Serie B e Serie C: come funzionano promozioni e retrocessioni

I campionati di Serie B e Serie C entrano nel vivo dei mesi caldi dell’anno, quando la lotta per il salto di categoria e per non retrocedere si infiammano più che mai. Chiusa la stagione regolare, che sancisce promozioni e retrocessioni dirette, si apre una fase di post season, con playoff e playout ad alimentare sogni e paure di molti lungo lo Stivale. E allora, vediamo cosa prevede il regolamento della seconda e della terza divisione di calcio italiane e quali sono i principali criteri che ispirano gli spareggi.

Serie B: chi sale in A e chi scende in C

Ogni anno la lotta più accesa tra le squadre di calcio che militano in Serie B è quella per la promozione. Il privilegio di salire nella massima categoria itlaiana lo conquistano 3 compagini: al termine della regula season, le prime due classificate ottengono la promozione diretta, mentre la terza dovrà guadagnarsela tramite i playoff. C’è un però: gli spareggi per la promozione di Serie B si disputano solo se tra terza e quarta ci sono fino a 14 punti di distacco; se il distacco arriva a 15, sale direttamente in A anche la terza in classifica.

Nei playoff di B la promozione in A se la giocano le compagini dal terzo all’ottavo posto: quinta vs ottava (gara unica) e sesta vs settima (gara unica) nei turni preliminari; quinta o ottava vs quarta (gara 1) e sesta o settima vs terza (gara 2) nelle semifinali. In finale si incontrano la vincente di gara 1 e la vincente di gara 2: partita secca senza supplementari né rigori; in caso di parità al novantesimo più recupero, in Serie A sale la compagine meglio classificata nella regular season.

Passiamo alla formula dei playout per non retrocedere in Serie C. Le squadre che dalla B scendono in Lega Pro sono 4: bocciatura diretta per le ultime 3, possibilità di salvezza per quartultima e quintultima. C’è un però anche qui: gli spareggi salvezza si giocano solo se tra quartultima e quintultima ci sono fino a 5 punti di distacco; se il distacco arriva a 6, la quartultima in classifica scende in C per direttissima. Le due squadre coinvole nello scontro salvezza giocano partite di andata e ritorno e fino ai supplementari: se la parità persiste a retrocedere è la compagine peggio classificata nella stagione regolare (no penalty).

Serie C: chi sale in B e chi scende in D

Com’è noto, la Serie C si divide in 3 gironi (A, B, C) formato ciascuno da 20 quadre. Delle 60 compagini che militano in Lega Pro soltanto 4 ottengono la promozione in B: le prime 3 di ogni gruppo sono promosse direttamente; la quarta, invece, emergerà dai playoff, che assomigliano a un vero e proprio mini-campionato post season (28 squadre classificatesi tra il secondo e il decimo posto più la vincente della Coppa Italia di C). Senza scendere nei dettagli, ci limitiamo a menzionare le tre fasi dei playoff della terza categoria che mettono in palio la promozione in B: “Girone”, “Nazionale” e “Final Four”.

Chiudiamo con il regolamento che disciplina le retrocessioni dalla Serie C alla Serie D. Le squadre che scendono in D sono ben 9, di cui 3 direttamente, le ultime classificate di ciascun girone e le rimanenti 6 dopo i playout salvezza che si giocano tra le compagini dal penultimo al quintultimo posto. Playout e playoff di Serie C sono, insomma, un lunghissimo percorso ad ostacoli che premia l’undici più in forma dopo una stagione già sfibrante per l’alta competitività delle categorie cosiddette minori.

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