Un Milan da 10 e lode!
La stagione di Serie A si è appena conclusa ed è tempo di bilanci che si fanno in genere a partire dall’osservazione dei numeri. Il Milan, che alla vigilia della stagione non era accreditato dei favori del pronostico, ha sorpreso tutti, anche i più scettici. La società si è mossa molto bene tanto sul mercato quanto nella gestione quotidiana del club dove serietà e concretezza hanno fruttato uno scudetto inatteso. I rossoneri, rispetto al campionato scorso, hanno incrementato di ben 7 punti il bottino complessivo, inoltre sono riusciti nell’impresa di mettere dietro di sé Juventus, Inter e Napoli che occupavano il podio nella graduatoria dei valori di mercato delle rose redatta da “Transfermarkt”. Il prossimo mercato è alle porte e siamo certi che le quotazioni di alcuni protagonisti della cavalcata rossonera quali Maignan, Tonali e Leao non saranno le stesse dello scorso anno…
In casa Inter e Juventus qualcosa è andato storto…
L’analisi della performance milanista porta in evidenza anche una significativa differenza tra la quota scudetto dello scorso anno, fissata dall’Inter a 91 punti, e quella di questo campionato che è stata di “soli” 86 punti. Il minor numero di punti necessari per la conquista del titolo si spiega anche con l’andamento negativo di Inter e Juventus che, principali candidate alla vittoria finale, hanno entrambe deluso le aspettative dei loro tifosi. Quello che balza maggiormente agli occhi è però la differenza negativa di punti che tanto i neroazzurri quanto i bianconeri hanno fatto segnare rispetto alla passata stagione, l’Inter ne ha fatti 7 in meno e la Juventus addirittura 8
Fiorentina e Torino: un bel salto di qualità rispetto alla stagione passata
Per punti guadagnati rispetto allo scorso anno Fiorentina e Torino hanno fatto anche meglio del Milan. I “viola” grazie ai 22 punti in più hanno conquistato il 7° posto che, dopo alcuni anni di assenza dalla scena europea, significa la qualificazione alla prossima Conference League. I “granata” hanno incrementato di 13 punti il loro bottino chiudendo il campionato con un ottimo 10° posto, questo ha significato un balzo notevole dal 17° posto dello scorso anno in cui il “Toro” rischiò la retrocessione.
Intanto l’Atalanta si mette in stand by
Tra le delusioni del campionato c’è sicuramente l’Atalanta. I bergamaschi dopo una serie di stagioni ad altissimo livello, tre terzi posti consecutivi e tante grandi partite in Italia e in Europa, questa volta non hanno rispettato i pronostici della vigilia. Gli uomini di Gasperini, con addirittura 19 punti in meno rispetto allo scorso campionato, si sono piazzati all’ottavo posto senza riuscire a conseguire la qualificazione alle prossime coppe europee.
In coda tanti flop e qualche top!
Anche in coda alla classifica le cose non sono andate proprio come da pronostico, Cagliari e Genoa in B con Salernitana e Spezia salve sarebbe stato difficilmente prevedibile, invece, i campani proprio all’ultima giornata e i liguri con un po’ più di anticipo hanno conquistato la salvezza. Dopo molte stagioni consecutive in Serie A, 6 per il Cagliari e addirittura 15 per il Genoa, le due nobili provinciali del calcio italiano si ritroveranno nella prossima stagione a disputare la serie cadetta. Entrambe sono tra le “patate bollenti” del campionato appena concluso: i sardi sono riusciti a fare 7 punti in meno dello scorso torneo mentre i liguri sono letteralmente sprofondati con un meno 14. Anche l’altra genovese non è andata molto meglio, la Sampdoria è riuscita a conquistare solo nelle ultime giornate la matematica salvezza e con il 15° posto e 16 punti in meno rispetto alla scorsa stagione ha deluso clamorosamente le aspettative dei tifosi.
Per un campionato sempre più avvincente…
Il Campionato 2021/2022 è stato uno dei più incerti ed equilibrati degli ultimi anni, molti verdetti sono stati definitivi solo all’ultima giornata e non senza qualche sorpresa. Nonostante l’incertezza di questo torneo quello che appare evidente è la distanza siderale tra le ultime della classifica e il resto, la somma dei punti ottenuti dalle ultime tre, Cagliari, Genoa e Venezia non fanno quelli del Milan campione, che comunque ne ha fatti 5 in meno della vincente del campionato precedente. Appare chiaro che se si vuole un campionato più avvincente e combattuto, con molte più squadre coinvolte fino alla fine per il raggiungimento di un obiettivo di classifica, sarebbe necessario rilanciare l’idea di ridurre a 18 o addirittura a 16 il numero delle squadre partecipanti alla massima serie, ma di questo magari ne parleremo la prossima volta!