Roland Garros: 5 curiosità che forse non sapevi

Con oltre 130 anni di storia alle spalle, il Roland Garros ha visto nascere e giocare i più grandi tennisti della storia. Al suo interno lo stadio comprende una ventina di campi tutti in terra rossa, tra cui la struttura principale “Court Philippe Chatrier” da 15.000 posti, e l’area totale dell’impianto ricopre una superficie di 8.5 ettari nel XVI arrondissement di Parigi. Noto anche come Open di Francia, l’amato torneo del Grande Slam si svolge con cadenza annuale a cavallo tra maggio e giugno, e si rivela sempre un successo. Ecco le 5 curiosità che forse non sapevi.

Roland Garros: tennista o aviatore?

Pensare che l’impianto sia intitolato ad un tennista viene naturale. Ma i francesi sanno essere più sofisticati, diciamo così! Roland Garros era sì un francese, ma con la passione per gli aerei da caccia. Chi è, per l’esattezza? Nel 1913 fu il primo polota a sorvolare il Mediterraneo senza scalo e il primo a posizionare una mitragliatrice frontale sui velivoli da combattimento, in modo da pilotare e sparare con naturalezza. Ebbene, le sue imprese durante la prima guerra mondiale, tra cui l’abbattimento in breve tempo di tre aerei tedeschi, hanno spinto i francesi a dedicargli lo Stade Roland Garros inaugurato nel 1928, che oggi ha quasi del tutto offuscato l’altro nome della competizione “Open di Francia”.

La Coppa dei Moschettieri

Ma per quale motivo il trofeo consegnato al vincitore del Roland Garros si chiama Coppa dei Moschettieri? Sono mica gli stessi moschettieri del romanzo di Dumas? No, non si tratta di Athos, Porthos e Aramis, né di D’Artagnan dé di spadaccini, ma di tennisti che hanno fatto la storia del tennis francese: Hean Borotra, Jacques Brugnon, Hanri cochet e René Lacoste; si proprio lui: l’imprenditore che ha creato l’azienda di abbigliamento Lacoste era anche un grande tennista. Tra gli anni ’20 e gli anni ’30 questi quattro signori hanno vinto insieme la bellezza di 19 Slam in singolare, 23 nel doppio e 6 titoli consecutivi in Coppa Davies. A chi altri, allora, se non ai quattro moschettieri del tennis francese, poteva essere dedicato il trofeo del Roland Garros?

(Anche) la partita più lunga… Finisce

Qual è la partita più lunga mai disputata sulla terra rossa del Roland Garros? Anno 2004, primo turno. Fabrice Santoro, detto “Il Mago senza età” e Arnaud Clément incrociano le racchette dando vita alla battaglia più lunga nell’intera storia del torneo: 6 ore e 33 minuti in 5 set; e il bello è che il match fu spalmato su due giorni per via della pioggia. Vinse Santoro. Eppure, non è questa la partita più lunga nella storia del tennis. Il primato appartiene a Wimbledon, in particolare a John Isner e Nicolas Mahut che nel 2010, tra il 22 e il 24 giugno, hanno cominciato e finito un’impresa durata 11 ore e 5 minuti. Si impose Isner al quinto set per 70 a 68.

14 volte Nadal

Quando si nomina il Roland Garros, uno dei primi pensieri va sicuramente al maiorchino, tra i più forti tennisti della storia e il più forte di sempre sulla terra battuta. Nadal vanta la bellezza di 14 Coppe dei Moschettieri, mai nessuno come lui, e un record di 14 finali vinte su 14, la prima conquistata nel 2005, alla sua prima apparizione, e poi ancora nel 2006, nel 2007 e nel 2008 ai danni di un certo Roger Federer, quando costui era il numero uno al mondo. Ok Roland Garros, ma visti i numeri di Rafael lo si potrebbe chiamare anche Nadal Garros.

Che Roland Garros sarebbe senza l’argilla?

Se non fosse per l’argilla, niente Roland Garros, e forse lo stesso Nadal non avrebbe fatto i record che ha fatto. Sapevi che ogni campo dello stadio richiede tra i 500 e i 1000 chili di argilla ogni anno? Le superfici sono di terra argillosa di origine naturale che, una volta estratta, viene cotta in forni speciali ad altissime temperature. Durante il Roland Garros vengono impiegati 100 chili e passa di argilla ogni giorno.

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