Maradona: 7 curiosità sulla leggenda del calcio

Riconosciuto come il miglior calciatore di tutti i tempi, Diego Armando Maradona ha guidato l’Argentina alla conquista della Coppa del Mondo in Messico. Pensavi di aver letto tutto su questa icona del calcio mondiale? Abbiamo trovato alcune curiosità che ancora sfuggono all’immaginario collettivo e le abbiamo raccolte in questa breve lista…

1. Il suo sogno? Giocare un Mondiale 

All’età di 10 anni, in un’intervista a Maradona è stato chiesto quale fosse il suo sogno come calciatore. Ha risposto: 

“Il mio primo sogno è giocare in Coppa del Mondo. E il secondo è essere campione”  

Oggi, possiamo affermare con certezza che li ha realizzati entrambi!

2. ll suo primo vero soprannome, Cebollita

Qual è stato il primo soprannome di Maradona? Tutti conoscono i nomignoli più popolari come El Pelusa, Pibe de Oro e D10S. Tuttavia, il suo primo vero soprannome è stato Cebollita, uno pseudonimo che ha condiviso con il resto dei suoi giovanissimi compagni di squadra degli Argentinos Juniors.

3. Aquilone Cosmico

Durante la diretta dei Mondiali in Messico, il popolare commentatore Víctor Hugo Morales, narrando il gol della vittoria della squadra argentina agli inglesi, domandò incredulo a Maradona:

 “Aquilone cosmico, da quale pianeta vieni?”…

4. La chiesa maradoniana

Il 30 ottobre 1998 a Rosario in Argentina viene fondata la chiesa maradoniana. Questo credo si è diffuso in tutto il mondo e ha la sua Bibbia, intitolata Io sono il Diego del Popolo e una preghiera, il Diego Nostro.

5. Non ha mai vinto il Pallone d’Oro

Il Pallone d’Oro è per qualsiasi calciatore uno dei più alti riconoscimenti a cui aspirare. Durante gli anni di attività di Maradona, questo ambitissimo premio poteva essere assegnato solo ai giocatori europei, un fatto che ha reso impossibile per questo campione vincere il trofeo.

6. Simbolo culturale più importante nella storia argentina 

Per più di tre decenni, il grande giocatore ha trasceso il mondo dello sport ed è diventato oggetto di analisi culturale, sociale e soprattutto politica attraverso i suoi tatuaggi. Il volto di Che Guevara tatuato su una spalla, il ritratto di Fidel Castro su una gamba, la rosa con il nome di sua madre Tota sul retro, i nomi delle figlie Dalma e Giannina sulle braccia e la parola “cagna” sul petto simboleggiano la sua personalità audace, grintosa ed eroica dentro e fuori dal campo.

7. Ispirazione per registi e artisti di tutto il mondo 

Questa iconica leggenda dello sport ha ispirato canzoni, romanzi e celebri film documentario dedicati alla vita straordinaria del Pibe de Oro. Il concetto di mito umano è stato rappresentato anche da popolari street artist sia italiani che di fama internazionali. Imperdibili, se passate da Napoli, la recente opera di Jorit Agoch Dios Umano e il murale realizzato nel 1990 all’interno dei Quartieri Spagnoli. Se vi trovate a Buenos Aires, vi suggeriamo di fare una sosta vicino al mitico stadio La Bombonera per ammirare la gigantografia di Alfredo Segatori intitolata San Diego del Barrio de la Boca. Qui, il mitico numero 10 vivrà per sempre.

“Maradona è sempre stato molto legato agli artisti, molti gruppi musicali gli hanno dedicato canzoni e in questo contesto di pandemia in cui l’arte è stata duramente colpita; è necessario che Diego getti un’onda positiva all’arte. Anche l’arte è essenziale”  (Alfredo Segatori – muralista e pittore argentino)

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