Negli Stati Uniti, il cuore del calcio mondiale e internazionale è tornato a battere: domenica 15 giugno ha preso ufficialmente il via la nuova edizione della Coppa del Mondo per Club. Una competizione in versione XL, ampliata e attesa ormai da anni, che mette in campo le migliori 32 squadre provenienti da ogni angolo del pianeta. Un vero e proprio “mini mondiale”, ma con le stelle dei club più titolati al mondo. Il torneo, che si svolge in 12 città americane, rappresenta il primo grande banco di prova per una competizione che punta a diventare appuntamento fisso nel calendario calcistico, con grande interesse da parte di pubblico, sponsor e media.
Le italiane in campo
L’Italia, ovviamente, non si astiene dalla partecipazione, e porta due squadre: la Juventus, qualificatasi grazie al ranking UEFA, e l’Inter, ammessa invece in virtù dei risultati ottenuti nell’ultimo ciclo internazionale. Per entrambe, non si tratta solamente di un’opportunità sportiva, ma anche di una vetrina globale per riaffermare il valore del calcio italiano in un contesto spesso dominato dalle corazzate inglesi e spagnole. Per non parlare della possibilità di studiare e applicare nuovi metodi di gioco, e di iniziare a costruire l’intesa con i nuovi allenatori. Inizio abbastanza positivo per entrambe le squadre: nonostante l’1-1 finale contro il Monterrey, l’Inter ha dimostrato tanta qualità e sembra aver già assimilato i primi dettami del nuovo leader Chivu, mentre la secca vittoria 5-0 della Juventus contro l’Al-Ain dà fiducia ad un gruppo che, dall’entrata in corso d’opera di mister Tudor, sembra sempre in crescita.
Le big internazionali e le sorprese
Seppur la differenza di valore (ovviamente, sulla carta) tra le compagini europee e quelle di altri continenti, dobbiamo ammettere che qualche sorpresa non è mancata: il Real Madrid e le sue stelle sono stati fermati sull’1-1 dall’Al Hilal, ma anche i nettissimi risultati di PSG (4-0 contro l’Atletico Madrid) e Bayern Monaco (addirittura 10-0 contro i semi-professionisti dell’Auckland City) hanno stravolto le aspettative. Ma non dimentichiamoci anche del Manchester City, sempre presente nella lista delle favorite, e dei vari campioni brasiliani del Flamengo e del Palmeiras! Sulla carta sembra tutto già scritto, ma questa competizione, siamo sicuri, che avrà ancora tanto da dire!
Un torneo Mondiale, davvero!
Questa nuova formula della Coppa del Mondo per Club ha un obiettivo chiaro: portare il calcio di altissimo livello in nuovi territori in espansione, proprio come quello americano, offrendo alle tifoserie la possibilità di vedere dal vivo i migliori club del mondo. A proposito, circola da giorni la notizia che la FIFA abbia inserito una clausola nel contratto di partecipazione per far sì che i club schierino la migliore formazione possibile! Tutto per lo spettacolo!
Premi, format e cosa ci aspettiamo
In palio c’è molto, a partire dal premio complessivo superiore ai 2 miliardi di dollari. Ah, certo, e poi la possibilità e la gloria di poter scrivere una pagina storica in una competizione tutta nuova, come successo al giocatore del Bayern Monaco, Kingsley Coman, autore della primissima rete di questa nuova competizione. Il format prevede una fase a gironi seguita da eliminazioni dirette, fino alla finale del 13 luglio. Da lì, la squadra che uscirà sarà la prima Campione del Mondo del nuovo corso FIFA. Un titolo che ha un sapore sì inedito, ma il valore?
E c’è anche un pizzico d’Italia in più
Oltre ai club italiani, non mancano le varie storie anche tra i tecnici. In diverse squadre ci sono allenatori cresciuti nel nostro campionati o ex giocatori di Serie A. Pensiamo subito a Enzo Maresca, allenatore del Chelsea, ma anche e soprattutto a Simone Inzaghi, neo allenatore dell’Al-Hilal dei vari Cancelo, Koulibaly, Milinkovic-Savic (tutti ex Serie A), trasferitosi dall’Inter dopo la finale di Champions.