Thomas Manfredini e i suoi due amori

In vista del match col Sassuolo, battuto 3-0 da Gotti lo scorso anno nella sua più larga vittoria con l’Udinese, il profilo di un giocatore che conosce molto bene entrambe le piazze.

Dalle Stelle alle Stalle!

L’esterno dell’Udinese dal 1999 al 2004. In questo periodo ha collezionato 64 presenze in Serie A e segnato 2 gol. Si aggiungono anche 6 partite giocate in Coppa Italia e 2 in Coppa Europa.

Muove i primi passi nell’Arginone, squadra ferrarese; poi ha agito come attaccante. Poi è passato alla Spal dove ha svolto tutto il percorso nel settore giovanile (come difensore) per poi entrare in prima squadra nel 1996-97. Nell’estate del 1999 passa all’Udinese di Luigi De Canio e in quella stagione colleziona 16 presenze e entra a far parte della Nazionale under 21 di Marco Tardelli. La sua prestazione alla Juventus però è altalenante, non fa il salto di qualità sperato che però era nelle sue potenzialità tecniche e nel gennaio 2004 va in prestito alla Fiorentina allora militante in B. al Catania, in B. Nel 2005 Udinese e Atalanta danno vita ad una vasta operazione di cessione, in Friuli arrivano Massimo Gotti, Rinaldi, Morosini, Motta, Tiboni, Rossini, Manfredini va a Bergamo. Dopo aver giocato per Rimini, Bologna, Atalanta e Genoa, Thomas Manfredini il 15 gennaio 2014 viene acquistato a titolo definitivo dal Sassuolo, con i neroverdi, grazie a un infortunio e una ricaduta, giocherà solo le prime 3 partite in cui segnerà anche un sfortunato autogol contro l’Hellas Verona. Il 12 gennaio 2015 si è trasferito presso la L.R. Vicenza dove concluderà la sua carriera, prima di dedicarsi all’ippica come pilota.

Ippica – Che passione!

Questo non significa che fosse un difensore scarso, anzi, ma dopo una carriera trascorsa tra Serie A e Serie B per un totale di oltre 350 presenze, Thomas Manfredini ha solo deciso di cambiare vita per dedicarsi all’ippica, la sua seconda grande passione e di correre al trotto come driver in sella al suo compagno Ulissemar.

“Gareggio spesso durante la settimana, vado in giro per gli ippodromi italiani. E’ la mia passione e ora riesco a portarla avanti di più. Da quando ho smesso con il calcio mi sono buttato nelle gare. Sono proprietario di cavalli e lo faccio davvero per passione. Mi dà la stessa adrenalina di una partita di calcio”.

La sua carriera nell’ippica è iniziata molto bene e in appena 3 anni aveva già collezionato 7 piazzamenti e 6 vittorie su 20 corse. Non male per uno che fino a qualche tempo fa cavalcava sull’erba dei campi da calcio. A svelare la seconda vita dell’ex difensore atalantino ci ha pensato lui stesso immortalandosi in numerosi selfie pubblicati poi su Instagram.

“Mi preparo alle gare come facevo per le partite, studiando gli avversari: prima erano gli attaccanti, ora i cavalli. Analizzo le loro caratteristiche, vedo le corse precedenti e penso alle tattiche più efficaci. È una cosa che mi tiene vivo”.

Due carriere parallele?

Spulciando sempre tra le foto del suo profilo Instagram, abbiamo scoperto che il difensore, che nella sua ultima stagione calcistica ha militato nel Vicenza, portava già avanti la doppia carriera di calciatore e driver da qualche anno, nell’entusiasmo generale dei suoi follower più affezionati. Uno su tutti è Luca Cigarini, che con lui ha condiviso molte partite indossando la maglia della Dea. Cigarini però non si limita a seguire il suo ex compagno di squadra sul social, ma si diverte a punzecchiarlo con commenti divertenti e provocatori legati alla sua nuova passione di driver. Non dimentichiamo che il suo compagno di stanza per tante stagioni è stato Papu Gomez, un altro esilarante mattatore, oggi al Siviglia. 

E come risponde l’ex difensore alle provocazioni del Ciga? Sempre in maniera sorridente, consapevole del fatto che in passato qualche tifoso dagli spalti, al suo primo errore in appoggio gli avrà urlato: “A Manfredì, ma datti all’ippica!”. Detto, fatto!

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