La carriera dei genitori può spesso regalare sorprese inaspettate ed essere il figlio di un calciatore professionista può trasformarsi in un’ottima opportunità per per assorbire tutti gli elementi tecnici e caratteriali necessari per diventare un grande giocatore. Nel mondo del pallone, è sempre più frequente imbattersi nei figli di ex campioni che seguendo le orme dei loro illustri padri si sono affermati nel calcio professionistico. Quali sono stati in passato i figli di grandi campioni “nati con la camicia” che in certi casi hanno scavalcato il mito dei propri padri? Scoprilo nella nostra selezione di coppie padri-figli più talentuosi di sempre!
Enrico e Federico Chiesa
Federico Chiesa – Iniziamo proprio dal giovane attaccante della Juventus e della nazionale italiana, a cui auguriamo un prontissimo recupero. Federico è il figlio di Enrico che dalla metà degli anni ’90, con le maglie della Sampdoria, del Parma e della Lazio, è stato per un decennio tra i migliori attaccanti italiani, autore di 138 reti in Serie A. Enrico Chiesa era un calciatore molto duttile e interpretava il suo ruolo offensivo in chiave molto moderna: oltre a essere un cecchino spietato in area di rigore, sapeva mettere al servizio della squadra grazie anche alle sue doti tecniche e fisiche che gli consentivano di giocare bene anche da esterno, calciare punizioni e supportare la difesa. Nella sua carriera sarà capace di vincere una Coppa Uefa con il Parma nel 1999 e due volte la Coppa Italia con il Parma sempre nel 1999 e con la Fiorentina nel 2001. Federico ricorda molte delle caratteristiche tecniche e fisiche dell’illustre papà,: è un attaccante esterno veloce ed esplosivo adatto anche a giocare da seconda punta e molto preciso nel calciare in porta. Chiesa Junior mostra sempre una grande grinta e spiccato spirito di sacrificio, aiutando la squadra anche nella fase di non possesso. Tutte queste qualità eredidate da Enrico lo hanno già fatto un perno della Juventus, che nel 2020 lo ha acquistato dalla Fiorentina per 50 milioni, e della Nazionale Italiana in cui si è potuto distinguere trionfando agli ultimi europei.
Paolo e Daniel Maldini
Daniel Maldini, il cognome non ha bisogno di presentazioni, fa parte della terza generazione Maldini, dopo nonno Cesare e papà Paolo. Questo giovane talento ha esordito con la maglia rosso nera a soli 18 anni nel 2020. Il “giovane” Maldini è una stelal nascente del vivaio milanista nel quale ha iniziato la sua carriera proprio da difensore ripercorrendo la strada dei suoi più che illustri predecessori. Per sfruttare al meglio le sue caratteristiche tecniche verrà presto impiegato in ruoli più offensivi. Nello scorso settembre, Daniel ha debuttato in Serie A da titolare giocando dal primo minuto la partita contro lo Spezia e segnando anche il gol del vantaggio del Milan. Questo esordio ha convinto anche i più scettici che hanno ammesso di trovarsi di fronte a un figlio d’arte predestinato. L’incredibile storia di questa famiglia di campioni si ripete anche in Coppa Italia dove Daniel il 13 gennaio ha giocato contro il Genoa la sua prima partita da titolare proprio come fece papà Paolo nel lontano agosto del 1985. Nel carattere e nelle movenze Daniel ricorda molto il padre anche se ha scelto il ruolo offensivo giocando da trequartista. La giovane carriera di Daniel in questa stagione sembra confermare i pronostici positivi, con 11 presenze e un gol, il tutto impreziosito dall’esordio, a 33 anni di distanza dal padre e a 66 dal nonno, in Champions League, nella sconfitta del Milan per 3-2 contro il Liverpool.
