Andate in archivio le partite di andata dei quarti di finale, si possono tirare le somme in vista del ritorno previsto per settimana prossima, rispettivamente martedì e mercoledì sera. Non c’è, ovviamente, spazio per calcoli: un solo compito per tutti, ossia passare il turno, ma è inevitabile pensare ai potenziali accoppiamenti in caso o meno di passaggio del turno. Pensieri da posticipare a dopo il 90′: ci sono due semifinali da conquistare.
Bayern Monaco-Inter
Partiamo dall’unica italiana ancora in corsa per la vittoria finale. L’Inter di Simone Inzaghi conquista una vittoria tanto eroica quanto importante in quel di Monaco, uno stadio davvero infuocato, mettendo il primo piede avanti nella corsa alle semifinali. Attenzione, però, perché la doppia sfida ovviamente è tutt’altro che chiusa, e al ritorno ci sarà da soffrire. Intanto, i nerazzurri si godono la bellissima rete di Lautaro, a coronare una straordinaria azione, che firma la sua settima rete in questa Champions League e portandosi ad un solo gol dal record nerazzurro di Eto’o, che riuscì nella stagione del triplete, a segnarne ben otto. Altro “record”, forse più “amarcord“, la rete di Frattesi, che richiama la memorabile rete di Goran Pandev proprio contro il Bayern Monaco proprio nella stagione del Triplete, allo stesso minuto (88°) ed esultando allo stesso modo. Due gol-vittoria che, a modo loro, saranno fondamentali nel percorso Champions.
Arsenal-Real Madrid
Il rumore più grosso lo ha fatto la pesantissima caduta dei Blancos all’Emirates Stadium di Londra: una partita da zero in pagella per gran parte della compagine spagnola (tolto Courtois, salvatore in numerose occasioni del risultato) che si trasmette anche nel risultato finale. Un secco 3-0 firmato da Rice – che, per la prima volta nella sua carriera, segna due punizioni dirette – e Merino che sembrano abbattere le speranze madrilene di approdare al turno successivo. Seppur è impossibile dare per morto il Real Madrid, considerando il ritorno al Bernabeu, il risultato parla molto chiaro, con le Merengues chiamate a fare un vero e proprio dominio e chiamare al miracolo settimana prossima. Ce la farà Carlo Ancelotti a ribaltare il risultato?
Barcellona-Borussia Dortmund
Altro risultato quasi “ingiocabile” è quello del Barcellona di Flick che asfalta i gialloneri al Camp Nou e mantiene la sua striscia di imbattibilità nella sfida. Blaugrana che diventano l’unica squadra in questa Champions ad aver segnato in tutte le 11 partite giocate quest’anno nella competizione. Inoltre, altro record, quello di Raphinha, che con il gol di ieri arriva a quota 12 reti in questa Champions. Non solo il suo bilancio è di oltre una rete a partita, ma con i due assist nella partita di ieri, il brasiliano ha eguagliato la miglior stagione in Champions League di un certo Leo Messi! 14G e 5A per l’argentino, mentre Raphinha ha toccato appunto 12G e 7A, eguagliando la partecipazione ai gol della miglior stagione di uno dei migliori giocatori della storia. Ah, e vogliamo parlare di Yamal?
PSG-Aston Villa
In un inedito assoluto della sfida, il PSG mette la freccia e forse per la prima volta sembra davvero poter contendere per la vittoria finale della Champions League. Dopo le vittorie contro Liverpool e Manchester City, anche la terza squadra della Premier cade sotto i colpi dei parigini guidati da Luis Enrique. La partita non sembrava mai essere in discussione finché l’Aston Villa, sotto gli occhi del suo primo tifoso il Principe William, in contropiede apre il match, che però da quel momento in poi diventa monologo parigino: gli assalti, già forti prima del gol, si moltiplicano, e la qualità dei campioni bleu sovrasta gli inglesini. Un 3-1 da ribaltare in casa dei Villans è l’unica speranza per una squadra che, tutt’ora, si trova comunque settima in Premier League.