La Top XI degli assenti ai Mondiali
Tante le grandi escluse dai Mondiali: l'Italia è in buona compagnia
Ci siamo, l'inizio dell'inedito e controverso Mondiale in Qatar è alle porte. Già domani, dopo la cerimonia di apertura, si giocherà la prima partita, e tutte le polemiche si placheranno - per almeno un mese - per lasciare spazio al fervore e alla gioia che solo una competizione mondiale può portare.
Non solo gioia, però. Perchè per ognuna delle 32 squadre che scenderanno in campo (ahinoi), ce n'è almeno un altra che piange e guarderà la competizione quasi senza interesse. Stiamo, ovviamente, parlando delle Nazionali che non si sono qualificate, e - purtroppo - tra queste c'è anche l'Italia. Una buona compagnia di Nazionali che avrebbero avuto da dire in questa competizione, ma che devono lasciare a casa le loro stelle.
Andiamo, quindi, a scoprire quale sarebbe un ipotetico Top XI delle squadre rimaste a casa.
Portiere: Donnarumma (Italia)
L'estremo difensore del Paris Saint Germain sarà uno dei grandi assenti per questa rassegna iridata. Il premio di miglior portiere di Euro 2020 è sicuramente meritato, e l'esperienza non manca al giovane portiere, ormai di caratura europea.
Questo inverno terrà i guantoni appesi al chiodo, ma nella nostra fantomatica squadra, sarebbe stato un elemento imprescindibile.
Difensori: Cuadrado (Colombia), Skriniar (Slovacchia), Alaba (Austria)
Tre grandissimi difensori, tutti di caratura europea, un bel mix di esperienza e bacheca.
Partiamo dal colombiano della Juventus, in un ruolo un po' insolito. Non sarebbe la prima volta che il laterale è stato "adattato" a centrale difensivo (chiedere a Massimiliano Allegri per qualsiasi referenza), ma con la sua esperienza alla Juventus non sfigurerebbe, senza contare che potrebbe essere lui a lanciare qualche ripartenza micidiale.
Skriniar è il pilastro difensivo dell'Inter ormai da diverse stagioni, sempre titolare e sempre capace di ottime prestazioni. Molto giovane, ma già un veterano.
Il trittico difensivo viene completato da Alaba, difensore del Real Madrid. Anche lui in un ruolo che è una sorta di "novità". Partito da terzino sinistro, tra Bayern Monaco e Real è stato adattato a centrale, e sicuramente non ha mai sfigurato. Insomma, questo solido triello sarebbe una difesa da Champions.
Centrocampisti: Salah (Egitto), Kvaratskhelia (Georgia), Barella (Italia), Robertson (Scozia)
Anche qui, diversi adattamenti di ruolo, ma se si parla di reparti "da Champions", non si può non nominare un centrocampo del genere.
L'esterno del Liverpool non è riuscito a condurre l'Egitto alla qualificazione, ma sarà sicuramente pronto a cavalcare la fascia in questa fantasquadra.
Nulla da dire per il georgiano del Napoli, che abbiamo adattato a trequartista in questo strano centrocampo a quattro. Insomma, le sue prestazioni in Serie A parlano da sole, è probabilmente la figura più in forma di tutto il campionato, e avrebbe fatto sicuramente una bellissima figura anche al Mondiale.
Barella è un altro punto saldo dell'Inter e della Nazionale Italiana. Centrocampista tuttofare: difende, attacca, contrasta, si inserisce, tira da fuori, segna e ora tira anche le punizioni. Tutto in uno.
Abbiamo giocato un po' con il modulo per regalare alla fascia sinistra il terzino del Liverpool, uno dei giocatori più importanti nel meccanismo di Jurgen Klopp. Capace, nella stagione 2018/19 di registrare il record di assist forniti da un difensore (ben 12), sarebbe stato un fenomeno che avrebbe regalato occasioni su occasioni al nostro attacco stellare.
Attaccanti: Osimhen (Nigeria), Mahrez (Algeria), Haaland (Norvegia)
Un tridente davvero "galacticos", che avrebbe fatto impallidire qualsiasi difesa.
Partiamo dall'esterno algerino in forza al Manchester City. 206 partite con i Citizens che hanno portato 67 gol e 47 assist. Un'ascesa verticale, nata dalla straordinaria stagione giocata con il Leicester di Ranieri (che vinse il campionato, lontano da ogni pronostico), e ancora in corsa sotto Pep Guardiola.
Alternando i campionati, torniamo in Serie A, dove Osimhen si sta finalmente caricando sulle spalle l'attacco di un Napoli capace di dominare in lungo e in largo in campionato e anche nel proprio girone di Champions. 10 gol e 3 assist in 14 partite finora tra campionato e Champions. E il tutto inframezzato da un infortunio che lo ha tenuto fuori dal campo per più di un mese.
Chiudiamo il tridente con un'altra punta di diamante, un altro bomber implacabile da 170 milioni. Erling Braut Haaland è così: 18 reti in 13 partite di Premier. Lo chiamano "robot", e le statistiche gli danno ragione.