Quella volta che Edmundo se la svignò a Rio per il Carnevale

Il sogno in viola

Siamo nel pieno della stagione 1998/99 e un’intera città vestita di viola sogna quello che mancava da ben 30 anni, lo scudetto. Firenze spinge in testa alla classifica la Fiorentina guidata da Giovanni Trapattoni, il “Trap” è la mente, il braccio armato è invece un super tridente d’attacco composto da Gabriel Omar Batistuta, Luis Oliveira e Alves da Souza Neto meglio noto come Edmundo. I viola chiudono il girone di andata in testa alla classifica e mantengono saldamente la loro posizione anche all’inizio del girone di ritorno. Arriviamo così ad una fredda domenica di febbraio quando, alla terza giornata di ritorno, si affrontano la Fiorentina e il Milan che era terzo in classifica a 5 punti dai viola, la partita terminerà a reti inviolate ma segnerà per sempre la fine del sogno viola: sul finire del match, dopo uno scatto in campo aperto, Batistuta si accascia al suolo a causa di un grave infortunio al ginocchio che lo terrà lontano dal campo per due mesi. Niente è ancora perduto per i viola, infatti del tridente offensivo rimanevano ancora in piedi Luis Oliveira ed Edmundo, meglio noto come “O Animal”…

Il Carnevale è la fine del sogno

E cosa pensa di fare “O Animal” proprio la stessa sera di quel Fiorentina-Milan con Batistuta ko e uno scudetto ancora possibile? Si dirige in aeroporto e in barba a tutti i divieti imposti dalla società e dalla pressione di compagni e tifosi prende un aereo direzione Rio per assistere al Carnevale. Un gesto incredibile che lascerà un segno indelebile sulla stagione della Fiorentina e nel rapporto tra Edmundo e la squadra viola. Con Bati ko e “O Animal” al Carnevale, la Fiorentina, nelle successive tre giornate, perde a Cagliari e pareggia con Roma e Salernitana. Risultato? Lo scudetto 1999 finirà sulla maglia del Milan e la Fiorentina arriverà soltanto terza alle spalle anche della Lazio. Lo strappo che si produsse con Edmundo ebbe un ruolo determinante nel crollo dei viola, fu a tutti evidente che la sua classe cristallina non poteva compensare un carattere molto difficile che lo rendeva ingestibile. 

Facciamo un passo indietro 

La Fiorentina aveva acquistato “O Animal” a gennaio del 1998 per 13 miliardi delle vecchie lire dal Vasco da Gama, dopo un breve periodo di ambientamento Edmundo sembrava bene inserito e riusciva a dare il suo contributo di classe e gol, ma la costanza non era il suo forte e la “saudade” unita alla passione sfrenata per il Carnevale di Rio fecero il resto. Già nei giorni precedenti la fuga verso il sambodromo e la spiaggia di Ipanema Edmundo aveva messo in mostra una certa svogliatezza tanto che i compagni di squadra, con cui non c’è mai stato un grande feeling, interpretarono quel gesto come un tradimento e il suo atteggiamento poco professionale. Nello spogliatoio viola tutti gli voltarono le spalle compresi i due leader carismatici Batistuta e Rui Costa che non erano più disposti a perdonarlo. Le immagini di Edmundo in costume o a torso nudo per le strade di Rio fecero il giro del mondo e i dirigenti della Fiorentina compresero immediatamente, che a fine stagione avrebbero dovuto cedere questa “testa calda”. Il resto è storia, “O Animal” salirà nuovamente su un aereo destinazione Vasco da Gama. Successivamente la carriera di Edmundo proseguirà tra Giappone e Brasile, fino al 2008 quando lascerà il calcio giocato per intraprendere la carriera di opinionista per la tv brasiliana. 

Un talento calcistico prigioniero dell’uomo

Colpi di testa, sregolatezza e una vita di eccessi quella del centravanti Edmundo senza i quali sarebbe potuto diventare uno dei calciatori brasiliani più forti della storia. Nato e cresciuto in uno dei quartieri più poveri di Rio de Janeiro, Edmundo ha perso prima il fratello minore, per mano della malavita locale, e poi anche i genitori. Il calcio lo ha salvato ma non fino in fondo e le sue marachelle fuori dal campo hanno influenzato i suoi allenamenti in cui manifestava spesso la sua indolenza. Questa eccessiva spensieratezza gli costerà anche la convocazione con la nazionale brasiliana ai mondiali di Usa ’94 che ne uscirà vincente. Per dare un’idea definitiva della personalità di Edmundo basterà ricordare quando nel 1999 fece ubriacare, durante la festa di compleanno del figlio, uno scimpanzé che teneva in braccio

Registrati alla nostra newsletter!