Le 5 stracittadine più infuocate del mondo

La rivalità tra le squadre della stessa città è vecchia come la storia del calcio. Chiamatela stracittadina o derby il risultato non cambia, per i tifosi è la partita più attesa dell’anno. I tifosi di questi club si contrastano su tutto perché fra loro c’è un profondo abisso sociale, economico, politico e perfino religioso, che puntualmente è esplosa in un’infuocata rivalità di intere generazioni di appassionati sportivi.
Andiamo allora alla scoperta delle cinque stracittadine più infuocate al mondo:

Celtic-Rangers (Glasgow)

Grande classico del calcio scozzese e non solo… Questo derby vive dell’antagonismo fra cattolici e protestanti. Il Celtic è stata sempre la squadra di riferimento per i cattolici anche perché questa fu la squadra sostenuta dalla vasta comunità irlandese che emigrò in Scozia a partire dai primi del ‘900. I Rangers invece, sono stati sempre tifati dalla parte conservatrice della società scozzese di fede protestante, al punto che fino agli anni ’90 si rifiutarono di tesserare calciatori di fede cattolica, tranne alcune eccezioni fra cui Lorenzo Amoruso e Gennaro Gattuso. La rivalità tra le due squadre si accese quando negli anni ’30 e ’40 la ricca élite protestante iniziò a perpetrare alcune ingiustizie nei confronti della comunità degli immigrati cattolici d’Irlanda, che venivano sistematicamente penalizzati nell’assegnazione dei posti di lavoro e delle case popolari. Sulla base di queste premesse il derby di Glasgow, meglio noto come “Old Firm”, non è solo un match calcistico ma è la contrapposizione di due identità che vivono quotidianamente anche oltre lo stadio. Durante il derby di Glasgow non è raro ascoltare i tifosi del Celtic inneggiare all’IRA oppure quelli dei Rangers celebrare i “Billy Boys”, una gang che negli anni ’20 terrorizzava i cattolici di Glasgow. Le due squadre, che si contendono sistematicamente il titolo di campioni di Scozia, si sono affrontate ben 427 volte tra campionato e coppa nazionale, per 167 volte hanno prevalso i Rangers, 160 le vittorie dei Celtic e 100 le volte in cui non ha prevalso nessuno in questa storica battaglia. 

Boca-River (Buenos Aires)

Sono le squadre più seguite in Argentina e sono diverse in tutto. Il River è la squadra tifata dalle classi più abbienti tanto che i giocatori sono chiamati “Los Millonarios” e nell’immaginario collettivo i suoi tifosi sono quelli della buona società con la “puzza sotto il naso“, come amano definirli i supporter delle squadre rivali. Dall’altra parte ci sono quelli del Boca sono di estrazione popolare, chiamati Xeneizes, in memoria dei giovani emigranti di origine genovese che fondarono il club oppure in maniera dispregiativa Bosteros, con riferimento aglli escrementi di bestiame tipici delle acque che circondano l’intero quartiere de La Boca. 

Due stadi due anime

Gli stadi in cui queste due squadre giocano non sembrano appartenere alla stessa città ma a due mondi completamente diversi quasi a testimoniare le diverse anime che attraversano Buenos Aires e tutta l’Argentina:
 – Il Monumental, lo stadio del River, è sempre stato un  simbolo del potere costituito, è situato in un quartiere elegante della città e la sua imponenza venne accresciuta dalla ristrutturazione che ne fece lo stadio in cui l’Argentina disputò e vinse il mondiale casalingo del 1978;
 – La Bombonera, lo stadio del Boca, che non fu mai ristrutturato dalla dittatura militare e non ospitò alcuna partita della Coppa del Mondo, rappresentando silenzioso  l’anima popolare del Boca, con le sue tribune posizionate direttamente sul terreno di gioco e tutto il quartiere attorno, come in un abbraccio. 

Superclasico rovente…

La storia della rivalità tra “Millonaros” e “Xeneizes” è molto di più di una partita di calcio, è uno scontro tra due identità culturali al punto che spesso durante il “Superclasico” si è superato il limite…Nel maggio 2015 si disputa un Boca – River che vale l’accesso alla semifinale della Libertadores, la Champions sudamericana. Regna un grande equilibrio, con il Boca che deve recuperare lo 0-1 dell’andata. Inizia il secondo tempo e le squadre stanno facendo il loro ingresso in campo quando i giocatori del River vengono messi ko da uno spray urticante che i tifosi del Boca gli scagliano addosso. Naturalmente, la partita viene sospesa e gli “Xeneizes” vengono eliminati dalla coppa. Tre anni più tardi il “Superclasico” è la finale della Copa Libertadores, l’andata si gioca alla Bombonera e si chiude sul 2-2 ma il ritorno non si disputerà…infatti a ridosso dell’inizio del match il pullman del Boca viene assaltato dai tifosi del River, che lanciano contro i calciatori rivali pietre e gas lacrimogeni con i giocatori del Boca dritti in ospedale, il ritorno della finale verrà addirittura spostato al Santiago Bernabeu di Madrid e vedrà trionfare il River per 3-1. 

