La fase a eliminazione diretta: come sono andati i quarti?

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Mondiali 2022

Se vi siete persi le partite dei quarti di finale, scopriamo insieme cos'è successo

La Redazione11 Dec 2022

Si è conclusa ieri la seconda fase finale di questo Mondiale, i quarti. Dopo un'intensa fase a gironi, e le combattute sfide degli ottavi, sono rimaste solo 8 delle 32 squadre che si erano iscritte inizialmente alla competizione. Di queste 8, solamente la metà ne usciranno, pronte a sfidarsi nelle semifinali (ultimo appuntamento prima della finalissima) e poi alle finali per il 1°-2° posto, e per il 3°-4° posto. Tra conferme e record, i risultati non sono mancati, e i verdetti sono ormai espressi: andiamo a scoprire quali sono state le emozioni di questi quarti di finale.

Brasile-Croazia

In ordine cronologico, il primissimo pass per le semifinali lo strappa, un po' a sorpresa, la Croazia, che riesce a resistere agli assalti Verdeoro e vincere poi ai rigori. Uomo copertina è, ormai di consueto, Livakovic: il portiere della Dinamo Zagabria è protagonista indiscusso. I suoi interventi tengono a galla la Croazia nei tempi regolamentari (sono 6 le parate in 70 minuti contro il Brasile, più di tutte quelle che ha fatto il portiere carioca Alisson in tutto il torneo - 5 ), viene trafitto solamente ai supplementari, gli ennesimi per la Croazia, proprio da Neymar: O' Ney che eguaglia O'Rei come miglior marcatore della storia del Brasile (77 reti). Purtroppo per i sudamericani, la rete del giocatore del PSG non basta, perchè a 5 minuti dal 120°, la rete di Petkovic rimette tutto in parità e sposta il risultato ai rigori. Qui sale in cattedra il portiere, già protagonista agli ottavi con i tre rigori parati contro il Giappone, che ipnotizza Rodrygo (rigore parato) e Marquinhos (che calcia sul palo). Livakovic diventa, così, il terzo portiere nella storia dei Mondiali a parare 4 rigori in una singola edizione dei Mondiali, dopo Goycochea (nel 1990) e Subasic (nella scorsa edizione): Brasile a casa, e Croazia in semifinale.

Argentina-Olanda

Sarà Argentina-Croazia la prima semifinale di questi Mondiali, con l'Albiceleste che strappa (anch'essa ai rigori) il secondo pass per la fase successiva. Una partita pazzesca, condizionata dal recupero e dai nervi tesi.
Nessuna delle due squadre brilla, l'Argentina attacca di più mentre l'Olanda si concentra sui contropiedi, e ci vuole più di mezz'ora prima di vedere le prime, vere, emozioni. Ci pensa, ovviamente, Leo Messi a illuminare la serata: un assist da alieno, un corridoio impensabile, che apre la difesa e trova Molina, pronto ad anticipare l'uscita di Noppert e depositare in rete. Nessuna reazione degli europei, e il secondo tempo sguscia senza nessun'altra emozione, mentre il secondo si apre con l'Argentina chiusa a riccio in difesa, che approfitta degli errori individuali per trovare campo. L'errore, in particolare, è di Dumfries, che stende Acuña e regala il rigore che Messi non si fa sfuggire. Due reti dell'Albiceleste, un solo protagonista: Messi, che supera Pelé come numero di assist nella fase a eliminazione diretta dei Mondiali (5, contro i 4 del brasiliano) e allo stesso tempo eguaglia il record di Gabriel Omar Batistuta, realizzando ben 10 reti ai Mondiali con la camiseta Albiceleste. Sembra finita, ma nel calcio non è mai così: all'83° il colpo di testa di Weghorst riapre la gara, e dopo alcune scaramucce tra Paredes e la panchina Oranje, il recupero è lunghissimo. Sarà solo al 101°, sullo scadere del 10° minuto di recupero, che - dopo uno schema di punizione orchestrato dall'atalantino Koopmeiners - Weghorst fa doppietta e porta tutto ai supplementari. I supplementari vedono giocare solo l'Argentina, che prende un palo e crea tantissimo, ma saranno i rigori a decidere la sfida. Sbagliano Van Dijk e Berghuis (ipnotizzati dal portiere argentino) mentre Messi e Paredes segnano. A segno anche Koopmeiners, Montiel e Weghorst, mentre l'errore di Fernandez riapre le speranze Oranje. Segna de Jong, ma la rete di Lautaro Martinez condanna gli olandesi, elevando l'Argentina alla squadra che ha vinto più lotterie dei rigori di qualsiasi altra squadra nella storia della Coppa del Mondo (5 vittorie su 6), ma soprattutto passando il turno e regalando l'approdo alle semifinali, dove incontrerà la Croazia, altra maestra dell'extra-time.

