La fase a eliminazione diretta: come sono andati gli ottavi?

Scoreboard Qatar World Cup
Mondiali 2022

Se vi siete persi le partite degli ottavi di finale, scopriamo insieme cos'è successo

La Redazione07 Dec 2022

Si è conclusa ieri la primissima giornata della fase a eliminazione diretta di questo Mondiale, gli ottavi di finale. Dopo un'intensa fase a gironi, 16 delle 32 squadre iscritte alla competizione si sono affrontate a viso aperto per guadagnarsi un posto per il turno successivo, penultimo appuntamento prima della finalissima. Tra conferme e record, i risultati non sono mancati, e i verdetti sono ormai espressi: andiamo a scoprire quali sono state le emozioni di questi ottavi di finale.

Olanda-Stati Uniti

Il primissimo pass per i quarti lo strappa l'Olanda, che vola con un super Dumfries (primo difensore a realizzare due assist e un gol nella storia della fase ad eliminazione diretta di un Mondiale) e rispetta il pronostico iniziale, eliminando gli Stati Uniti e riducendo a 5 il numero dei continenti che parteciperanno ai quarti. A secco il gioiellino Gakpo, ma gli Oranje possono esultare e coccolare Depay, che ritorna all'appuntamento col gol, e regala gioie non solo agli olandesi, ma anche ai catalani del Barcellona, anche se solo per le statistiche: già, perchè con la rete dell'attaccante, sale a 7 il numero dei gol segnai da giocatori del Barça, più di qualsiasi altra squadra rappresentata in questa competizione. Una fase a gironi a luci ed ombre, un crescendo costante agli ottavi, con i tifosi che ora possono anche sognare: ma occhio al prossimo turno.
Non demeritano invece gli statunitensi, che giocano bene ma pagano la poca incisività sottoporta. Nonostante il risultato, il CT Berhalter può guardare con ottimismo al Mondiale di casa del 2026: la rosa è giovane, e i risultati possono arrivare.

Argentina-Australia

Con la vittoria dell'Argentina lascia questo Mondiale un altro continente, ma non senza lottare. L'Argentina va avanti, ma faticando - e tanto - fino all'ultimo secondo. Tracinata dall'eterno Lionel Messi, a segno nella sua partita numero 1000 tra Nazionale e club, e realizzando anche il suo primissimo gol in una fase a eliminazione diretta di un Mondiale. A fatica, però. Perchè se la partita è stata aperta da un bellissimo sinistro rasoterra della Pulce (primo tiro del match, tra l'altro), e il raddoppio di Julian Alvarez al 57° sembrava aver chiuso i giochi, l'Australia ha deciso di combattere. Non tarda troppo la reazione, che arriva al 77°, e lascia col fiato sospeso milioni di sudamericani, ma regalando all'ultimo quarto d'ora di gioco tanto spettacolo ed emozioni. L'Australia era ad un passo da un clamoroso pareggio, ma alla fine è proprio l'Argentina a strappare il secondo pass, e sfiderà proprio l'Olanda in una interessantissima sfida dei quarti di finale.

Francia-Polonia

Volano ai quarti anche i galletti di Deschamps, trascinati dalla stellina Mbappé e da Olivier Giroud, sempre più decisivo, al Milan e con la Nazionale. Prova di forza della Francia, che nella prima sfida da dentro o fuori sembra non averne per nessuno. Dopo l'indolore sconfitta contro la Tunisia, la Francia torna ad alzare il livello, affondando la Polonia di Lewandowkski e degli "italiani" (con il bomber del Barcellona a segno, che porta a 8 le reti dei catalani) in un divario tecnico incolmabile. Tre gol a referto, ma la sensazione che è stato concretizzato molto meno di quanto creato, con la Francia sempre padrona del gioco.
Tanti i record per i francesi: Giroud diventa il miglior marcatore all-time della Francia (52 reti), superando nientemento che Thierry Henry; Mbappé supera addirittura Pelé come giocatore con più reti segnate ai Mondiali prima dei 24 anni (9), e Lloris che diventa il giocatore con più presenze nella storia della Nazionale francese (142, al pari di Thuram) e giocatore con maggior numero di presenze ai Mondiali con la Francia (17, come Henry e Barthez). Insomma, un dominio in lungo e in largo, con i Campioni uscenti che si impossessano con diritto del titolo di favorita n°1.

