il modo di decidere una partita. E, come se non bastasse, quando lo diventano in una finale.
In un Mondiale caratterizzato dal maggior numero di 0-0 nei tempi regolamentari della storia della competizione, non è quindi un azzardo pensare che i due portieri di Francia e Argentina decidano di prendersi del tempo per studiare gli avversari anche e soprattutto su come calciano i rigori. In attesa della finale, iniziamo a prepararci ripercorrendo le finali dei Mondiali che si sono decise nell'extra-time e nella fatidica lotteria dei rigori.
Italia 1934 - Italia-Cecoslovacchia
La seconda edizione dei Mondiali vuole l'Italia come paese ospitante, la stessa Italia nel pieno della dittatura fascista, che non contemplava altro risultato se non la vittoria, anche per scopi propagandistici. Sotto il torrido sole di Roma, la temperatura toccò la vetta di 40°, ma in campo forse gli italiani - dati per fortemente sfavoriti contro la nazionale dei "maestri cecoslovacchi" - sentivano la temperatura ancora più alta, tanto che la partita fu a lunghi tratti dominata dagli avversari. La Cecoslovacchia apre le marcature al 71°, e si galvanizza dal vantaggio, che dura solo 10 minuti, perché all'81°, l'Italia pareggia i conti con Orsi. Si va, dunque, ai supplementari. Bisogna aspettare solamente 5 giri di orologio, però, per vedere Schiavio segnare il 2-1 per gli italiani, e tanta fu l'emozione (mista alla stanchezza e alla calura) che il giocatore svenne per qualche istante, per poi partecipare nuovamente alla stoica difesa italiana, che bloccò tutte le velleità cecoslovacche. Per la prima volta nella storia, l'Italia era Campione del Mondo.
Inghilterra 1966 - Inghilterra-Germania
Se, a questo punto, i supplementari non sono più una novità, fa scandalo la vittoria dell'Inghilterra al Mondiale del '66. Già, perchè la finale tra Inghilterra e Germania Ovest finirà 4-2 per i britannici, ma non verrà ricordata per il risultato, bensì per la prima rete avvenuta ai supplementari. Ma andiamo con ordine: davanti a quasi 97 mila spettatori, il Wembley Stadium, già teatro della "finalina" per il terzo posto conquistata da Eusebio, diventa anche teatro dello sconforto inglese, almeno per i primi minuti. Già, perchè la finale di casa per gli inglesi inizia subendo. Passa prima la Germania, pareggia Hurst (il primo di tre reti) a fine primo tempo. Il copione si inverte nel secondo tempo: 2-1 per l'Inghilterra, e pareggio della Germania verso la fine. Si va ai supplementari, ed ecco che - al 101° minuto - il colpo di testa di Hurst sbatte sulla traversa e rimbalza in campo, prima di uscire dalla porta. È gol? L'arbitro, dopo qualche attimo di indecisione, comanda la rete. Inutili le proteste, inutile (se non per il tabellino) la rete del 4-2 finale, targata ancora Hurst. L'Inghilterra si porta a casa un Mondiale, ma nelle riprese televisive si vede che il pallone, in realtà, non aveva superato la linea di porta…
Argentina 1978 - Argentina-Paesi Bassi
Per la terza volta nella storia, dopo il 1934 e il 1966, la nazione ospitante arriva in finale. Sembra uno strano scherzo del destino, ma - ancora - per la terza volta nella storia, la finale si decide ai supplementari. Si sa, il calcio in Argentina è una cosa seria, e tutta la partita fu caratterizzata da estremo agonismo e dall'acceso tifo argentino, per non parlare dell'eccessiva violenza e frammentarietà del gioco. La vivacità si sciolse quando fu proprio l'Argentina ad aprire le marcature, risultato che regge fino all'82°, quando i sudamericani già pregustavano la vittoria. Gli Oranje acchiappano il pareggio, gelando lo stadio, ma ai supplementari sale nuovamente in cattedra l'Albiceleste, che segna due reti in 10 minuti. Risultato? Boato da parte dell'Estadio Monumental, e Coppa del Mondo all'Argentina.
Stati Uniti 1994 - Brasile-Italia
Quando si parla di extra-time in una finale Mondiale, l'edizione di Pasadena è la prima in assoluto in cui la finale è stata decisa ai calci di rigore. Malgrado noi italiani. Già, perché questo è il primo esempio mondiale in cui anche talenti cristallini del calcio mondiale possono sentire le gambe tremare alla lotteria dei rigori in un Mondiale. La partita fu giocata sotto il caldo torrido di 36°, e ha presentato un equilibrio veramente indistruttibile per tutta la partita. Nonostante gli infortuni italiani, e l'aggressività con cui il Brasile chiuse il primo tempo, e anche nel secondo tempo il copione si ripetè, con il pericolo più grande per il portiere azzurro Pagliuca fu un suo errore, che per fortuna si stampò sul palo. I supplementari riservarono davvero poche emozioni, regalando il primo 0-0 dopo i tempi supplementari in una finale Mondiale. E anche la prima finale di un Mondiale decisa ai calci di rigore. Sbagliarono Baresi e Marcio Santos, poi a segno Albertini, Romario, Evani e Branco. L'errore di Massaro, e la seguente rete di Dunga mettono sotto pressione Baggio, specialista del dischetto. Il Divin Codino, però, calcia alto, e il Brasile vinse il suo quinto Mondiale.
