Proprietari di più squadre: quando un presidente non si accontenta!

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Quali sono i casi in Italia di multiproprietà di squadre in differenti campionati?

La Redazione30 Nov 2021

Il 10 maggio 2021 dopo 23 anni la Salernitana è tornata in Serie A, questa storica promozione ha determinato che per la prima volta nella storia del calcio italiano due squadre appartenenti allo stesso presidente giocassero nella stessa categoria. La Salernitana, infatti, è la seconda squadra di Claudio Lotito già proprietario della Lazio. La coincidenza abbastanza clamorosa ha portato alla ribalta il nodo delle multiproprietà che di fatto non è mai stato completamente risolto. Nel calcio italiano la multiproprietà è possibile da una decina di anni grazie al limite imposto per cui un presidente può avere la proprietà di due squadre purché non appartengano alla stessa categoria, quindi ora il quadro complessivo dovrebbe chiarirsi visto che Lotito dovrà necessariamente vendere (entro il 31 dicembre stando alle ultime notizie) anche per evitare l’esclusione dalla Serie A per i campani. A questa vicenda guardano con molta attenzione anche i tifosi del Bari considerando che la squadra pugliese, di proprietà di De Laurentiis attuale patron del Napoli, rappresenta l’altro caso italiano rilevante. 

Tutto ebbe inizio durante i magici Anni Novanta...

Quanto accaduto con la Salernitana ha acceso i riflettori su di un fenomeno che già a fine degli anni ’90 aveva iniziato a diffondersi nel mondo del calcio e non solo. Lo scopo dei presidenti era quello di costruire attorno ad un club principale di riferimento alcune squadre satellite, è il caso della famiglia Pozzo, storica proprietaria dell’Udinese, che negli anni rilevò la proprietà di altri club quali il Granada o il Watford, oppure del presidente della Roma dell’ultimo scudetto, Franco Sensi, che fu il patron del Foggia, del Palermo, ceduto poi a Maurizio Zamparini, e soprattutto del Nizza che Sensi rivalutò portandolo dalla serie B francese alla Ligue 1. In anni più recenti è emblematico quanto accade a Manchester sponda City dove la holding company City Football Group, fondata da Mansur bin Zayd Al Nahyan attuale direttore sportivo del Manchester City, è stata proprio creata con l'obiettivo di legare, sotto la leadership del Manchester City, una serie di club in giro per il mondo attivando così sinergie tra calciatori, dirigenti e altri collaboratori dei vari club coinvolti. Le squadre all'interno dell'universo Manchester City sono presenti in quasi tutti i continenti e le più rilevanti sono il New York City, il club australiano del Melbourne City, i giapponesi del Yokohama Marinos, il Montevideo City in Uruguay e il Troyes in Francia.

Che cos'è il modello "Red Bull"?

Da oltre un decennio è all’attenzione del mondo dello sport anche il modello “Red Bull”, l’azienda da sempre sinonimo della famosa bevanda ha deciso di mettere le ali anche al mondo dello sport investendo e tanto nella Formula 1 e nel calcio. La Red Bull ha acquistato diverse squadre in Europa e nel mondo (Brasile, Ghana, Stati Uniti) che versavano in condizioni negative sia dal punto di vista sportivo che economico, ne ha ristrutturato pesantemente l’organizzazione societaria e rivisto alcune tradizioni consolidate. È in Europa  con il Salisburgo, rilevato nel 2005, e il Lipsia entrato nella galassia Red Bull dal 2009, che l’esperimento sembra essere pienamente riuscito. Il modello presuppone il raggiungimento di risultati sportivi significativi puntando sulla scoperta di nuovi talenti, dalle grandi qualità fisiche e tecniche, da trattenere fino al raggiungimento della loro massima valutazione economica di mercato applicando il cosiddetto player trading. Per realizzare tutto questo la Red Bull ha dotato i club di appartenenza di staff tecnici di primo piano e di centri sportivi all’avanguardia che negli anni hanno sfornato talenti del calibro di Haaland, Manè, Werner e Lainer, che oggi giocano nei top team europei oltre ad alcuni grandi allenatori come Julian Nagelsmann attuale coach del Bayern Monaco.

Le multiproprietà nel mondo dello sport rappresentano un fenomeno molto rilevante che ha portato indubbi benefici al movimento sportivo, infatti questa diversificazione degli investimenti ha consentito anche il salvataggio di molti club sull’orlo del fallimento. In questo scenario, in cui tutti sembrano beneficiarne, è importante che venga sempre garantita la regolarità delle competizioni adeguando prontamente i regolamenti e l’attività di vigilanza delle autorità sportive che dovranno essere sempre al passo con le evoluzioni.