Inghilterra-Senegal

Definito anche il secondo quarto di finale, un inedito assoluto. Già, perchè per quanto potrà sembrare strano, il derby della Manica non era mai stato giocato durante la fase ad eliminazione diretta, ma sempre e solamente nella fase a gironi. E invece, per non farsi mancare nulla, Qatar 2022 si arricchisce di una "nuova" sfida.
Ma andiamo con ordine: nella sfida serale, missione compiuta anche per i Tre Leoni di Southgate, anche se con più difficoltà del previsto. Mezz'ora abbondante di sofferenza, per poi camminare sul velluto in seguito. Il Senegal prova a giocare a viso aperto, aggredendo gli inglesi sin da subito, e riesce anche a creare qualche rischio - e alcuni enormi rischi - alla difesa inglese, ma alla lunga il divario tecnico prevale, e al 38° arriva la sveglia per i britannici, con il tap-in di Henderson a regalare un primo sospiro di sollievo ai Tre Leoni. A segno anche Kane (miglior marcatore della Nazionale inglese nei grandi tornei internazionali - 11 reti tra Mondiali ed Europei) e Saka, con l'attaccante del Tottenham capace di registrare addirittura l'87.5% di percentuale realizzativa (7 reti su 8 tiri tentati). Un altro quarto è definito, un altra grande sfida è pronta per essere giocata.

Giappone-Croazia

Eliminato anche il Giappone dei miracoli in questi ottavi, che lasciano spazio ai vicecampioni del mondo non senza lottare. Si decide, infatti, solamente ai calci di rigore la sfida tra Giappone e Croazia, con gli asiatici che sfiorano un'altra impresa, anzi chiudendo anche in vantaggio il primo tempo. Il gol al 43° di Maeda spinge i giapponesi a richiudersi in una strenua difesa, che ricorda l'incredibile difesa contro la Spagna ai gironi, ma la muraglia non riesce a resistere fino a fine partita, e i ritmi troppo bassi favoriscono solamente i croati. La Croazia, comunque, fatica moltissimo, e senza una punta di spessore non riesce a creare enormi problemi alla difesa nipponica, ed è soltanto grazie a Perisic che riesce a rimettere in pista la gara. L'ex Inter ora in forza al Tottenham diventa il miglior marcatore della croazia nei maggiori tornei internazionali. Insomma, i vicecampioni del mondo non vanno oltre l'1-1, e la partita non si sblocca nemmeno ai supplementari, ormai una dolce abitudine per i croati, che - dal 2000 in poi - sono andati ai supplementari in 7 partite su 8 ad eliminazione diretta, tutte quelle affrontate ad eccezione della finale di Russia 2018 contro la Francia. L'extra-time vola senza particolari emozioni, mentre la lotteria dei rigori è una sentenza: Vlasic, Pasalic e Brozovic sono dei cecchini, sbaglia solo Livaja che manda sul palo, mentre sale in cattedra il portiere Livakovic, che para i tiri di Minamino, Mitoma e Yoshida, mandando a casa il Giappone.

