Gli eSports spiegati a un boomer!

Gli esports sono dei giochi elettronici competitivi sulla base dei quali si svolgono delle vere e proprie competizioni sportive che in base al gioco possono prevedere sfide 1 contro 1, 3 contro 3, 4 contro 4 e così via. Il campo sul quale disputare la sfida può essere qualsiasi piattaforma: PC, console o mobile.  Questo nuovo trend si è trasformato velocemente in una vera e propria disciplina che prevede squadre, campionati, tornei, tifo e sponsor illustri, che garantiscono montepremi in denaro anche con molti zero… 

Come funzionano gli Esports?

I videogiocatori professionisti degli esports si organizzano spesso in squadre che garantiscono loro un ingaggio, allenatori e uno sponsor per competere alla vittoria del titolo dei campionati ufficiali come eSerie A 2022 per esempio. Un videogiocatore professionista, in aggiunta alle abilità richieste dai singoli giochi, deve essere capace di stare in armonia con la squadra di appartenenza e con il suo allenatore oltre ad allenarsi intensamente dal punto di vista mentale e fisico. A tutto questo deve aggiungersi una spiccata propensione al viaggio per partecipare alle varie competizioni, anche offline, e alle iniziative lanciate dai vari sponsor. Come nei “real sports” prima di diventare professionisti ed entrare a far parte di grandi squadre internazionali ci si mette in mostra nelle competizioni dilettantistiche amatoriali di livello prettamente locale. 

Quanto sono cresciuti gli Esports?

Nel corso degli ultimi anni gli esports hanno conosciuto una crescita esponenziale di pubblico e di interessi e moltissimi giovani seguono da veri tifosi le proprie squadre preferite. Le dirette delle partite online, garantite dalle più famose piattaforme di live streaming come Twitch e Youtube, hanno un grandissimo seguito favorito anche dalla grande fruibilità della modalità di trasmissione. A tal proposito è stato clamoroso il caso delle ultime finali del Campionato del Mondo di League of Legends, uno dei giochi più famosi, seguite addirittura da 43 milioni di persone con un picco di visualizzazioni simultanee di 14,7 milioni di spettatori.

Boomers VS Gamers

Anche gli esports per la loro natura fortemente innovativa tengono vivo l’eterno confronto tra generazioni e anche in questo caso le precedenti fanno fatica a comprendere le abitudini, gli usi e i costumi di quelle a seguire; quindi cari “vecchi” boomers (per chi non lo sapesse ci stiamo riferendo ai nati tra gli anni ’40 e ’60) questo è il mondo degli esports e se pensavate che niente avrebbe mai scalfito la popolarità degli sport tradizionali, secondo il mantra “se non sudi come puoi definirlo sport…” Vi siete certamente sbagliati.  

Il fenomeno è così rilevante che pensare di liquidarlo con le solite critiche, anche troppo semplicistiche, “tanto sono solo videogiochi” non è evidentemente l’approccio corretto. Per attrarre così tanto interesse è evidente che anche nella pratica degli esports, come negli sport tradizionali, siano richiesti talento, passione e una buona dose di sacrificio per mantenersi ad alto livello, tutte qualità che persino i boomers più riluttanti dovranno apprezzare!

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