I videogiochi sportivi: quando non si scende in campo di persona

Ci sono moltissimi validi motivi per potersi avvicinare ed interfacciare con i videogiochi a base sportiva; che si tratti di una passione talmente forte da non voler mai smettere, oppure una disciplina in cui non si hanno risorse o capacità per cimentarsi. Insomma, qualsiasi sia la motivazione, il mercato dei videogame si presta in soccorso, proponendo un’amplissima selezione di titoli coinvolgenti e divertenti, simulando – in maniera più o meno realistica – i propri sport preferiti, in dei mondi dove sconfitte, vittorie, espulsioni o anche infortuni non hanno ripercussioni sul mondo reale, dove lo scopo finale ripercorre l’obiettivo dello sport di riferimento, che si tratti di arrivare primi nel minor tempo possibile o segnare il maggior numero di punti della squadra avversaria.

I vari sottogeneri dei videogiochi a base sportiva

A chiunque lo si chieda, ci si troverà come risposta che trovare il decimo per la partita settimanale di calcetto è il compito più difficile che si possa fare. Trovare delle persone affiatate con cui condividere la stessa passione sportiva e riuscire a trovare regolarità con cui particarla non è un compito facile. Ma per gli appassionati degli sport di squadra non ci sono scuse che tengano. Che si tratti di vestire i panni del giocatore in sè, oppure di iniziare a gestire una società e portarla ai vertici del proprio sport, i videogiochi sportivi a squadre offrono una amplissima possibilità di modalità e possibilità di gioco. Che si passi dalla carriera giocatore del celebre videogioco di calcio FIFA PES (acronimo per Pro Evolution Soccer), fino ad arrivare anche alle carriere allenatore più manageriali, come Football Manager, mentre invece per chi preferisce la palla giocata con la mano, invece che coi piedi, la scelta ricade su NBA 2K22 e le varie modalità di esperienza, oppure Madden NFL 2022. Insomma, qualsiasi sia il proprio sport di riferimento, ci sarà sempre un videogame che permette la migliore esperienza videoludica di squadra.

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Per coloro che, invece, ai giochi di squadra preferisce della sana competizione in singolo, il mercato degli eSports propone una vasta gamma di action videosports, videogiochi perlopiù individuali, che però permettono di praticare tutti quegli action sports che richiedono molta dedizione e condizioni clementi. Per chi ama la tranquilla e silenziosa discesa dalle montagne innevate, il titolo da non perdere è Steep, un videogioco in cui l’esplorazione delle montagne è a tutto tondo, con la possibilità di scendere con gli scitute alari, lo snowboard, il parapendio ma anche con una combinazione delle varie discipline. Chi ama il parkour può avvicinarsi alla collana di Mirror’s Edge, mentre per coloro che amano gli sport individuali ma che alzano di molto il livello competitivo, vengono in supporto i simulatori come AO Tennis 2 (il simulatore più elevato in circolazione) oppure Rory Mcllroy PGA Tour, per gli amanti del golf. Spazio anche per chi ama la danza, con la collana di Just Dance e la sua incredibile capillarità, ma anche per chi ama tenersi in forma facendo esercizio a corpo libero, dove il gioco per Nintendo Switch Ring Fit Adventure” farà sudare per davvero.

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I motorsport e il simracing

Inutile girarci intorno: gli sport motoristici sono senza dubbio quelli più costosi da praticare nella vita reale. Ma fortunatamente con un budget molto più limitato, chiunque può costruirsi una postazione con volante e pedaliera in casa propria e vivere un’esperienza molto simile a quella originale, senza neppure correre il rischio di ribaltarsi ad ogni curva.
Il simracing (dall’inglese simulated racing) è una sottocategoria di eSport che simula corse automobilistiche o motociclistiche sportive. Il simulatore riproduce, infatti, tutte le variabili che possono influire sull’andamento di una gara, che si tratti delle condizioni meteorologiche, ma anche l’aderenza e l’usura dei pneumatici, il consumo del carburante, la simulazione dei danni e molto altro, il tutto per garantire un’esperienza più realistica possibile. I giocatori competono con automobili ufficiali, corrono su riproduzioni esatte dei tracciati utilizzati nelle corse e devono rispettare le stesse regole che si applicano alle gare tradizionali se non vogliono incorrere in penalità o squalifiche. In base al proprio livello (amatoriale o professionale), ci si può quindi armare di mouse e tastiera, di joystick o di volante e pedaliera, salire in sella (virtualmente) alla propria supercar o alla propria moto da corsa o da cross, imbracciare i comandi e sfrecciare sui tracciati alla ricerca del brivido della velocità nella maniera più sicura possibile. Proprio per queste sicurezze, economiche e sanitarie, nel corso dell’ultimo decennio l’uso di simulatori è stato ampiamente adottato da tutte le scuderie di Formula 1 per sostituire, almeno in parte, i test su pista, e fare allenare i piloti per permettergli di familiarizzare con i tracciati e migliorare le proprie prestazioni durante la gara, e allo stesso tempo può fornire informazioni anche agli ingegneri sul comportamento dell’auto in un tracciato specifico. Insomma, oltre ad essere un prezioso alleato per le scuderie e per i piloti professionistici, il simracing può essere una più semplice soluzione per far avvicinare i giovani e gli appassionati al mondo del motorsport risolvendo uno dei suoi più grandi problemi, ossia gli altissimi costi.

#POST-F1#

In base, quindi, alle proprie preferenze, ci si può avvicinare a una vasta serie di titoli, che passano per esempio dalla collana di giochi Formula 1MotoGP Gran Turismo fino ad arrivare al più recente Forza Horizon, ma anche simulatori più professionali come rFactoriRacingAssetto Corsa Assetto Corsa Competizione, tutti disponibili per la migliore fruizione del giocatore.

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