Le amichevoli estive più assurde di sempre

Calciatori Ignoranti

Tournée internazionali o partitelle contro squadre locali, con anche qualche colpo di scena

La Redazione15 Jul 2022

Ritiro ed amichevoli improbabili raccontano la prima parte d’estate delle squadre di Serie A ed estere. Che siano tournée internazionali o partitelle contro squadre locali, questi test fungono sempre da primo banco di prova per sfoggiare nuovi acquisti e divise, catalizzando e non poco l’attenzione di tifosi e media. Risultati tennistici all’ordine del giorno, ma anche manifestazioni che per anni ci hanno tenuti incollati allo schermo le sere d’estate, tra un tuffo al mare o una passeggiata in montagna. Eppure, gli esiti non sono sempre stati quelli sperati, con alcune situazioni davvero bizzarre e particolari.
Ecco di seguito alcune amichevoli rimaste nella storia, assurde o indimenticabili:

2006: Plymouth Argyle-Real Madrid

Immaginate essere i Galacticos, la squadra più conosciuta e vincente d’Europa. Bene, ora provate ad immedesimarvi in Fabio Capello, neoallenatore dei Blancos, che appena giunto all’hotel Schloss Pichlarn di Irdning, Austria, per iniziare il ritiro, si trova davanti la squadra inglese del Plymouth Argyle. Niente solitudine e meticolosa preparazione per il Real, con Don Fabio che va su tutte le furie. Ian Holloway, tecnico del Plymouth, inizialmente non ne vuol sapere di andare via, motivo per il quale la spinosa questione viene risolta dall’italiano, che propone un amichevole di “risarcimento” oltre che vitto e alloggio gratuito da un’altra parte per tutto il team avversario
La partita, fissata per il 21 luglio, vedrà la partecipazione di 4 mila tifosi inglesi giunti per sostenere la propria squadra. A prevalere, dopo lo stallo della prima frazione e la storica resistenza del Plymouth, sarà come prevedibile il Real Madrid, punteggio di 1-0 grazie ad un rigore trasformato da Julio Baptista. L’aver avuto l’onore di giocare contro i Galacticos, pur con molte defezioni, rimarrà una storia memorabile da raccontare a figli e nipotini.

2005: Milan-Juventus, Trofeo Berlusconi

Il Trofeo Berlusconi, negli anni di presidenza rossonera di Silvio Berlusconi, è stata una grande classica di quello meglio definito come calcio d’agosto. A sfidarsi, proprio a ridosso dell’inizio della stagione agonistica, per gran parte delle edizioni sono state le due capofila del movimento italiano di quegli anni: Milan e Juventus. In genere, la partita è sempre stata una festa, una parata di stelle ed un primo assaggio di grande palcoscenico per i nuovi arrivati delle rispettive compagini. Non tutto, però, è sempre andato per il verso giusto.
È così che ci troviamo quindi nel 2005 e precisamente nel momento in cui il grido di dolore di Gigi Buffon smorza per qualche minuto gli entusiasmi ed il vociare degli spalti. Sì, perché il portierone bianconero si accascia dopo uno scontro fortuito con Kakà, lussandosi una spalla che lo terrà fuori per due mesi. Il Milan, come “risarcimento” per l’accaduto, regalerà alla Juventus Christian Abbiati, che divenne così titolare fino al ritorno in campo del numero 1 azzurro.

2016: Crotone-Atletico Madrid

Aria di Champions League per le strade di Cosenza in quella che ancora ricordano come una partita storica e piena di fascino. Il Crotone, in vista dell’esordio assoluto in Serie A, ospita in casa propria l’Atletico Madrid di Simeone, vicecampione d’Europa e fermatosi all’ultimo rigore a San Siro solo qualche settimana prima. Il 3-4-3 disegnato da Davide Nicola imbriglia orgogliosamente i Colchoneros nella prima frazione, spinto dall’entusiasmo della sua gente, ed allo scadere è addirittura Palladino a mancare una ghiotta occasione per il vantaggio. Nella ripresa esce alla distanza il gap tra le due compagini, certificato dai gol di Ferreira Carrasco ed un giovane Diogo Jota per il 2-0 finale.
Quel che resterà, tuttavia, sarà una magica notte, la quale farà da proscenio alla prima avventura del Crotone nella massima serie.

2002: Juventus-Milan, Trofeo Tim

Lo sappiamo tutti, il Trofeo Tim per anni è stato un degno accompagnatore di una notte di fine estate. Juventus, Milan e Inter che sfidano in un triangolare da 45’ minuti l’uno, un evento classico che per 15 anni ci ha allietato e divertito. È un amichevole, ma date le forze in gioco, nulla è lasciato al caso e le partite non sono mai banali. Ma la seconda edizione, andata in onda il 31 luglio 2002, ha messo in luce aspetti che ben poco conciliavano con il clima di festa e di calcio dello stadio Nereo Rocco di Trieste. Sono le 23 precise quanto Milan e Juventus danno vita al terzo ed ultimo match della serata e, dopo appena 3 minuti, succede di tutto.
Davids s’invola verso la porta rossonera ma interviene Gattuso, il quale poi subisce un intervento bruttissimo ad opera dello stesso “Pitbull”. Senza neanche poter reagire, ecco arrivare come un treno Cosmin Contra, ricordato al Milan solo per un gol nel derby, che si scaglia con forza e senza nessun indugio contro l’olandese bianconero, scatenando il più classico dei parapiglia. I due vengono immediatamente espulsi, ma nel sottopassaggio che conduce i giocatori negli spogliatoi, la rissa non è finita. Volano calci, pugni e qualche sputo, con Davids e Contra indemoniati ed intenti a picchiarsi senza alcun senso del pudore. Uno scontro selvaggio sul quale interverranno gli uomini della sicurezza ed alcuni compagni di squadra. Sangue, e visi decisamente provati, saranno il risultato di quella bagarre furibonda, con entrambi i giocatori pesantemente multati dai rispettivi club e costretti dal Giudice Sportivo a saltare i primi turni di campionato.

2021: Lille-Kortrijk

È la più classica delle sgambate di inizio stagione. Il Lille, fresco campione di Francia, sfida il Kortrijk, squadra belga militante nella Pro League.
Sembra tutto tranquillo fino agli sgoccioli del primo tempo, quando Tiago Djalo e Xeka cominciano a litigare in campo. Quelli che prima erano solo insulti (dovuti, si leggerà nei tabloid, allo scarso impegno mostrato durante la gara) diventano poi delle vere e proprie scazzottate, con entrambi i calciatori del Lille allontanati negli spogliatoi dall’arbitro del match.
Ma qui avviene il colpo di scena: alla palla al centro del secondo tempo, il tecnico dei belgi Lucas Elsner decide di lasciare fuori uno dei suoi uomini, scelta legata alla propria volontà di dare maggior equilibrio alla partita, altrimenti troppo sbilanciata nei confronti della squadra francese. Un gesto da galantuomini in un mondo sempre più individualista.
La partita, per la cronaca, terminerà con il punteggio di 1-1.