Diego e Giovanni Simeone
Giovanni Simeone – Un cognome una garanzia direbbero in tanti e in effetti, Giovanni è figlio di Diego Simeone, meglio noto come “El Cholo” e ora affermato allenatore dell’Atletico Madrid. Papà Simeone nella sua lunga carriera da calciatore è stato un grande centrocampista che univa alle doti tecniche, che gli consentiranno di segnare più di 100 reti, grande grinta e dinamismo. Di lui ricordiamo alcune grandi stagioni disputate in Italia sia all’Inter che alla Lazio con la quale vinse lo storico scudetto del 2000. Giovanni Simeone è nato a Buenos Aires nel 1995 ed eredita dal padre anche il soprannome, è infatti comunemente conosciuto come “El Cholito” diminutivo del soprannome paterno. In campo però, questa giovane promessa ha un ruolo del tutto differente dal suo precedessore: è un centravanti dalla grande freddezza sottoporta e molto forte nel colpo di testa, che resta il suo marchio di fabbrica. Come il padre, arriva molto presto in Italia, infatti a soli 20 anni viene acquistato nel 2016 dal Genoa dove s’imporrà subito per le sue skills che saranno determinanti per la salvezza dei genoani. La stagione in maglia rosso blu gli varrà il trasferimento alla Fiorentina nel 2017 per ben 18 milioni di euro, in viola “El Cholito” confermerà le sue doti di grande bomber realizzando alla sua prima stagione a Firenze 14 gol. Dopo alcune annate altalenanti, trascorse tra Fiorentina e Cagliari, è nella stagione in corso che Diego sembra essere tornato definitivamente ai suoi livelli, mettendo a segno con il verona ben 12 reti in 20 presenze. L’attuale rendimento del Cholito ha attirato l’attenzione di molti club, anche europei, che sarebbero interessati a prelevarlo dal Verona nel caso in cui Diego confermasse anche nel girone di ritorno il suo valore calcistico. In questo senso, sarebbe davvero emozionante qualora i destini del padre e del figlio potessero incrociarsi prossimamente magari proprio a Madrid…
Lilian e Marcus Thuram
Marcus Thuram – Marcus è il figlio del grande difensore francese Lilian Thuram che in Italia trascorse gran parte della sua carriera tra Parma e Juventus e che vinse con la sua nazionale, da assoluto protagonista, il mondiale di Francia del 1998 e gli europei del 2000. Marcus è nato in Italia a Parma nel 1997 e ha vissuto con la sua famiglia nel nostro paese tutta la sua prima infanzia seguendo dal vivo le gesta del padre. La carriera di Thuram junior inizia e si sviluppa però in Francia dove dimostra fin da subito una grande propensione per il ruolo di attaccante, che lo differenzia immediatamente dal padre. Oltre al talento per il gol, Marcus mette in mostra grandi caratteristiche fisiche: è alto più di un metro e novanta ed è molto veloce con una tecnica eccezionale per un calciatore della sua stazza fisica. Dopo alcune buone stagioni in Ligue 1 con il Guingamp, nel 2019 arriva il trasferimento in Bundesliga al Borussia Monchengladbach dove incontra Marco Rose, allenatore dei tedeschi, che lo trasforma da esterno offensivo in prima punta. Nelle prime due stagioni al M’gladbach realizza rispettivamente 14 e 11 reti e riscuote grande interesse in alcuni grandi club europei tra i quali l’Inter che sembrava intenzionata a portarlo a Milano. Nonostante questa stagione non sia per Marcus molto fortunata, complice un infortunio che lo ha tenuto lontano dall’attività per più di due mesi, il calciatore è destinato ad una brillante carriera proprio come il suo papà!
