Un finale agrodolce per le finali del Roland Garros

Il Roland Garros ha scritto un altro capitolo indimenticabile nel weekend appena trascorso, con finali capaci di restare nel mito. Tra colpi di scena, sportività e volti azzurri, il torneo sulla terra rossa di Parigi ha regalato spettacolo a velocità dilatate.

Singolare maschile: Alcaraz e la remuntada su Sinner
Sul campo centrale Philippe-Chatrier è andata in scena una delle finali più memorabili della storia recente. I due protagonisti (manco a dirlo, ormai) sono stati ovviamente Jannik Sinner, fresco di una straordinaria semifinale in cui ha eliminato Novak Djokovic, e Carlos Alcaraz, responsabile anche dell’eliminazione di Musetti nel turno precedente. L’altoatesino, partito fortissimo e portatosi avanti con autorevolezza nei primi due set (6-4, 7-6), ha però subito la rabbia agonistica e la determinazione dello spagnolo, che in rimonta è salito fino al tie-break decisivo. Il giovane campione spagnolo ha salvato addirittura tre match point nel quarto set e ha chiuso un match lungo addirittura 5 ore e 29 minuti, la finale più lunga nella storia del torneo. Spazio anche per la correttezza e la sportività di Alcaraz, che ha ammesso un punto dubbio lasciandolo assegnare a Sinner, ricevendo unanimi applausi, che sono anche stati poi ripetuti per la vittoria finale. Amarezza per l’Italia, che si inchina però al campione spagnolo che intasca il suo quinto Slam, avvicinandosi ai miti di Federer, Nadal e Djokovic.

Singolare femminile: Gauff centra il suo primo titolo
Nel tabellone femminile, Coco Gauff ha scritto una pagina storica per il tennis americano: contro la numero 2 del mondo Aryna Sabalenka, si è imposta 6‑7, 6-2, 6-4, conquistando la sua prima vittoria sotto la Torre Eiffel e il suo secondo Major in carriera. Inoltre, diventa la prima tennista statunitense a trionfare al Roland Garros dal 2015, quando l’impresa fu di Serena Williams.

Doppio maschile: Granollers-Zeballos scrivono l’impresa
Un’impresa dal sapore speciale ha avuto per protagonisti Marcel Granollers e Horacio Zeballos, che hanno sorpreso i favoriti Salisbury–Skupski nella finale per 6‑0, 6‑7, 7‑5. È il primo Grande Slam per entrambi nel doppio maschile, un traguardo atteso dopo varie finali sfiorate.

Doppio femminile: azzurre sul tetto di Parigi
Se nel singolo maschile il sapore era amaro, con il doppio femminile arriva tutto il dolce: l’Italia festeggia grazie a Sara Errani e Jasmine Paolini, che in finale superano Anna Danilina e Aleksandra Kruncic e raccolgono una nuova gloria. Si tratta, infatti, del primissimo Slam per la Paolini, mentre la Errani rientra tra le sette azzurre campionesse al Roland Garros.

Gli altri italiani
Il torneo ha consacrato un’Italia protagonista sulla terra parigina. Sinner, seppur sconfitto, ha dimostrato di essere tra i fenomeni globali, cadendo in finale solo di fronte a un avversario di altissimo livello. Lorenzo Musetti, con la semifinale raggiunta prima della resa contro Alcaraz, ha scritto un’altra pagina importante: è solo la seconda volta, da Pietrangeli e Sirola nel 1960, che due italiani arrivano insieme tra i migliori quattro a Parigi. Tra le donne, oltre a Jasmine Paolini, anche Lucia Bronzetti, Elisabetta Cocciaretto e altre azzurre hanno portato avanti il vessillo tricolore con onore, uscendo con rispetto ma di certo non a testa bassa dal sorteggio parigino.

Credit: IMAGO/Xinhua

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