Dota 2: introduzione al MOBA della Valve Corporation

Nel gruppo dei più popolari MOBA in circolazione Dota 2 della statunitense Valve Corporation occupa un posto d’onore. Al pari degli altri Multiplayer Online Battle Arena questo titolo è destinato ai giocatori che amano divertirsi in squadra e cooperare strategicamente al fine di centrare un comune obiettivo, la distruzione della fortezza nemica. Come League of Legends del concorrente Riot, anche Dota 2 è un Free to Play, il che significa che giocarci è gratis. Nelle prossime righe andremo a vedere in cosa consiste il gioco e come si presenta la mappa in cui agire per vincere la partita. Se sei nuovo al genere MOBA o al videogame in questione, in gergo si direbbe simpaticamente che sei un noob, procedi nella lettura e avvia l’esplorazione.

Dalla data di lancio del 9 luglio 2013 Dota 2 ha conquistato milioni di giocatori in tutto il mondo che ogni giorno si sono sfidati e continuano a sfidarsi nell’Arena. Due squadre formate ciascuna da cinque giocatori si affrontano per abbattere l’Antico, il cuore della base nemica. Prima di raggiungere l’obiettivo finale occorre superare degli ostacoli intermedi: le torri difensive dislocate sul campo di battaglia, i cinque Eroi manovrati dai giocatori avversari e i Creep, ondate di mostriciattoli che fuoriescono dalle Caserme a intervalli regolari e che sono guidati dall’intelligenza artificiale del software. Messa così sembra un gioco da ragazzi, ma la realtà è diversa. Vincere a Dota 2 con continuità, specie nel gaming competitivo, richiede ore di allenamento per affinare abilità e strategie e padroneggiare al meglio gli oltre cento Eroi a disposizione dei player. Ciò detto, non fasciarti la testa: potresti essere un giocatore con le carte in regola per primeggiare! Forza, scopriamo insieme la mappa Dota!

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Come si vede qui sopra la mappa di Dota 2 è divisa in due campi la cui linea di demarcazione è rappresentata da un fiume che attraversa la zona centrale in diagonale. La fazione dei Radiant controlla la parte di campo più lussureggiante, quella dei Dire la porzione diciamo così più arida. Le due basi, una nell’angolo basso a sinistra l’altra nell’angolo alto a destra, sono collegate da tre corsie o lane: la corsia superiore o Top, quella centrale o Mid e la corsia inferiore o Bot. Tra una lane e l’altra si estende la Giungla, quella zona della mappa in cui si annidano mostri neutrali di diverso livello e dove si otterranno oro, potenziamenti e rune utili alla squadra. Si noti che le due porzioni del campo di battaglia sono del tutto speculari: che si finisca a difendere la base Radiant o la base Dire le possibilità di superare l’avversario sono nelle nostre mani, nella efficacia della strategia di squadra e nell’esperienza pregressa già maturata in game o, prima ancora, in fase di addestramento.

La specularità delle due porzioni di campo riguarda anche i segmenti di lane definiti come easy e hard (si veda di nuovo la mappa sopra). In altre parole, sia i Radiant che i Dire hanno un segmento di lane dove giocare è più facile e meno pericoloso e un segmento di lane dove giocare è più difficile e più pericoloso. In pratica più si è vicini alla propria base meno rischi si corrono, più ci si allontana avanzando verso le torri nemiche più i rischi aumentano, e tra questi la possibilità di incappare negli agguati degli Eroi avversari, che di norma arrivano dalla Giungla quando meno ce l’aspettiamo. La classificazione easy e hard – potresti trovare anche i termini equivalenti safe e off – riguarda solo le corsie lunghe (top e bot) e non quella centrale, vale a dire la via più breve verso l’Antico del nemico. Per rendere l’idea, che tu scelga una strategia di gioco più aggressiva o più difensiva, e Dota 2 è il campo di battaglia ideale dove escogitare strategie anche non convenzionali, è un po’ come scegliere se giocare fuori casa o in casa.

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