La terza del Mondiale: cosa è successo?
Se vi siete persi le partite della terza giornata, scopriamo insieme cos'è successo
Si è conclusa ieri la terza giornata di questo Mondiale, l'ultima della fase a gironi, che ha portato con sé tutti i verdetti. Ognuno ha fatto il proprio gioco, tentando e sperando fino all'ultimo. Solo 16 delle 32 iscritte, però, sono riuscite a strappare un pass per ottenere l'accesso alla fase a eliminazione diretta, con la speranza di essere condotti alla finale. I risultati non sono mancati e i verdetti sono stati espressi: andiamo a scoprire quali sono state le emozioni della terza giornata di questa rassegna iridata.
Girone A: Ecuador-Senegal, Qatar-Olanda
Come di consueto, per evitare accorgimenti particolari ed eventuali "biscotti", tutte le partite della terza giornata, interne al singolo girone, saranno giocate allo stesso orario. Insomma, un occhio in campo e uno al telefono, in attesa di sentire le notizie più interessanti in ottica passaggio del turno. Non è stato così, però, per l'Olanda, a cui bastava non perdere contro il Qatar per assicurarsi un posto. Lo stesso Qatar "dei record" che non ha voluto smentirsi. Unica nazionale ospitante a perdere tutte le partite del girone ed essere eliminata, peggior bilancio tra reti fatte e subite per una nazione ospitante (1/7) e nazione ospitante che ha subito più reti nella fase a gironi. Insomma, doveva essere una passeggiata, e lo è stata. 2-0, passaggio del turno garantito, per poi scoprire che agli ottavi incontreranno gli Stati Uniti.
Bastava un pareggio anche all'Ecuador, forte della vittoria netta sul Qatar e del pareggio contro gli Oranje, ma forse con troppa spavalderia la squadra di Valencia & Co. non riesce a strappare il secondo pass del girone. Dall'altra parte, nonostante l'assenza dell'uomo-simbolo, il Senegal aveva un risultato per passare, e non ha deluso. Cissè e compagni devono ringraziare K2 Koulibaly per la rete del definitivo 2-1, noi lo ringraziamo per la dedica a Ischia. Il primo gol in nazionale per l'ex Napoli non poteva essere meno decisivo…
Olanda e Senegal al turno successivo, al terzo posto Ecuador, chiude il girone il Qatar.
Girone B: Iran-Stati Uniti, Galles-Inghilterra
Una sfida dall'impatto al limite del politico, oltre che sportivo e calcistico, che conferma la maledizione che incombe sull'Iran, incapace di superare la fase a gironi in tutte e sei le sue partecipazioni. La vittoria (1-0) permette agli statunitensi di scavalcare proprio l'Iran in classifica, e di intraprendere la strada che li porterà, inevitabilmente, alla sfida contro l'Olanda, testa di serie del girone A. Ma questi Stati Uniti giocano e vincono (meritatamente). Americani che confermano quanto di buono visto nelle scorse edizioni, qualificandosi per la terza volta su tre partecipazioni alla fase successiva, tra l'altro schierando l'XI titolare più giovane fino a questo punto del torneo (24 anni e 320 giorni) tra i quali nessuno proveniente dalla MLS, a riprova che il calcio a stelle e strisce sul campo, acquisisce sempre più prestigio.
Un altro pronostico rispettato è quello del girone B, dove le gerarchie del primo posto sembravano già scritte. Così è stato, con la Nazionale di Southgate che chiude la pratica Galles tra il 50° e il 51°, intascandosi il derby britannico e iscrivendosi all'ottavo di finale contro il Senegal. Nessuna sorpresa, quindi, in questo girone, ma chissà che gli ottavi non siano tutt'altra storia.
Inghilterra e Stati Uniti al turno successivo, Iran fermo al terzo posto, ultimo il Galles.
Girone C: Polonia-Argentina, Arabia Saudita-Messico
Ha del clamoroso la conclusione del girone C, che rischiava di condannare squadre di grande prestigio, o di decidersi a causa del fair play. Già, perchè prima delle sfide di ieri la Polonia si trovava al primo posto del girone, con Arabia Saudita alle spalle mentre Argentina e Messico chiudevano il girone, clamorosamente fuori dal discorso ottavi. Tutti in dubbio, nulla ancora deciso. Non basta il primo tempo per nessuna delle due partite, terminati entrambi per 0-0, ma sono i secondi 45' a decidere il passaggio del turno. Messi si fa parare un rigore nel giorno in cui supera Maradona come argentino con più presenze ai Mondiali (22, contro i 21 di Diego), ma nel secondo tempo sale in cattedra l'Argentina, che con il 2-0 finale si conquista il primo posto del girone, e mettendo a rischio proprio la Polonia degli "italiani".