Marocco-Portogallo

Continua la favola della "Cenerentola" di questo Mondiale, il Marocco di Regragui, che - dopo aver eliminato la Spagna di Luis Enrique - elimina anche sua maestà Cristiano Ronaldo, e strappano uno storico pass per la semifinale. Un risultato straordinario, non solo perchè eliminano una delle squadre più attrezzate e favorite per la finale, ma anche e soprattutto per segnare una prima, storica, pagina della storia dei Mondiali: per la prima volta in una Coppa del Mondo, una squadra africana si qualifica per la semifinale. Confermata la stessa formazione che ha superato ai rigori la Spagna, non serve l'extra-time questa volta ai marocchini, che approfittano di un errore del portiere Diogo Costa di fine primo tempo per portarsi in vantaggio in maniera definitiva. Da lì in poi sarà una sfida a senso unico, con i portoghesi che attaccano a testa bassa e gli africani che difendono con le unghie e con i denti un risultato quasi sacro. Legni, parate e soprattutto una stoica difesa a cinque per il Marocco, che rinuncia ad ogni velleità per dedicarsi a tenere il pallone lontano dalla propria area. Rimasti con un uomo in meno, i nordafricani non si perdono d'animo, ma devono resistere proprio fino all'ultimo secondo del recupero, quando Pepe sbaglia clamorosamente l'occasione di testa del pareggio. Portogallo e CR7 condannati al pianto e al rimpianto, mentre sta al Marocco scrivere una del tutto nuova pagina dei Mondiali.

Inghilterra-Francia

Si delinea anche la seconda e ultima semifinale di questo percorso chiamato Qatar 2022: il Marocco già qualificato (e mattatore prima della Spagna e poi del Portogallo), affronterà i Campioni in carica della Francia. Per la prima volta addirittura dal 1998, una squadra campione in carica riesce a raggiungere le semifinali dell'edizione successiva. Non facile per i galletti, ma il Derby della Manica - nel modo più difficile possibile, soffrendo molto e sfruttando le armi individuali - è francese. L'inizio è tutto per i Bleus, che con le qualità di Mbappé, Griezmann e Dembelé prende subito campo. Al 17° è proprio Tchouameni ad aprire le marcature con un tiro da fuori, ma la Francia inizia ad addormentarsi proprio dopo la rete. L'Inghilterra non ci sta e alza ritmo e pressione, regalando qualche segnale di allarme alla brigata di Deschamps; campanello che si trasforma in vero e proprio allarme quando al 54° il rigore ottenuto da Saka è trasformato da Kane, che diventa - al pari di un mostro sacro come Wayne Rooney - il miglior marcatore della Nazionale Inglese con 53 reti. Si tratta, però, di un derby da montagna russa, visto che nel miglior momento dell'Inghilterra è la Francia a segnare, con il colpo di testa di Giroud. Titoli di coda? Assolutamente no: all'80° l'Inghilterra ottiene un altro rigore dopo un fallo di Theo, che potrebbe regalare ai Tre Leoni il pareggio e per Kane il traguardo di diventare top scorer di tutti i tempi della sua Nazionale, ma il suo tiro è alto e finsice in curva. Ma ancora, la partita non è finita, e i galletti devono resistere addirittura fino al 101°, quando la punizione di Rashford si spegne alta dopo aver mancato per centimetri la porta di un immobile Lloris. Ancora una volta, in semifinale si va la Francia.

Il quadro delle semifinali è ormai completo: chi si giocherà la finalissima?