Lazio-Milan: gli indimenticabili ex che hanno vestito entrambe le maglie

Lazio e Milan si affronteranno allo Stadio Olimpico di Roma lunedì 26 aprile, nel posticipo della 33^ giornata del campionato di Serie A Tim. Una gara non di certo adatta ai deboli di cuore, tra due squadre che venderanno a caro prezzo la pelle per uscire dal match con tre punti d’oro in tasca.
Facciamo ora un salto nel passato per ricordare i calciatori che hanno indossato entrambe le casacche di questi due prestigiosi club. Abbiamo deciso di sbloccarvi i ricordi, abbiamo deciso di mettere in connessione il vostro personalissimo ippocampo con l’area di Broca per farvi esclamare: “É vero, lui ha giocato sia per la Lazio che per il Milan!” Per chi si stesse chiedendo cos’è l’ippocampo o la zona di Broca, ci siamo qui noi. L’ippocampo è la parte del cervello che sviluppa i ricordi attraverso la memoria, mentre l’area Broca è quella che ci permette di parlare. Vi consigliamo caldamente qualche puntata di “Siamo fatti così”, ecco svelato il nostro segreto.
Dopo questa parentesi sul corpo umano, possiamo smettere i panni da prof che ci stanno decisamente stretti e infilare gli scarpini per entrare in campo, alla scoperta dell’undici composto dai giocatori che hanno indossato sia la maglietta della Lazio, che quella del Milan. 

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Modulo: 4-3-3

Il modulo scelto è un 4-3-3 bilanciato: tecnica e forza a livello difensivo, polmoni e idee a centrocampo e di puro fiuto per il gol in attacco. 

Portiere

  • Con il numero 1: Mario Ielpo 

(20 presenze con la Lazio – 3 presenze con il Milan)

Difesa

  • Con il numero 2: Mauro Tassotti – Terzino Destro

(47 presenze con la Lazio – 583 presenze e 10 reti con il Milan)

  • Con il numero 13: Alessandro Nesta – Difensore centrale

(261 presenze e 3 reti con la Lazio – 326 presenze e 10 reti con il Milan)

  • Con il numero 6: Jaap Stam – Difensore Centrale

(70 presenze e 3 reti con la Lazio – 42 presenze e 2 reti con il Milan)

  • Con il numero 19: Giuseppe Favalli – Terzino sinistro

(401 presenze e 6 reti con la Lazio – 99 presenze e 2 reti con il Milan)

Centrocampo

  • Con il numero 14: Diego Fuser – Centrocampista

(242 presenze e 42 reti con la Lazio – 54 presenze e 6 reti con il Milan)

  • Con il numero 4: Demetrio Albertini – Centrocampista 

(35 presenze e 2 reti con la Lazio – 406 presenze e 28 reti con il Milan)

  • Con il numero 32: Christian Brocchi – Centrocampista 

(128 presenze e 3 reti con la Lazio – 161 presenze e 6 reti con il Milan)

Attacco

  • Con il numero 10: Paolo Di Canio – Attaccante 

(104 presenze e 15 reti con la Lazio – 37 presenze e 6 reti con il Milan)

  • Con il numero 9: Christian Vieri – Attaccante

(22 presenze e 12 reti con la Lazio – 8 presenze e 1 rete con il Milan)

  • Con il numero 11: Hernan Crespo – Attaccante

(74 presenze e 48 reti con la Lazio – 40 presenze e 18 reti con il Milan)

A disposizione

  • Con il numero 15: Giuseppe Pancaro – Terzino destro

(220 presenze e 7 reti con la Lazio – 56 presenze e 2 reti con il Milan)

  • Con il numero 22: Massimo Oddo – Terzino destro

(135 presenze e 17 reti con la Lazio – 56 presenze e 2 reti con il Milan)

  • Con il numero 16: José Antonio Chamot – Difensore centrale

(100 presenze e 1 rete con la Lazio – 51 presenze con il Milan)

  • Con il numero 20: Lucas Biglia – Centrocampista

(133 presenze e 16 reti con la Lazio – 18 presenze con il Milan)

  • Con il numero 14: Giovanni Stroppa – Trequartista

(50 presenze e 5 reti con la Lazio – 54 presenze e 5 reti con il Milan)

  • Con il numero 21: Alessandro Matri – Attaccante

(22 presenze e 4 reti con la Lazio – 16 presenze e 1 rete con il Milan)

Allenatore

  • Stefano Pioli

(Dal 2014 al 2016 allenatore della Lazio e attualmente guida tecnica del Milan)

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Vogliamo chiudere questa parentesi sul calcio che fu con un aneddoto che in pochi ricorderanno, ma che ancor più vi permetterà di capire il mondo del rettangolo verde. Il protagonista è, a nostro avviso, il giocatore più rappresentativo sia per Lazio prima che per il Milan dopo, un certo Alessandro Nesta, ribattezzato da Carlo Pellegatti come “Tempesta Perfetta”.
All’epoca avevo 14 anni, ero alle prime sessioni di allenamento con la prima squadra. Gascoigne era stato l’acquisto più costoso nella storia della Lazio e quel giorno stavamo lavorando a campo ridotto. Mi fece un paio di brutti falli ma io, essendo un giovane, non dissi una parola e continuai a giocare. A un certo punto ho provato a fermarlo con un tackle un po’ troppo duro e gli causai la frattura di tibia e perone. Nessuno mi disse niente e Paul, una volta tornato dall’intervento alla gamba mi tranquillizzò dicendo che non era colpa mia e mi diede cinque paia di scarpe e un kit da pesca. Non ho idea del perché del gesto, ma era proprio da lui“.
Chiedersi il perché a volte è superfluo e allora godiamoci lo spettacolo. Buon calcio a tutti!

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