Già, perchè nel frattempo, il secondo tempo di Arabia Saudita-Messico non va come sperato per gli europei, perchè fino ai minuti di recupero, i messicani dominavano la partita per lo stesso risultato, 2-0. In questo modo, Messico e Polonia erano appaiate a 4 punti, con la sola Arabia Saudita alle spalle (a quota 3 punti). In questa edizione, i criteri di valutazione sono stati modificati, e ha più importanza la differenza reti, per poi valutare lo scontro diretto, il numero di ammoniti e - in caso di completa parità - il lancio di una moneta. Fino al 94° della sfida, Polonia e Messico avevano gli stessi punti, con la stessa identica differenza reti (2 reti segnate, altrettante subite), e uno scontro diretto irrilevante, visto lo 0-0. La sfida sarebbe stata chiusa solamente dal numero degli ammoniti, che avrebbe garantito alla Polonia il passaggio del turno, in virtù dei 5 ammoniti contro i 7 dei messicani, ma la rete al 95° dell'Arabia ha definitivamente spezzato questo quadro che ha quasi dell'incredibile. Incredibile, ma non impossibile, perchè nella scorsa edizione, fu proprio così che il Giappone si qualificò al posto del Senegal, in quanto aveva ricevuto "solo" 4 ammonizioni contro le 6 degli africani.
Argentina e Polonia passano il turno, il Messico fuori dagli ottavi per una rete subita (e qualche ammonizione di troppo), chiude il girone l'Arabia Saudita.
Girone D: Tunisia-Francia, Australia-Danimarca 2
Poche sorprese anche nel gruppo D, dove i Bleu sapevano già del loro automatico passaggio del turno, ma erano comunque in lotta per il primo posto del girone. Obiettivo centrato, ma con il rischio. Già, perchè le seconde linee dei francesi non convincono appieno, e crollano contro la Tunisia di Kadri. Una sconfitta poteva compromettere il primo posto del girone, ma il gol (a distanza) dell'Australia condanna i tunisini e salva i galletti dal secondo posto nel girone. Non tutto il male viene per nuocere, però, perchè sugli spalti la Tunisia esulta come se questa vittoria valesse la finale della Coppa del Mondo: per la prima volta nella storia, la Tunisia vince contro la Francia, anche qui in uno scontro quasi più politico che sportivo, e regalando a Deschamps la sua seconda sconfitta in 22 partite di Coppa del Mondo (complessive fra allenatore e giocatore).
Altra partita decisiva quella tra i Socceroos e la Danimarca. Con un orecchio teso verso la sfida fra Francia e Tunisia, tutte e tre le squadre si contendono l'ultimo pass per gli ottavi: la Tunisia deve vincere e sperare che l'Australia non vinca, mentre la Danimarca deve vincere e sperare - allo stesso modo - che la Tunisia non faccia risultato. Un intreccio che alla fine vede prevalere gli australiani, che a due minuti di distacco dalla gioia africana nata dal gol di Khazri, segnano con Leckie, annullando ogni speranza delle altre squadre. Inutili gli ingressi, a fine partita, dei giocatori di spicco della Danimarca, che chiude con un solo gol e senza vittorie, mentre l'Australia riesce nell'impresa di qualificarsi in un girone complicato, e tra l'altro a pari punti con i Campioni del Mondo uscenti.
Francia e Australia strappano il pass per gli ottavi, la Tunisia relegata al terzo posto, mentre ultima la Danimarca.
