I 5 giocatori più buggati di sempre su Fifa

Calciatori Ignoranti

Più di un decennio di lag, script, nervi saltati e joystick distrutti

Calciatori Ignoranti09 Mar 2022

Recentemente una delle più grandi innovazioni di sempre nel contesto videoludico del calcio, Ultimate Team, ha compiuto 13 anni. 
Una competizione online che ha tenuto incollati allo schermo milioni di adulti e ragazzi, una modalità clamorosamente remunerativa anche per l’EA Sports, capace grazie ad essa di vivere una sorta di seconda giovinezza. 
Dal canto suo, benché lo stile sia costantemente stato rivisitato per rendere l’esperienza di gioco sempre più appagante, Ultimate Team non è stata esente da errori. 
I cosiddetti bug, abbagli degli sviluppatori che negli anni si sono moltiplicati non soltanto sul terreno di gioco, ma anche nella caratterizzazione di alcuni calciatori, definiti “op”, cioè molto più forti della loro controparte reale. 
Overall (valore generale dato dalla media di tutte le statistiche singole di un singolo player) bassini e prestazioni eccellenti. 
Dalla sua nascita, Ultimate Team ha potuto annoverarsi di una moltitudine di giocatori “buggati” i quali altro non hanno fatto che incrementare a dismisura il “nervoso-metro” ed il numero di joystick rotti. 
Tra i più storici, ne abbiamo raccolti qui 5: se non ne conoscete qualcuno, forse non avete mai realmente giocato a FUT. 
Eccoli:

Presnel Kimpembe

Partiamo col botto con colui che addirittura ha scatenato una vera e propria insurrezione nel mondo dell’Internet. 
Nel novembre scorso, infatti, gran parte degli utenti ha avviato online una petizione per rimuoverlo dal database di FUT. 
Troppo forte rispetto al valore reale. 
Una resa in-game superiore anche alle icone presenti nel gioco, un rendimento che ne ha scaturito e non poco le ire di tutta la community. 
Il Re incontrastato di questa stagione, un muro apparentemente invalicabile per ogni attaccante di overall nettamente superiore.
Statistiche over-boostate capaci di far impallidire chiunque ed un valore della carta (“87” nella sua versione Champions League, la migliore) superiore al milione sia su Xbox che su PlayStation. 
Il “bug” per eccellenza della versione 22 di Fifa, un mastino della difesa completo sotto tutti gli aspetti. 

Wissam Ben Yedder

Da diverso tempo è stabilmente tra i più odiati dai giocatori di Fifa Ultimate Team. 
Il perché? È molto semplice. 
Partiamo dalla nazionalità: la Francia è infatti al momento la nazione che può permettersi il maggior numero di fuoriclasse (anche Icon), ed il fatto che l’attuale centravanti del Monaco ne faccia parte lo rende un perfetto elemento da giostrare liberamente nello scacchiere di qualsiasi formazione. 
Il secondo motivo è forse il più importante: Ben Yedder, modestissimo attaccante nella vita reale, benché abbia un overall non molto alto è straordinariamente forte. 
Tra i punti di forza troviamo le 5 stelle abilità e 5 stelle piede debole, tra i pochi esclusivi a potersi permettere la doppia eccellenza, insane statistiche di velocità, tiro, passaggio e dribbling. 
Accelerazione fuori dal comune, brevilineo, baricentro basso e incredibili doti tecniche lo rendono praticamente un asso nella manica da sfoggiare in ogni occasione, trovando spesso la via della rete.  
Una spina nel fianco, un calciatore apparentemente perfetto. 
Sarà che gli sviluppatori negli ultimi anni hanno avuto una certa tendenza a “spingere” i francesi, ma Ben Yedder è diventato ormai il capostipite dei giocatori “buggati”, in grado di over performare oltre ogni misura. 

