3 Curiosità su Italia-Argentina
Precedenti, incroci sfiorati (e non) e prime volte
Europa contro Sudamerica in una sfida dal sapore Mondiale.
La Finalissima tra la vincente dell’Europeo e della Copa America sul meraviglioso prato di Wembley.
Un punto di congiunzione tra due entità lontane ma così vicine: Italia e Argentina.
Una serata speciale che, almeno per noi, segnerà la chiusura di un ciclo vincente ma conclusosi malissimo con l’esclusione dalla prossima competizione iridata.
L’ultima discesa in campo del Capitano Giorgio Chiellini, tanto per citarne uno, prima dell’inizio della Nations League e del nuovo corso, con nuovi interpreti pronti ad onorare la maglia azzurra.
Di fronte Messi e l’Argentina, una squadra che finalmente ha ritrovato la bussola portando a casa quella coppa, la quale da troppo tempo mancava in bacheca, e regalando alla Pulga il primo trofeo con l’Albiceleste.
Parata di stelle in una cornice magica che rievoca bellissimi ricordi solo di un anno fa.
Andiamo a scoprire ora alcune curiosità sulla partita tra due Nazionali storiche ed altrettanto leggendarie.
Italia vs Argentina: i precedenti
Wembley sarà il palcoscenico del 16esimo confronto tra Azzurri e Albiceleste, in un bilancio complessivo tra le due compagini fino ad ora molto equilibrato.
L’Italia primeggia per numero di vittorie, 6 a 4, ma per ritrovare l’ultima dobbiamo tornare indietro di quasi 35 anni: era il 10 giugno 1987 quando a Zurigo De Napoli, l’autorete di Garrè e Vialli stesero l'Argentina di Maradona 3-1 in un'amichevole.
La Seleccion, negli anni a venire, è riuscita poi ad imporsi ai Mondiali del 1990, quando in terra nostra il gol di Schillaci ci illuse mentre Caniggia e la lotteria degli 11 metri ci eliminarono, e nelle successive tre amichevoli, giocate nel 2001, 2013 e 2018.
Ma le partite con l’Argentina sono state soprattutto un grande classico tra gli anni ‘70 e ‘80.
Una sfida Mondiale infinita cominciata nell’edizione 1974 a Stoccarda, 1-1, proseguita nel 1978 a Buenos Aires, dove fu Roberto Bettega il match-winner, e nel 1982 in Spagna, quando gli azzurri si imporranno 2-1 ai quarti di finale eliminando un giovane Pibe de Oro.
Sarà poi ancora 1-1 nel girone eliminatorio del 1986, anno dello storico successo di Maradona.
Gli oriundi
La forte presenza tricolore in Sudamerica ha potuto permettere alla Nazionale italiana di sfoggiare, nella sua gloriosa storia, moltissimi oriundi di origine argentina.
Omar Sivori (Pallone d’Oro 1961), Angelillo, Mauro German Camoranesi, enorme protagonista della cavalcata 2006 in Germania, Ledesma, Osvaldo, Orsi, e molti altri.
Non tutti, però, hanno preferito l’azzurro all’Albiceleste.
La storia di Italia e Argentina è fatta anche di oriundi che, di fronte alla fatidica decisione, hanno gentilmente rifiutato l’offerta.
Dybala, ad esempio, insignito nel 2012 (ai tempi del Palermo) della cittadinanza italiana date le origini campane della nonna materna, preferì difendere i colori del suo paese d’origine, così come Mauro Icardi ed il Papu Gomez.
Messi vs Italia
Si sono ripetutamente sfiorati, fin da quando la Pulga era un ragazzino di origini marchigiane, eppure Messi e la Nazionale azzurra si incontreranno per la prima volta a Wembley.
Assente sia nel 2013 che nel 2018, la Finalissima assumerà quindi le sembianze di una sfida inedita per l’extraterrestre di Rosario.
160 presenze, 81 gol con l’Albiceleste, 4 finali perse compresa la più grande delusione della sua carriera in quello 0-1 firmato Gotze al Maracanà nel 2014.
Poi il lampo, l’incubo svanito, un incantesimo spezzato.
L’11 luglio 2021, in Brasile contro il Brasile, finalmente il primo trofeo.
La certificazione della grandezza, la spunta alla voce “titoli con l’Argentina” per cancellare le critiche sul capitolo “Nazionale”.
Ora, accarezzare Wembley ed incrociare l’Italia in una partita che può valere lo slancio verso il Mondiale di Qatar, dove la sua Argentina ha tutta l’intenzione, e le qualità, di partire in prima fila.