Girone E: Giappone-Spagna, Costa Rica-Germania
Un altro clamoroso girone è quello che vede un'altra favola, quella del Giappone, che ribalta tutte le aspettative perdendo l'unica partita in cui era favorita, vincendo entrambe quelle in cui era sfavorita. In una straordinaria partita, apre le danze Morata, che eguaglia il record di 3 gol nelle prime 3 partite di un Mondiale siglato nel 1950 da Zarra, e mettendo in discesa il discorso qualificazione. Ma, nella ripresa, si mostra nel suo completo splendore l'orgoglio giapponese, che in due minuti ribalta il risultato e si porta davanti alla Spagna, sia nella partita sia in classifica. Una serata da record per i nipponici, che riescono a difendere con le unghie e con i denti (17.7% il dato sul posseso palla. Prima del Giappone, nessuna squadra aveva vinto una partita dei Mondiali con una percentuale così bassa), e iscritti nell'albo delle squadre asiatiche, diventando la prima a superare due Nazionali campioni del Mondo (in questo caso, sia Spagna sia Germania) nella stessa edizione di un Mondiale. Una partita che sa di surreale, con continui stravolgimenti che intrecciano i destini di tutte e quattro le partecipanti al girone E.
Mettiamo un po' di ordine. Minuto 11: Spagna e Germania segnano, portandosi rispettivamente prima e seconda in classifica, condannando Giappone e Costa Rica all'eliminazione. Minuto 51: il Giappone ribalta la partita in tre minuti, portandosi in vantaggio e risalendo la classifica. Momentaneamente, Giappone e Germania sono qualificate, Spagna e Costa Rica fuori. Minuto 70: come il Giappone, anche la Costa Rica la ribalta in pochi minuti, portandosi sul 2-1 e scavalcando clamorosamente entrambe le Nazionali Campioni del Mondo. Minuto 73: la Germania pareggia, infrangendo i sogni della Costa Rica, che si vedrebbe eliminata al posto della Spagna. Minuto 85: la Germania si porta in vantaggio, andando a vincere alla fine la partita e portandosi a pari punti con la Spagna. Purtroppo, però, la differenza reti non aiuta i tedeschi. Una vera e propria montagna russa, che alla fine condanna i tedeschi. Ultima partita per Muller, che saluta dopo 121 partite con la maglia della Germania, ma anche un dato positivo, quello di Neuer, che diventa il portiere con il maggior numero di presenze nella storia dei Mondiali (19). Tutto questo, nella prima partita della storia dei Mondiali arbitrata da un arbitro donna, in un paese dove i diritti delle donne e dei lavoratori non sono sicuramente al primo posto.
Giappone e Spagna passano rispettivamente come prima e seconda, la Germania non passa ai gironi, Costa Rica che chiude il girone.
Girone F: Croazia-Belgio, Canada-Marocco
Sorpresona anche nel girone F, dove clamorosamente il Belgio non riesce a strappare il pass per gli ottavi. Già compromessi dopo la sconfitta con il Marocco, doveva obbligatoriamente vincere per poter passare il turno, anche non necessariamente come prima del girone. Così non è stato: spreca e non crea, ne approfitta la Croazia, che si difende strenuamente e riesce a fissare la partita sullo 0-0, l'ennesimo di questo Mondiale. Un altro 0-0, anche se stavolta decisivo, perchè al Belgio poteva anche stare bene un pareggio, ma avrebbe avuto bisogno di un supporto nell'altro match, perchè la vittoria in contemporanea del Marocco condanna la "Generazione d'Oro" belga e infrange questo sogno, cedendo ai vicecampioni d'Europa solamente il secondo posto. Poco orgoglio in una partita da dentro o fuori, due record negativi: in primo luogo, il Belgio interrompe una striscia positiva che correva addirittura dal 1998, ultimo Mondiale in cui i Diavoli Rossi non si sono qualificati per gli ottavi, ma preoccupante è anche il dato sull'attacco, perchè il Belgio ha realizzato solo una rete in questi Mondiali, un dato critico, visto che l'unica volta che hanno realizzato meno reti, è stata nella primissima edizione del 1930.
Al contrario, in un girone che sembrava proibitivo sale in cattedra la favola del Marocco, che supera il Canada fanalino di coda e supera sia i Diavoli Rossi sia i vicecampioni d'Europa nella classifica e si qualifica agli ottavi come prima del girone: era addirittura dal 1998 che una squadra africana non si qualificava prima del proprio girone, guadagnandosi la sua seconda storica qualificazione agli ottavi (l'ultima volta fu nel 1986). Simpatico anche il dato sull'autorete di Aguerd, che diventa il 100° gol in questa edizione, e al contempo anche la prima autorete di questo Mondiale. Prima volta negativa, invece, per il Canada, che chiude la sua seconda Coppa del Mondo con 0 punti (esattamente come nell'86), ma con due gol all'attivo.
