Dopo due settimane di pausa, è terminato il secondo turno della fase a gironi di Champions League, il secondo di sei appuntamenti che da qui fino a fine 2023 decideranno le 16 protagoniste della fase ad eliminazione diretta, due per ogni girone. Bene le italiane, con due vittorie, un pareggio e una sconfitta (a testa altissima), che servono molto in ottica classifiche e animo. A questo punto, andiamo a scoprire quali sono stati i migliori giocatori della seconda giornata, stilando una nostra, personalissima, Top XI:
Portiere: Anatoliy Trubin
Dopo mezza estate ad essere accostato all’Inter, chissà come il portiere ucraino è entrato a San Siro, come ha vissuto la partita e l’atmosfera. Vista la partita, possiamo dirlo noi: benissimo. Un solo gol preso ma che, visto l’andazzo, potevano essere benissimo 3 o 4, con il portiere che ha parato tutto il possibile (e fa disperare Lautaro) ringraziando anche i legni, è vero, ma i miracoli li ha messi lui. Il risultato non cambia, sempre 0 sono i punti, ma se il passivo non è più pesante, il Benfica deve ringraziare lui.
Difensori
Ancora una volta, tanta “Italia” nel trittico di difesa. Anzi, solo “Italia”. Non (solo) tricolore, ma tutti i tre difensori sui tre che abbiamo schierato vengono dalle italiane. Non è favoritismo (anche se siamo di parte), ma la scuola italiana si vede:
Benjamin Pavard
Molto concentrato: chiusure decise e anticipi puntuali. La condizione è in crescita e il fisico è importante, e finalmente inizia a vedersi. L’Inter lo ha prelevato dal Bayern per un motivo, e anche in Champions finalmente torna a splendere la stellina francese.
Fikayo Tomori
Concentrato e “cattivo” nel duello con Fullkrug che lo impegna non poco. Altra prestazione di buonissimo livello nonostante qualche imprecisione in costruzione. Il Borussia non ha creato troppo, è anche vero, ma se il Milan è uscito con una clean sheet c’è anche merito dell’inglese.
Alessandro Bastoni
Lucidissimo anche lui in campo: deve tenere un diavoletto che porta il nome di Di Maria, uno che nel palmares ha solamente trofei importanti. Non è roba da poco, ma il difensore italiano non gli concede mai il sinistro, e inoltre riesce anche a impostare con un ritmo disarmante. Un metronomo: ferma, imposta, ripeti.
Centrocampisti
Abbiamo cambiato modulo, per questa volte, e abbiamo deciso di premiare 5 centrocampisti. O meglio, tre centrocampisti e due attaccanti che, però, hanno un passato (e diciamocelo, che passato!) da ali. Insomma, abbiamo unito l’utile al dilettevole per questo quintetto di centrocampo.
Sandro Tonali
È stato gigantesco Guimares, è vero, ma anche Sandrino non è da meno, è da premiare. Unisce qualità e grinta con tantissima personalità; cerca sempre la palla e detta i tempi di gioco con molta precisione. È arrivato da poco ma si vede che è già un leader degli inglesi. 20 anni dopo l’ultima, il Newcastle si gode la vittoria in casa, e forse anche un po’ Sandro.
Jude Bellingham
Non l’abbiamo inserito la scorsa giornata, impossibile non inserirlo in questa. Un assist e un gol da cineteca per ribaltare, riacchiappare e alla fine portare a casa la vittoria su un Napoli che esce a testa altissima. Ormai vederlo migliore in campo non fa nemmeno più notizia. Prende per mano il Real nel momento più complicato con una prestazione da leader vero e navigato. Giocatore clamoroso, acquisto azzeccato.
Piotr Zielinski
Inizia la partita benissimo, un faro in mezzo al campo tra intensità e lucidità. Col tempo, anche a causa del calare di tutto il Napoli, sembra eclissarsi anche lui, ma a inizio ripresa, dopo aver ripreso il Real con il rigore del 2-2 (calciato splendidamente, tra l’altro), risale in cattedra.
Pedro
Entra in campo solo all’84°, quando il campo dice ancora 1-1. E, ancora una volta, la Lazio in Champions non si arrende mai, nemmeno nel recupero. Ancora una volta, al minuto 95, l’ultimo disponibile, un colpo non forte ma preciso. Un colpo di testa in tutti i sensi, perchè la colpisce di testa ma è anche un colpo d’astuzia, preciso e geniale, ma soprattutto decisivo. Gol pesantissimo che porta la Lazio a pari punti con l’Atletico Madrid, una delle squadre più pericolose del girone.
Mikel Oyarzabal
Chiamarlo giocatore completo sarebbe quasi riduttivo: leader e ora anche goleador della Real Sociedad (ma anche della Spagna, possiamo dire). Dai suoi piedi passano tutte le giocate che permettono alla sua squadra di vincere una partita quasi in tranquillità. E noi ne siamo sicuri: se la Real passerà il turno, sarà anche e soprattutto grazie alle giocate del suo top player.
Attaccanti
Davanti, invece, abbiamo scelto due punte di diamante, due attaccanti fisici, tecnici; un veterano e un giovane, che nonostante le sfide sono stati decisivi.
Alvaro Morata
Immortale lo spagnolo, che segna la sua primissima doppietta in Champions con l’Atletico e diventa il 4° spagnolo in assoluto per numero di gol nella massima rassegna europea, con 25 reti, suddivise tra Chelsea, Real Madrid, Juventus e Atletico Madrid. Decisivo per acchiappare il Feyenoord, che a sorpresa per due volte era passato in vantaggio al Wanda Metropolitano, e per chiudere la partita sul 3-2 finale. Lo voleva mezza italia questa estate, probabilmente avrebbero fatto tutti un fantastico acquisto.
Marcus Thuram
Timbra ancora il cartellino. Quando parte e accelera in campo aperto, mette sempre apprensione alla difesa del Benfica. Sta bene, va su tutti i palloni. Segna col destro un gol facile facile su assist di Dumfries. San Siro lo acclama giá come un idolo. L’Inter sembra aver trovato il perfetto giocatore da affiancare a Lautaro: quando non è in forma uno, ci pensa l’altro, e viceversa. Lautaro quest’anno sembra inarrestabile, ma Thuram ci sta mettendo del suo per trascinare l’Inter.