Fenerbahce-Galatasaray (Istanbul)

Siamo ad Istanbul una città magica e complessa proprio il teatro perfetto per il derby tra Galatasaray e Fenerbahce. La capitale turca è una metropoli divisa in due, ad ovest la parte più antica e più ricca, vicina all’occidente ma fortemente musulmana; ad est i cristiani concentrati soprattutto del distretto di Fener che è anche la zona più moderna della città. Due mondi diversi tenuti insieme dal ponte di Galata. Nel 1905 viene fondato il Galatasaray e due anni dopo alcuni studenti universitari di Fener costituirono il Fenerbahce. In breve tempo, le due squadre diventano simbolo di appartenenza attraverso il quale vive la lotta tra aristocratici e classe media e tra mussulmani e cristiani. La storia di questo derby eterno inizia nel lontano 1934 quando un’amichevole tra le due squadre finì in una vera e propria rissa. Da questo momento in poi, la rivalità si è rinnovata anno dopo anno al punto che in ogni derby c’è almeno un espulso, addirittura in quello del 2 novembre 2018 si registrarono 6 ammoniti e 3 espulsi. Non mancano certamente alcuni episodi clamorosi come quando l’allenatore del Galatasaray, dopo la vittoria contro gli odiati rivali nella Coppa di Turchia del 1996, pensò bene di piantare una bandiera della squadra nel centro del campo del Fenerbache scatenando nel dopo partita violenti scontri tra i tifosi.

Flamengo-Fluminense (Rio de Janeiro)

Fla-Flu” è il nome con il quale è conosciuto in tutto il mondo il derby di Rio de Janeiro tra il Flamengo e il Fluminense. Le due squadre rappresentano al meglio tutte le contraddizioni di una città come Rio de Janeiro ricca e povera allo stesso tempo: da una parte il Flamengo, la squadra dei quartieri più popolari della città e delle favelas, dall’altra il Fluminense i cui tifosi sono a Copacabana e nei quartieri più ricchi del centro città. La rivalità tra i due club si è alimentata nel corso degli anni anche per via della storia della loro fondazione. Il Flamengo è nato da un gruppo di giocatori che, insoddisfatti della Fluminense, nel 1911 si staccarono per fondare una nuova squadra. Il primo derby carioca è stato giocato il 7 luglio del 1912 e da quel lontano giorno si è disputato per ben 435 volte, con il Flamengo ad avere la meglio con ben 159 successi. Questo grande classico del calcio brasiliano viene disputato in uno dei templi del calcio mondiale, lo stadio Maracana che con la sua straordinaria capienza contribuisce ad alimentare il mito di questa partita, a tal proposito il record mondiale di spettatori per una partita di calcio si è registrato proprio in occasione del “Fla-Flu” del 12 dicembre 1963 a cui assistettero ben 194.603 spettatori.

Millwall-West Ham (Londra)

Una delle più accese rivalità che caratterizza il calcio britannico è sicuramente quella tra West Ham e Millwall. È un derby tutto londinese tra due squadre che nascono nell’East End della capitale inglese proprio tra le fabbriche della Londra di fine Ottocento, il luogo simbolo della working-class britannica. Le due squadre nascono a breve distanza l’una dall’altra, prima il Millwall nel 1894 e poco dopo il West Ham, in un periodo di grandi scontri sindacali. I due club divennero immediatamente le squadre della classe operaia londinese che occupava con grande passione ogni posto disponibile negli stadi che ospitavano le gesta dei loro beniamini. Nonostante la storia parallela delle squadre gli scontri diretti non sono stati molto frequenti, tra il 1947 e il 1978 ad esempio, non si disputò nemmeno una sfida. Questo aspetto rende chiaro come la rivalità tra i due club sia nata prevalentemente fuori dal campo di calcio. L’odio tra West Ham e Millwall, secondo molte fonti, nascerebbe nel 1926 quando un grande sciopero, a sostegno dei minatori inglesi, venne interrotto dagli abitanti dell’Isle of Dogs di Londra luogo in cui erano quasi tutti tifosi del Millwall. Questa decisione portò allo scontro con gli operai che sostenevano ancora lo sciopero e che erano in gran parte sostenitori del West Ham. La rivalità si è poi rafforzata nel periodo di maggiore diffusione del fenomeno hooligans con la forte contrapposizione tra i gruppi che rappresentavano il Milwall, come F-Troops, Treatment e Bushwackers e l’Inter City Firm legato al West Ham, questi ultimi celebri perché erano soliti lasciare dei biglietti da visita sul luogo degli scontri con scritto “Congratulazioni, avete incontrato l’ICF!”. 

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