Cambia l'orario, non lo spirito di LeoTALK!
Si torna alle 13:30, con focus sul momento della Juventus e sui successi italiani di questo 2021
Ieri, lunedì 20 settembre, è andata in onda la quinta puntata di LeoTALK - Serie A, caratterizzata dalla presenza, come ospiti speciali, di Gianluca Drammis e Marco Fichera.
Nella prima parte di trasmissione ampio spazio è stato dedicato al commento del big match di domenica sera fra Juventus e Milan. Non sono ovviamente mancate le critiche alla formazione guidata da Massimiliano Allegri, che per lunghi tratti ha imposto il proprio gioco per poi calare vistosamente nella ripresa e subire la rimonta del Milan. In particolare, Valeria Ciardiello ha proposto un quesito valido sia per gli ospiti in studio che per tutti gli spettatori, chiedendo se il ritorno del tecnico livornese sia la scelta giusta da parte della società bianconera. Tutti i presenti hanno risposto in maniera piuttosto negativa, compresi i due tecnici Nicola Legrottaglie e Carlo Nicolini, entrambi presenti per parte della puntata.
Di particolare interesse l'opinione di Gianluca Drammis: secondo l'ospite, la Juventus potrebbe aver ingaggiato Allegri utilizzandolo un po' come "parafulmini" per nascondere le crepe ben più profonde insite nelle scelte societarie, con la gestione Agnelli in una situazione che non era mai stata così critica. Sicuramente, comunque, emerge la sensazione che Allegri si aspettasse una situazione migliore di quella che si è presentata ai suoi occhi.
I successi dello sport italiano nell'estate 2021
Con l'argento olimpico Marco Fichera (conquistato a Rio 2016 nella gara di spada a squadre) oltre a un commento sulla situazione sopracitata, abbiamo anche avuto modo di analizzare la ricchissima estate sportiva italiana, che proprio ieri ha regalato gli ennesimi successi, con la vittoria dell'Europeo di pallavolo da parte della Nazionale maschile (dopo la conquista del torneo continentale da parte di quella femminile) e il Mondiale a cronometro conquistato nel ciclismo da Filippo Ganna.
Fichera ha spiegato come bisogna certamente essere felici e come sarà difficile confermarsi e ha lanciato uno speranzoso appello alla situazione dello sport in Italia. Nel nostro Paese, infatti, gli investimenti per lo sport sono molto più bassi che in tante altre Nazioni e vanno per la maggior parte in poche discipline (come il calcio o i motori) dove paradossalmente arrivano i minori successi: la speranza è proprio quella di poter sfruttare questi successi e questa visibilità per sottolineare il valore dello sport e per aumentare, soprattutto, la qualità delle strutture.