Clamorosamente, Marocco e Croazia passano agli ottavi, Belgio relegato al terzo posto, mentre il Canada chiude ultimo a zero punti.
Girone G: Serbia-Svizzera, Camerun-Brasile
Assurdo e paradossale anche il girone G. Non tanto per il risultato finale, quanto per le singole prestazioni. Il girone ai pronostici più combattuto, il girone più divertente alla fine. Sfiora il colpaccio la Svizzera, in una bellissima partita tra rimonte e controrimonte finita 3-2 per gli elvetici, capaci di capitalizzare all'inizio della ripresa. Poteva essere un miracolo, perchè sarebbe bastato un gol in più (oppure una rete in più del Camerun nella partita in contemporanea) per passare come prima del girone e affossare i carioca, ma alla fine non si va oltre il 3-2. Una partita comunque da record, sia per Shaqiri, che diventa uno dei tre calciatori ad aver segnato in ciascuna delle ultime tre edizioni dei Mondiali (a fianco di Messi e Ronaldo, due nomi a caso), ma sia anche per la classifica finale. Con questo risultato, infatti, la Serbia viene condannata all'ultimo posto, mentre il Brasile rimane al primo. Che c'è di strano? Per la prima volta nella storia, nel girone di un Mondiale si qualifica ultima la squadra con il miglior attacco del girone, mentre prima la squadra con il peggior attacco.
Anche l'altra sfida è molto simbolica. Cadono i brasiliani, trafitti 1-0 da Aboubakar, che diventa il secondo giocatore a segnare e farsi espellere nella stessa partita, affiancandosi a Zidane nell'edizione del 2006. Sconfitta col rischio ma indolore per i verdeoro, che grazie alla migliore differenza reti passa come prima del girone. Anche in questa partita, spiccano due dati importanti: il primo è che il Brasile non perdeva una partita della fase a gironi dal 1998, allora contro la Norvegia, mentre il secondo è che per la prima volta dal Mondiale del '94, nessuna delle squadre che sono passate agli ottavi ha terminato la fase a gironi con punteggio pieno.
Brasile e Svizzera passano alla fase successiva, Camerun al terzo posto e Serbia chiude il girone.
Girone H: Corea del Sud-Portogallo, Ghana-Uruguay
In un Mondiale storico anche per gli ottavi (con le 16 qualificate che rappresentano tutti e sei in continenti, per la prima volta nella storia) un altro girone interessante, e combattuto fino ai minuti di recupero è il girone H, dove l'unica certa della qualificazione era il Portogallo di Cristiano Ronaldo. Lusitani che sono sul velluto, sprecano tanto e concedono molto. Doveva succedere quasi l'impensabile, e alla fine è successo. In una partita in salita già dal 5° minuto, la Corea del Sud riesce a superare il turno grazie a una clamorosa rimonta (2-1 per i sudcoreani, il risultato finale) concretizzata solamente al 91°. Già, perchè nonostante l'Uruguay allo stesso tempo sta vincendo, la Corea di Son (Sonaldo, per gli appassionati) strappa il pass all'ultimo respiro, qualificandosi per il rotto della cuffia grazie alla differenza reti. In un Mondiale strano dove nella fase a gironi stava succedendo di tutto, non poteva mancare anche questo capitolo da raccontare.
E di tutto è successo, perchè la Celeste di Suarez, Cavani e Darwin Nunez vince e convince contro il Ghana (2-0 il risultato finale), ma nonostante la vittoria i sudamericani possono solo disperarsi. Una sola rete in più, e la qualificazione sarebbe stata in mano loro: lo sliding doors del Mondiale colpisce ancora. E colpisce anche il fatto che, l'Uruguay è solo l'ultima delle 6 squadre con quattro punti in classifica ad essere eliminate ai gironi, ancora una volta confermando il livello di queste Nazionali, e di questo torneo, capace di tenere fino all'ultimo tutti i dubbi, e non sciogliere le riserve fino al triplice fischio finale. Se questi sono stati i gironi, ci sarà solo da divertirsi.
Portogallo e Corea del Sud strappano il proprio pass per gli ottavi, Uruguay terzo a 4 punti, Ghana che chiude il girone.