Il SOGNO di Neymar Jr.

Neymar da Silva Santos Junior è nato il 5 febbraio del 1992 a Mogi das Cruzes, in Brasile. Eredita il nome del padre, con cui – a soli 4 mesi di vita – sopravvive miracolosamente da un gravissimo incidente d’auto. Sin da piccolissimo, Neymar inizia a giocare a calcio tra le spiagge brasiliane, e a soli 11 anni entra nelle giovanili del Santos, una delle squadre più prestigiose del Brasile e – tra gli altri – anche la casa di Pelé e Zito, non due nomi completamente a caso del panorama calcistico mondiale. Insomma, un asilo di tutto rispetto in cui crescere. Tra le fila dei bianconeri, Neymar viene trattato come un predestinato, tanto che il suo nome inizia a viaggiare per il mondo arrivando anche sulle bocche di tanti club europei. A soli 20 anni, infatti, arriva a segnare il suo 100esimo gol da professionista, e solo nel 2011 trascina il Santos nella vittoria della sua prima Coppa Libertadores, assente dal palmares del Santos da ben 48 anni.

Ci è voluto poco affinché le voci e le attenzioni del grande calcio europeo non si concretizzassero: nel 2013, O’Ney ha iniziato la sua avventura nel calcio “che conta”, approdando prima nel Barcellona, uno dei più grandi club della storia del calcio, con cui il brasiliano arriva a vincere tutto, e poi al PSG. Proprio i parigini, nel 2017, hanno sborsato la cifra monstre di 222 milioni di € per strapparlo dalle grinfie dei blaugrana, trasformando Neymar nel giocatore più costoso della storia del calcio. Insomma, nei suoi primi due club europei, Neymar prima affiancava Suarez e Messi, e poi al PSG formava un temibile tridente con Messi e Mbappé. Tra gli alti e bassi di Parigi, O’Ney viene acquistato dall’Al-Hilal nel 2023, che acquisisce le sue prestazioni per 90 milioni. A causa di numerosi gravi infortuni, Neymar arriverà a giocare con la squadra saudita meno di 10 partite, che saranno decisive per il club e per lo stesso giocatore per decidere di rescindere il contratto che li legava. A gennaio di quest’anno, il ritorno più gradito, quello al Santos, dove è stato accolto come un “re”, con la maglia numero 10, che fu di un altro “re”, Pelè.

Il suo soprannome, infatti, “O’Ney” è un diretto richiamo d’onore a Pelè stesso, soprannominato “O’Rey”, “Il Re”, dopo essere diventato il miglior marcatore della storia della nazionale brasiliana. 79 reti e 2 trofei vinti per il talento mai completamente espresso del ’92, un Oro Olimpico e una Confederations Cup, senza contare gli innumerevoli titoli di club. Vedremo se, dopo il suo ritorno in patria, O’Ney riuscirà a realizzare il sogno di vincere il trofeo più ambito, la Coppa del Mondo con il suo Brasile.

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