Germania 2006 - Italia-Francia
Da una lotteria dei rigori nefasta per gli azzurri a una lotteria dolcissima e mai dimenticata. Nella finale di Berlino del 2006 si sfidano l'Italia di Marcello Lippi contro la Francia di Zidane e Trezeguet. Fu una partita accesa e vivace, ma anche dura e fallosa. Già al 7° minuto si contava un giallo (Zambrotta) e un fallo da rigore, quello di Materazzi su Malouda. Zidane, dal dischetto, fa uno scherzo a Buffon con un cucchiaio che colpisce la traversa, entra in porta e poi rimbalza fuori. La rete sarà regolarmente convalidata, e l'Italia - per la prima volta in quel torneo - si trovò in svantaggio. Pochi minuti dopo, l'Italia pareggiò proprio con Materazzi su calcio d'angolo. Il resto della partita sfilò così, con la Francia che attaccava e l'Italia chiusa in difesa, sempre con la costante del gioco duro e maschio. Copione simile anche ai supplementari, fino alla famosissima espulsione di Zidane nel primo tempo supplementare. L'Italia non seppe approfittare della superiorità numerica, e si arrivò sempre 1-1 ai rigori. Per la seconda volta nella storia, una finale di un Mondiale si decide ai rigori. Stavolta saranno positivi per noi italiani: segnano Pirlo e Wiltord, segna anche Materazzi ma sbaglia Trezeguet, per poi far sfilare una serie di rigori segnati da tutti: De Rossi, Abidal, Del Piero e Sagnol, ma è la rete definitiva di Grosso a far esultare tutto lo Stivale e portare a casa la quarta Coppa del Mondo.
Sudafrica 2010 - Spagna-Olanda
Nel primo, storico Mondiale giocato in Africa, si vede un altro 0-0 nei tempi regolamentari, il secondo della storia. Si sfidano la super Spagna guidata da Del Bosque, che solo due anni prima vinse l'Europeo nella finale contro la Germania (e due anni dopo vincerà anche un altro europeo, 4-0 contro l'Italia) contro l'Olanda capitanata dal Robben protagonista del Bayern Monaco. Ritmi alti e partita divertente, con entrambe le formazioni che giocano a viso aperto. Le occasioni non mancano: da una parte con Sergio Ramos e David Villa, dall'altra con le due "occasionissime" di Robben, tra cui spunta la più famosa negata con un vero e proprio miracolo di Casillas. Nonostante le occasioni, si arriva ai supplementari ancora 0-0. Nel primo extra-time, è la Spagna a rendersi pericolosa, senza capitalizzare, ma è solo nel secondo tempo che - dopo l'espulsione dell'olandese Heitinga per doppia ammonizione, e a quattro minuti dal termine - don Andrés Iniesta riesce a bucare Stekelemburg e segnare il gol vittoria, regalando alla Roja la sua prima, e finora unica, coppa dorata.
Brasile 2014 - Germania-Argentina
In attesa della finale di domani, vediamo quindi l'ultima partita decisiva dei Mondiali terminata nell'extra-time. L'ennesimo 0-0 ai tempi regolamentari, ancora una volta ben combattuto. Già, perchè le occasioni - anche qui - non sono mancate e non si sono fatte attendere. Diversi sono stati i tiri in porta, ma le due occasioni più grandi sono capitate sui piedi di Higuain, che spara incredibilmente a lato nell'uno contro uno contro Neuer, e sulla testa di Höwedes, che colpisce un palo su calcio d'angolo. Anche qui, non cambia il copione ai supplementari, perchè se da una parte Palacio sbatte contro il portierone tedesco, dall'altra è Schürrle a venire fermato da Romero, il portiere dell'Albiceleste. A questo punto, i ritmi si abbassano, e la partita sembra destinata ai calci di rigore. Ma è qui che il Dio del calcio decide di manifestarsi, con l'unica discesa tedesca, capitalizzata dalla balorda incursione di Götze, subentrato quasi allo scadere dei tempi regolamentari, abile a stoppare il cross dalla sinistra e - in acrobazia - depositarla in fondo al sacco, siglando la fine della partita e portando a Berlino la Coppa del Mondo.