I 5 Stadi più “Ignoranti” del Mondo

Calciatori Ignoranti

Scopri gli stadi più “ignoranti” del mondo!

Calciatori Ignoranti27 Jul 2022

Nell’era del calcio moderno sappiamo ormai tutti bene quanto la realizzazione, il mantenimento ed il business stesso attorno allo stadio (meglio se di proprietà) sia fondamentale nella crescita di una società. Sempre più colossi vengono costruiti annualmente, impalcature monumentali ed ipertecnologiche in grado di soddisfare le esigenze non solo economiche ma soprattutto consumistiche dei tifosi: ristoranti, parchi, musei all’interno. Lo stadio non è più soltanto il luogo dove si viene a vedere una partita, ma uno spazio dove vivere un’esperienza a 360 gradi, immersiva ed esaustiva. La giusta struttura, il corretto posizionamento, ma non è sempre stato così.
Noi romantici del pallone siamo cresciuti giocando praticamente ovunque, e questo sport in tutto il mondo è stato, e viene tutt’ora, praticato un po’ ovunque. Campi da calcio sono sorti in ogni angolo, anche dove le condizioni non lo permettevano. Qui, nel breve, vi mostriamo una rassegna di 5 teatri del pallone curiosi, strani e a tratti unici nelle loro personalissime caratteristiche.

Timsah Arena (Turchia)

Sorta a Bursa nel 2015, la Timsah Arena mostra la sua totale unicità nel rivestimento esterno dell’impianto sportivo, rigorosamente a forma di coccodrillo. La spiegazione di questo look alquanto bizzarro è facilmente dedotta dal soprannome della squadra di casa, il Bursaspor, rinominata “coccodrilli verdi”. Una seconda delucidazione ci arriva direttamente dal nome dell’Arena: “Timsah” in turco significa proprio “coccodrillo”.

The Float, Marina Bay (Singapore)

Inaugurato nel 2007 per volere del primo ministro Lee Hsien, il The Float rappresenta lo stadio calcistico galleggiante più grande del mondo, sede della prima edizione dei Giochi Olimpici Giovanili estivi. Il rettangolo verde è fissato sul fondale da 6 piloni, mentre la tribuna è distaccata ed edificata sulla terraferma e può contenere fino a 30 mila spettatori.
Nonostante sia stato inizialmente concepito, appunto, come stadio per ospitare partite di calcio, il The Float non ha mai ospitato la Nazionale del Singapore ed è, per lo più, utilizzato per manifestazioni e concerti.

Estadio Alberto J. Armando (Argentina)

Meglio conosciuto come la “Bombonera” (soprannome affibbiatogli da uno degli architetti, lo sloveno Victor Sulcic), tempio del calcio argentino che ospita i match casalinghi del Boca Juniors, l’Alberto J. Armando è uno degli stadi più conosciuti al mondo, eppure pochi ne conoscono fino in fondo la storia dell’impianto.
Scorgendolo dall’alto si può notare come la struttura sia a D, una forma decisamente curiosa che ha aggiunto un ulteriore tratto di unicità ad un’opera scolpita nella storia e nell’immaginario collettivo. Incastonata tra le case, il mito della Bombonera spopola oltre il Continente, riconosciuta come uno degli stadi più caldi del mondo, dove l’acustica è incredibile e la passione si respira come in poche altre strutture.

Stadio Bacigalupo (Taormina)

Una funivia che passa sopra la testa dei calciatori e degli spettatori, massimo tremila da capienza, proprio nel bel mezzo della partita potrebbe già bastare come motivo per il quale questo stadio entra di diritto in questa top 5. Ci troviamo a Taormina in una struttura realizzata da Pier Luigi Nervi, uno dei più grandi architetti italiani, a metà degli anni Cinquanta in onore del portiere del Grande Torino, la quale gode di una meravigliosa vista mare e di un manto in erba sintetica. Attorno numerose abitazioni si affacciano sul terreno di gioco mentre, come scrivevamo qualche riga più in alto, una funivia passa proprio sopra lo stadio, collegando il centro di Taormina con la frazione marittima di Mazzarò, attraversando il percorso ogni quarto d’ora.
Un’atmosfera decisamente singolare.

Henningsvaer Stadium (Norvegia)

Dal mare alla montagna, si fa per dire.
In questo specifico caso però ci addentriamo alle Isole Lofoten, in Norvegia, nei pressi del Circolo Polare Artico. Qui, nel villaggio di Henningsvaer, 5000 persone per la maggior parte pescatori, l’omonimo stadio si mostra in tutta la sua bellezza, costruito su un isolotto roccioso circondato dal freddo ma stupendo mare di Norvegia. Per la sua locazione è forse tra gli impianti più affascinati mai realizzati, messo in piedi livellando lo strato di rocce e aggiungendoci un bellissimo manto sintetico, “recintato” da griglie laterali costituite da rastrelliere per l’essicazione del merluzzo, le quali impediscono alla palla di finire in acqua.
Lo stadio, collegato alla comunità da un ponte realizzato negli anni 80, ospita solo partite amatoriali e non presenta tribune.