Brasile-Corea del Sud

Nessuna sorpresa invece nell'ultimo ottavo di finale di ieri, con il Brasile che abbattere Son e compagni, e spedisce a casa anche il terzo continente, dopo America del Nord e Oceania, rappresentate da Stati Uniti e Australia. Ai verdeordo serve solamente un tempo per travolgere la Corea: a segno Vinicius, Neymar (dal dischetto), Richarlison e Paquetà, colorando la serata con balletti che coinvolgono tutto il pubblico. Dopo la sconfitta indolore con il Camerun, la pratica Corea viene chiusa subito: non solo una squadra capace di colpire a ripetizione, ma anche una muraglia difensiva dietro dal nome di Allison Becker, che si supera per le telecamere, anche se non può nulla contro il bolide di Paik Seung-Ho dal limite, che non gli lascia scmapo e premia la determinazione dei coreani.
Confermato anche il terzo quarto di finale, che vedrà sfidarsi il temibile Brasile di Neymar e compagni contro la Croazia maestra dei supplementari.

Marocco-Spagna

Per due "Cenerentole" che lasciano il Mondiale ce n'è una che, a sorpresa, rimane, lottando con le unghie e con i denti per rappresentare un intero continente. È il Marocco di Regragui, che supera la Spagna. Un segnale, quindi, la precedente sconfitta della Roja contro il Giappone, e il secondo posto nel girone è stato fatale. Nella partita in cui Gavi diventa il secondo giocatore più giovane a giocare da titolare in una partita della fase ad eliminazione diretta di un Mondiale, dietro solamente a Pelé, il Marocco erige un muro invalicabile per gli spagnoli, che nonostante il possesso palla non riescono a fare breccia e si devono accontentare di uno 0-0 nei tempi regolamentari. Una difesa strenua, letteralmente indistruttibile, capace - incredibilmente - di non subire mai nemmeno una rete dagli avversari. Già, perchè l'unica volta che un portiere del Marocco ha dovuto raccogliere il pallone dalla propria rete, è stato a causa di uno sfortunato autogol (nella sfida contro il Canada). Solo ai supplementari si sono viste alcune occasioni, non capitalizzate, e ai rigori la Spagna è stata capace di sbagliare tutti i rigori calciati della serie di penalty (prima Sarabia calcia sul palo, mentre sia Carlos Soler sia Busquets si fanno ipnotizzare dal portiere marocchino) - una sorta di record che persisteva dalla Svizzera nel Mondiale 2006 - mentre il Marocco segna con Sabiri, Ziyech e col cucchiaio di Hakimi. Record negativo della Spagna, che dopo la vittoria nel Mondiale del 2010 vince solamente 3 partite nelle successive 3 edizioni dei Mondiali, e impresa del Marocco, che cercherà un'altra impresa contro il Portogallo ai quarti.

Portogallo-Svizzera

Nonostante l'iniziale panchina di Cristiano Ronaldo, che partiva titolare in una partita di Europei o Mondiali addirittura dal 2008 (una striscia di 31 partite), il Portogallo non si fa intimidire e travolge la Svizzera con una tranquillità disarmante. Cinico, incontenibile, fluido e anche bello da vedere. Questo è stato il Portogallo nell'ultima sfida degli ottavi, capitanato e trascinato da una serie di giovani temibili. Sale in cattedra il 21enne Gonçalo Ramos, attaccante del Benfica, che rimpiazza perfettamente CR7 e realizza addirittura una tripletta, nella sua prima gara da titolare ai Mondiali, eguagliando il record che Klose realizzò nel 2002. La Svizzera prova a soffocare il palleggio dei lusitani, ma ci vuole poco alla qualità portoghese per uscire fuori e dominare in lungo e in largo. Oltre alla tripletta di Ramos, a segno dopo un corner anche Pepe (che diventa il marcatore più anziano della fase ad eliminazione diretta dei Mondiali), Rafael Guerreiro mentre chiude definitivamente i giochi Rafa Leao, a segno nel recuper. A poco è servita la rete di Akanji, con il Portogallo che non apre gli spazi e chiude con un risultato tennistico. Record anche per la Svizzera, che viene eliminata proprio agli ottavi di finale per la quinta volta consecutiva in cui ha preso parte ad una rassegna iridata (1994, 2006, 2014, 2018, 2022).

Il quadro dei quarti è ormai completo: chi approderà alle semifinali?