Seydou Doumbia, Victor Ibarbo, Gervinho 

Qui dobbiamo fare una leggera premessa: specialmente nelle più recenti stagioni di FUT numerosi centravanti apparentemente innocui si sono fatti largo nella classifica dei “bug” a suon di giocate apparentemente lontanissime dai loro standard offline. 
Parliamo ad esempio di Musa, il signore degli ultimi 15 minuti, Benteke, Wilson, la prima versione di Martial e Rashford che, ancora ragazzini, si affacciavano al Manchester United e divenivano praticamente il duo da acquistare al Day One su Fifa per sbaragliare la concorrenza. 
Ma tutti loro non si sono mai nemmeno avvicinati al tridente offensivo più iconico e detestato della storia di Ultimate Team: Doumbia, Ibarbo e Gervinho
Mandiamo un po’ indietro la videocassetta e catapultiamoci su Fifa 15. 
L’affiatamento, la perfetta alchimia del trio è costata la vita a moltissimi joystick sparsi in tutto il mondo.
Tre gazzelle inferocite che a tutta velocità distruggevano ogni difesa, catapultandosi in un batter d’occhio in zona gol, dove difficilmente mancavano il bersaglio. 
Statistiche da segnalare poche, valori modesti in ogni settore tranne che in quello della velocità, dove accelerazione e dribbling erano pressoché perfetti. 
A questo cocktail aggiungiamo il “bug” di andare costantemente a segno, cecchini in area di rigore e fortissimi per le vie aeree. 
Il tridente della Roma, tanto deludente in Serie A quanto estremamente efficace su FUT, è stato la causa di numerosissimi “quit”. 
Nervi saltati, schermi infranti e sconfitte pesanti da digerire. 
Chiunque abbia solo avuto a che fare con loro non può dimenticarli. 
E per chi li abbia utilizzati come frecce del proprio arco, ancora ne conserva dolcemente il ricordo. 
Ma quale MSN o Ka-Pa-Ro: Il trio più forte mai visto nella storia del Calcio è quello transitato su Fifa Ultimate Team nel 2015. 

Alexander Esswein

Peggio forse di Fifa 15 abbiamo Fifa 13, teatro probabilmente dei peggiori esperimenti di giocatori usciti da un laboratorio segreto con acceleratori di bravura, destinati a far impazzire l’intera community. 
Il nostro duplice viaggio comincia da Norimberga, dove gli sviluppatori hanno scelto di dare un’occasione unica ad Alexander Esswein. 
L’allora attaccante dei tedeschi ha infatti un valore generale modesto, solo “75”, ma compensa il tutto con la straordinaria dote di velocista. 
Un’accelerazione pazzesca sulla carta e in-game lo rendono rapidamente amato tra gli utenti, che dai miseri 200 crediti che valeva scelgono di puntarci prepotentemente facendo salire il costo del suo cartellino. 
Implacabile finalizzatore nonostante statistiche abbastanza basse, lo definiscono ulteriormente “sbagliato” agli occhi della community, che inizia ad adorarlo e odiarlo allo stesso tempo. 
Negli anni successivi il suo “personaggio” verrà ridimensionato ma mai rimosso dai ricordi di chi, quell’anno, aveva scommesso forte su di lui. 

Emmanuel Emenike

Insieme a Esswein il pioniere dei “giocatori buggati”. 
L’allora attaccante dello Spartak Mosca, sconosciuto ai più, si rivelò ben presto un eccellente carta da utilizzare in caso di emergenza. 
“94” di forza, “93” di accelerazione ed “89” di equilibrio. 
Se si aveva bisogno di proteggere la palla nei minuti finali e provare a vincerla con un contropiede, era proprio il caso di schierare in campo il nigeriano. 
Straordinario interprete di quegli anni, il suo nome ancora riecheggia nel gotha dei giocatori più buggati della storia di questo incredibile gioco che nonostante il tempo riesce sempre più ad attirare nuovi utenti.