Wimbledon: curiosità e tradizioni dello Slam più antico

Ogni anno, tra giugno e luglio, il mondo del tennis si accende di passione per Wimbledon, secondo molti il torneo principe e più affascinante del Grande Slam. D’accordo o no, entrate con noi nell’All England Club di Londra, l’impianto che ospita il The Championship, e scopriamo insieme alcune curiosità e tradizioni dello Slam più antico di tutti.

8 millimetri
Chi segue il tennis sa bene che Wimbledon è l’unico Slam disputato sull’erba. A vederla in TV, ma anche dal vivo, la “Perennial Ryegrass” londinese sembra un pann di biliardo senza imperfezioni. Il motivo è nel lavoro dei giardinieri che non conosce soste: un anno di cure maniacali, da un’edizione all’altra del torneo. E il manto erboso che consegnano ai tennisti misura sempre 8 millimetri di altezza.

O ci vai in bianco o paghi
Puoi essere il miglior giocatore al mondo, Djokovic, Federer e Nadal in un solo tennista, ma se a Wimbledon non ti presenti in bianco, se solo ti azzardi a indossare scarpe con la suola colorata… Insomma, se non ti vesti di bianco dalla testa ai piedi, una “bella” multa salata non te la toglie nessuno. Questione di dress code e di tradizioni: chiedete agli organizzatori che supervisionano il completo dei tennisti.

I piccioni e il Falco Rufus
Vincere o perdere a tennis è spesso una questione di testa, concentrazione e nervi saldi, specie nei momenti difficili. Ebbene, in alcune edizioni di Wimbledon è capitato che i piccioni infastidissero gli atleti in campo e danneggiassero l’erba dei campi. Bel guaio, finché non è apparso Rufus, un falco ammaestrato che sorvola la struttura dall’alto nelle mattinate di torneo, prima che si aprano i giochi, e che mette in fuga tutti gli uccelli indesiderati.

Sul campo 18, dal 22 giugno al 24 giugno 2010
A Wimbledon, sul campo 18, si è disputata la partita più lunga di sempre nella storia del tennis: undici ore e cinque minuti di gioco. Correva l’anno 2010, i due gladiatori in campo erano l’americano John Isner e il francese Nicolas Mahut. Ebbe la meglio Isner, che vinse dopo una sfida spalmata su tre giorni: l’ultimo set si concluse sul punteggio di 70-68.

Raccattapalle di fiducia
Non è che uno può alzarsi la mattina e decidere, di punto in bianco, di fare il raccattapalle a Wimbledon. Eh no, non funziona così! Vuoi entrare nella cerchia di fiducia dei Ball Boys del Championship? Bene! Allora devi frequentare scuole rinomate di determinati quartieri londinesi quali Sutton e Kingston. Se lavori sodo e porti a casa ottimi voti probabilmente verrai scelto: come da tradizione, la selezione la fanno i professori degli istituti.

Verde e viola
Sono i colori ufficiali del torneo di Wimbledon. Perché il verde e perché il viola? Perché così ha voluto il club organizzatore della rassegna sportiva. Ad ogni modo, una cosa è certa: il verde richiama il colore dei campi in erba, il viola le migliaia di petunie Calibrachoa presenti nella struttura.

Miss, Mrs, Mister
No, non è uno scioglilingua, ma il modo in cui il giudice di sedia chiama le donne (Miss o Mrs) e gli uomini (Mister) nel corso di una partita. Va segnalata una particolarità che riguarda solo questi ultimi: l’appellativo Mr si usa per i tennisti dilettanti, mentre i professionisti sono citati per cognome.

Meglio la Coppa o il Piatto?
Uomini e donne che trionfano a Wimbledon ricevono lo stesso montepremi finale e due trofei diversi: una coppa d’argento placcata in oro per i campioni, un piatto con decorazioni mitologiche (“Venus Rosewater Dish”) per le campionesse. A nostro avviso sono entrambi bellissimi, per la forma e soprattutto per quello che rappresentano.

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