Serie (A)llenatori: il valzer delle panchine tra stipendi e curiosità

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Panchine, che rivoluzione. Quanto guadagnano gli allenatori della Serie A? Quali sono i segreti che li hanno resi unici?

Da CFVB15 Jun 2021

Caro vecchio campionato di Serie A, quante novità in una sola sessione, quante idee di calcio diverse proveranno a migliorarti in questa stagione e quanti sistemi tattici si affronteranno tra i rettangoli verdi delle tue arterie nazionali. Il mercato è iniziato e nessuno sembra essere intenzionato a sbagliare, prima la guida e poi i discepoli. Padre Pioli e il Reverendo Gasperini, i soli a predicare negli stessi spogliatoi, i soli a riproporre le preghiere della scorsa stagione. Dalla chiesa alla sala da ballo, per la prima del valzer delle panchine non si è puntato sulle debuttanti, ma sull’esperienza dei ballerini migliori. Allegri, Mourinho, Sarri, Spalletti e Inzaghi, qui si decide il futuro, da questo caro e vecchio campionato di Serie A passerà la storia della tattica, passerà alla storia per la tattica.

Allegria! È tornato Max

Mike Bongiorno sarebbe stato un fan indiscusso dei suoi metodi, vincere per convincere. Il bastone di un condottiero e la carota di un uomo prima che di un allenatore. Allegria! Bianconeri, è tornato il cavallo vincente, è tornato Minnesota. Prima di passare alla questione stipendi, vi lasciamo una curiosità che in pochi ricorderanno. Nel 1992 il tecnico della Juventus finì su tutti i giornali per un episodio da vero attore di soap.


Fuga di un calciatore davanti all’altare in zona Cesarini.” Eh sì, il mister era già abituato a prendere decisioni impopolari. Due giorni prima del matrimonio, Max, secondo quanto riportato dai giornali dell’epoca, avrebbe conosciuto una ragazza in discoteca in grado di fargli perdere completamente la testa. Un addio al celibato con sorpresa, che portò Allegri a lasciare la fidanzata nei tempi di recupero. Probabilmente nel post fuga d’amore ai microfoni avrà detto: “Prima di tutto bisogna fare i complimenti ai ragazzi.”
Massimiliano Allegri con 9 milioni di euro netti a stagione, è il Paperone degli allenatori della Serie A.

Grazie a Gullit viene arrestato! The Special Prisoner

La Maggica ha deciso di fare all-in dopo una stagione da Conference e puntare tutto su Josè Mourinho. Lo Special One torna Italia dopo l’esperienza nella Milano nerazzurra, per scrivere nuove pagine di storia all’ombra del Colosseo. Una scelta che ha sorpreso un po’ tutti, ma che alza totalmente il livello della Serie A. Non tutti sanno però che il suo carattere l’ha portato per alcune ore a vestire le manette nella sua prima esperienza sulla panchina del Chelsea. Nel 2007 per colpa di Gullit, questo il nome del suo Yorkshire terrier, Mou passò dei momenti non di certo semplici.


L'Animal Services invitò l'agente del portoghese a consegnare alle autorità il cane a causa di alcune voci sulla possibile mancanza di vaccini dopo essere stato portato dal Portogallo. Josè appena appresa la notizia si infuriò e si rifiutò di mettere Gullit in quarantena. Arrestato per resistenza a pubblico ufficiale, Mou si riprese in poche ore una rivincita totale sul sistema. Il cane era stato acquistato in Inghilterra e aveva effettuato tutte le vaccinazioni del caso. Mourinho è il secondo allenatore più pagato della nostra Serie A con 7 milioni di euro netti a stagione.

Inzaghi, l’uomo dei record sbarca a Milano

Se da calciatore il buon Simone è sempre stato il fratello meno blasonato, da allenatore ha saputo giocarsi al meglio la sua rivincita. Una carriera a tinte biancocelesti: dagli Allievi Regionali nella stagione 2010/11 ai cinque anni consecutivi sulla panchina della prima squadra. Pochi giorni fa l’annuncio dell’Inter e le sue prime parole da allenatore della squadra campione d’Italia. Una sfida non semplice per Inzaghi, in un club abituato a giocare per le zone nobili di classifica. 


Nella valigia preparata per Milano lo “Spiazel One” si porta oltre all’esperienza anche un record unico dalle parti di Roma. È infatti l’unico ad aver vinto la Supercoppa Italiana con la maglia della Lazio sia da giocatore che da allenatore. Simone Inzaghi con uno stipendio di 3,7 milioni di euro netti a stagione, è il terzo tecnico più pagato della Serie A.

Sarri, il Pizzaiolo mancato

La Lazio dopo la storia d’amore finita con Simone Inzaghi si butta in una nuova avventura e decide di sposare il “Sarrismo”. “Mister 33”, così soprannominato dai media locali nel 2001, per i suoi innumerevoli schemi su calcio d’angolo, torna in Serie A dopo un anno sabbatico. Chissà se il tecnico napoletano riproporrà nella sua avventura biancoceleste la dieta a base di carboidrati vista a Empoli. 


Non tutti sanno che durante l’esperienza sulla panchina toscana, Maurizio faceva in modo che i propri giocatori almeno 10 minuti dopo la partita mangiassero una pizza margherita, per reintegrare subito la giusta quantità di carboidrati. Beh, le origini non si dimenticano mai. Sarri con 3 milioni di euro netti a stagione più bonus è il quarto allenatore più pagato della Serie A.

Il Collezionista di Certaldo

Chiudiamo il nostro focus sulle panchine della prossima stagione, con un altro big pronto a tornare di prepotenza tra le interviste post gara della Serie A, il signor Luciano Spalletti. La sua fronte vissuta e il suo linguaggio forbito hanno lasciato un segno indelebile sulla carta di molti giornali e, ne siamo sicuri, tornerà fin da subito protagonista. Empoli, Sampdoria, Venezia, Udinese, Ancona, Roma, Zenit, Roma bis, Inter e ora Napoli. Esperienza ne abbiamo? Nella città che sorge alle pendici del Vesuvio è arrivato il “Collezionista di Certaldo”. 


Da Drogba a Messi, da Montervino a Rivaldo, senza dimenticare Recoba e Batistuta. Una collezione di magliette esagerata in continuo aggiornamento. Al quinto posto in questa speciale classifica dedicata agli allenatori della Serie A 2021/22, Luciano Spalletti con uno stipendio di 2,8 milioni di euro netti a stagione.