Zinedine Zidane e i suoi fantastici quattro figli
I Piccoli Zidane – Nel caso dell’ex campione francese e attuale tecnico del Real Madrid Zizou, si è veramente esagerato! infatti sono ben quattro i suoi figli che hanno scelto di raccogliere la pesante eredità del padre. Enzo, Luca, Theo ed Elyaz questi i nomi dei fantastici quattro che hanno iniziato a muovere i loro primi passi con le giovanili del Real Madrid prima di affacciarsi nel mondo del calcio professionistico. Enzo, che deve il suo nome a Enzo Francescoli idolo del papà in gioventù, è il maggiore dei quattro, gioca da centrocampista e dopo aver esordito nella prima squadra del Real Madrid nella stagione 2016-17, ha iniziato a girovagare in Europa in squadre di secondo piano tra Spagna, Svizzera e Portogallo senza lasciare al momento grandi tracce del suo passaggio. Attualmente, è in forza al Rodez club della seconda divisione francese. Enzo per cercare di togliere un po’ di pressione e attenzione di dosso ha addirittura scelto di portare anche sulla maglia il cognome della madre che è appunto “Fernandez”. Anche il secondo genito Luca, che gioca nel ruolo di portiere, dopo aver fatto tutta la trafila delle giovanili dei blancos ha esordito in prima squadra nel 2018 e uscito definitivamente dall’orbita del Real Madrid. Oggi Luca gioca come portiere nel Rayo Vallecano, la terza squadra di Madrid che sta disputando un’ottima stagione nella Liga spagnola. I più piccoli della stirpe, Theo ed Elyaz stanno muovendo i loro passi ancora nelle giovanili del Real Madrid: Theo il più grande è un centrocampista della squadra B mentre Elyaz appena sedicenne gioca come terzino nelle giovanili e ha messo già in luce tutto il suo talento anche con la nazionale under 17 francese realizzando un gol al suo esordio in una partita di qualificazione a Euro 2022 di categoria.
Peter e Kasper Schmeichel Gheorghe e Ianis Hagi
Kasper Schmeichel – Vedere Kasper tra i pali riporta immediatamente alla mente il suo illustre papà Peter che fu uno dei migliori nel suo ruolo tra gli anni ’90 e i primi anni 2000. Estremo difensore del Manchester United Peter univa alle sue impressionanti doti fisiche anche una grande agilità e un carattere da vero leader che ne fecero un pilastro della nazionale danese con la quale vinse lo storico Campionato Europeo del 1992. Kasper invece muove i primi passi nel mondo del calcio in Inghilterra a Manchester sponda City dove il padre si era nel frattempo trasferito a fine carriera nel 2002. Qui, Kasper giocherà alcune partite da titolare nella stagione 2007 – 2008 ma la concorrenza nel ruolo è troppa e pertanto, nel 2011 Kasper si trasferisce a titolo definitivo al Leicester, sua attuale squadra. Sarà un decennio di grandi soddisfazioni quello trascorso con la maglia dei “Foxes” coronato dalla straordinaria impresa di vincere nel 2016 la Premiere League. Kasper ripercorrendo il solco tracciato dal padre è anche il titolare indiscusso della nazionale danese.
Gheorghe e Ianis Hagi
Ianis Hagi – Il marchio di fabbrica è certamente dei migliori, infatti Ianis è il figlio di Gheorghe noto come il “Maradona dei Carpazi”. Questo era proprio il soprannome dato al fantasista rumeno che tra la fine degli anni ’80 e i ’90 con il suo piede mancino incantò i Carpazi e non solo. Il papà di Ianis è stato il più forte calciatore rumeno di tutti i tempi con qualità tecniche eccezionali e una personalità da vero leader. Il suo grande talento rimase confinato per molti anni al solo campionato rumeno anche a causa delle forti pressioni del regime di Ceausescu che ne impedirono di fatto il trasferimento all’estero. Non appena cadrà il regime comunista, Gheorge volerà dalla Romania al Real Madrid, al Brescia e al Barcellona chiudendo poi la sua lunga carriera in Turchia al Galatasaray. Ianis ha ripreso molte delle caratteristiche paterne: è un trequartista molto dotato tecnicamente e rapido nei movimenti, usa indifferentemente entrambi i piedi ed è molto forte nel dribbling. Dopo aver girovagato in vari club europei, per lui anche una stagione da meteora alla Fiorentina nel 2017, è ora in forza ai Rangers di Glasgow dove sta giocando con grande continuità.