La mancanza di stadi proprietà è diventato ormai un problema che attanaglia tutta l’Italia, con pochissime eccezioni. Sono solo cinque infatti i club che possiedono uno stadio: Juventus, Udinese, Sassuolo, Atalanta e Frosinone, mentre Milano, Roma, Firenze e Cagliari restano bloccate da infinite diatribe burocratiche. Il paragone con l’Europa lascia tanto amaro in bocca, con Premier League e Bundesliga che sfoggiano impianti sportivi di proprietà all’avanguardia e iper redditizi. Ma quanto durerà questo immobilismo che persevera da ormai 28 anni, come documentato dal report commissionato dalla Lega Calcio e l’incapacità di provvedere tempestivamente a modifiche strutturali negli stadi del nostro Paese? Ecco cosa abbiamo scoperto…
Stadi di proprietà in Italia e quanto sono costati
- Allianz Stadium a Torino di proprietà della Juventus – Con una capienza complessiva di 41.507 spettatori, questo avvenieristico impianto con campo riscaldato è stato inaugurato ai primi di settembre 2011 portando molta fortuna ai bianconeri, che proprio qui hanno collezionato ben 6 Scudetti consecutivi. Il progetto costato 155 milioni di euro ha fruttato circa 600 milioni di euro in soli sette anni. La struttura vede aree interne adibite ad un centro commerciale; dal J-Museum, un museo multimediale su due piani creato per celebrare il club; al “Cammino delle stelle” e alla “Walking of Fame”, una carrellata delle 50 star bianconere;
- Dacia Arena a Udine di proprietà dell’Udinese – Con 25.132 posti a sedere, questo stadio inaugurato nel 1976, ha subito diverse ristrutturazioni dopo che il Comune ha ceduto per 25 milioni di euro la superficie al patron del club, Giampaolo Pozzo diventando nel 2016 il Dacia Arena che conoscete oggi. L’architettura total open senza alcuna barriera tra il campo da gioco e gli spalti e controllata a vista da ben 250 telecamere a circuito chiuso, è stata concepita su tre differenti livelli che ospitano aree fitness, punti vendita a tema sport, il Museo dello Sport Friuliano e dulcis in fundo, una zona pensata per ospitare le famiglie tifose del club.
- Gewiss Arena a Bergamo di proprietà dell’Atalanta – Datato 1927 e inaugurato nel 1928, lo stadio bergamasco ha subito una ristrutturazioen nel 2015 e un restyling nel 2019/2020, ampliando così la capienza pubblico fino a 24.000 posti a sedere. L’acquisizione dello stadio da parte del club nel 2017 per la cifra di 8,6 milioni di euro, ha permesso una riqualificazione a tutto tondo sia della Tribuna Rinascimento che della Nuova Curva Nord Pisani. Resta da realizzare il restyling della Curva Sud Morosini;
- Mapei Stadium a Reggio Emilia di proprietà del Sassuolo – Questo stadio ha subito ben tre cambi di proprietà: la Reggiana (poi passata in Serie B), il Comune di Reggio Emilia e infine il Sassuolo, l’ultimo proprietario dell’impianto che lo ha acquisito per 3,75 milioni di euro. Oggi l’impianto ospita 23.717 persone e grazie ai lavori di ritrutturazione portati avanti dalla prima proprietaria, sono state possibili importanti migliorie fra cui l’eliminazione dei pericolosi tornelli, l’inserimento di telecamere di sicurezza e di panchine riscaldate. Grazie a Mapei, è stato portato avanti un importante processo di ristrutturazione che ha permesso l’introduzione di erba sintetica in campo, di nuove panchine e spogliatoi più spaziosi e di redditizi led pubblicitari;
- Benito Stirpe a Frosinone di proprietà del Frosinone – Costruito nei favolosi Anni Ottanta, l’impianto ha dovuto attendere 40 anni fino al 2017, anno dell’inaugurazione e della sua tanto attesa apertura per un costo complessivo di 20 milioni di euro. Oggi conta 16.125 sedute ed è l’unica struttura sportiva che è stata concepita per restare operativa 7 giorni su 7. All’interno dell’area infatti, sono stati realizzati uffici, zone meeting, punti ristoro, un’area fitness e il museo celebrativo della squadra. Un fiore all’occhiello per la nostra sonnacchiosa Italia, e fonte di orgoglio per i tifosi del Frosinone, che vedono il Benito Stirpe fra i 27 stadi più belli aperti al pubblico nel 2017. (Classifica realizzata dal portale StadiumDB).
Qual è la situazione negli stadi europei dei vari campionati?
Nei cinque principali campionati disputati in Europa, ad esclusione della nostra Serie A, l’aria che tira è molto diversa, con Premier League e Bundesliga che fanno da padrone in questa classifica impari con l’Italia. Vediamo subito gli impianti sportivi di proprietà suddivisi nei vari campionati:
- Bundesliga (Germania): 16 stadi di proprietà su 18 con un ricavo di 210 milioni;
- Premier League (Inghilterra): 17 stadi di proprietà su 20 con un ricavo di 650 milioni;
- La Liga (Spagna): 11 stadi di proprietà su 20 con un ricavo di 365 milioni;
- Ligue 1 (Francia): 1 stadio di proprietà su 20.
Che cosa potrebbe cambiare in Italia in futuro?
Insomma, è chiaro che non c’è confronto con la situazione italiana, nonostante i passi concreti mossi dalla Roma con Pallotta per costruire il tanto agognato stadio, (sarà la zona di Pietralata la meta finale?) svincolandosi dal CONI, ma ancora non ci sono avanzamenti reali. Altra infinita diatriba quella di Milan e Inter con il Comune per sbloccare la situazione e realizzare finalmente il nuovo San Siro ma anche in questo caso i tempi sembrano davvero infiniti. In coda, Fiorentina, Cagliari, Empoli, tre club desiderosi di realizzare stadi di proprietà innovativi e al passo coi tempi per i propri tifosi… Per ora, però, ci dobbiamo accontentare di restare a quota 5!