La Top XI della sesta giornata di Champions League
Si chiudono i gironi con novità, sorprese, gioie e dolori
Siamo giunti al termine della prima fase, una delle più concitate, della competizione europea per club più prestigiosa, acclamata e ammirata da tutti i club, giocatori e tifosi: la Champions League. Conclusa la sesta giornata, non c'è più spazio per calcoli, speranze, punti e scontri diretti, ma solamente per i verdetti, certe volte più pesanti e altre più leggeri. C'è spazio per le gioie, delle sedici grandi che hanno superato la fase a gironi, dei rimpianti, invece delle otto retrocesse agli spareggi di Europa League - la coppa cadetta - e i dolori, delle otto che, ahinoi, devono invece abbandonare definitivamente la rassegna europea di quest'anno. Andiamo, quindi, a scoprire quali sono stati i migliori giocatori della sesta - e ultima - giornata di fase a gironi di Champions League, stilando una nostra - personalissima - Top XI:
Portiere: Mike Maignan
Andiamo a pescare, sin da subito, in una dai più grandi rimpianti della rassegna Europea. In casa Milan, in un girone a dir poco complicato, meriti e demeriti ai rossoneri, che pagano la retrocessione in Europa League per colpe e meriti solo loro. Ma impossibile non premiare la tenacia con cui il Diavolo ha cercato fino alla fine il miracolo. Primo tra tutti il portierone franese, che prende un gol su cui non poteva farci nulla, ma salva il Milan da una clamorosa eliminazione dall'Europa grazie a una parata a dir poco miracolosa, e decisiva, sul destro di Bruno Guimaraes. Un pezzo dell'Europa League, probabilmente, è anche merito suo.
Difensori
Samuel Lino
La sua partita è stata assolutamente sontuosa. Gol e assist nel tabellino finale, ma in mezzo tantissimi chilometri macinati, una quantità di fiato tale da smuovere una locomotiva a vapore, copertura a tutto campo sublime tra fase offensiva e di interdizione. Annichilisce l'avversario di reparto. Imprendibile.
Fikayo Tomori
Per rendere ancora più amara la serata dei nostri amici milanisti, anche Tomori si merita un approdo nella Top XI, quasi solo per quel miracoloso salvataggio sulla linea che vale quasi quanto un gol. In campo è mostruoso, determinato nei duelli, reattivo su tutti i palloni che arrivano dalle sue parti. In difesa è una garanzia, e rischia anche di timbrare il cartellino con un clamoroso palo nel recupero.
Niklas Süle
Forse avremmo potuto scegliere il compagno di reparto (e di squadra) Hummels, autore di una prestazione da assoluto leader, ma abbiamo deciso di premiare l'altro centrale tedesco, che nel primo tempo sale in cattedra per il sontuoso salvataggio sulla linea sul tiro di Mbappé che, per gran parte della gara, tiene sulle spine tutto il mondo Milan. Ottimo in difesa nel gioco aereo, paga un po' la velocità degli attaccanti parigini.
Giovanni Di Lorenzo
Benissimo il capitano azzurro, propositivo e sveglio. Batte lui la rimessa laterale a sorpresa per Politano - forse ricordandosi di quel corner di Alexander-Arnold - da cui nasce il vantaggio del Napoli. Dietro imprescindibile, non soffre un velocista come Bruma e, nella ripresa, compie un salvataggio fantastico proprio su di lui.
Centrocampisti
Warren Zaïre-Emery
Partiamo dai due centrocampisti centrali che abbiamo adattato nel nostro 4231. Impossibile non inserire il talento classe 2006 (sì, 2006) del Paris Saint Germain. Gara di assoluto livello, personalità, giocate e gol del pareggio. Un veterano a nemmeno 18 anni. Straordinario, il faro di un PSG spento.
Micah Hamilton
La più bella delle storie calcistiche. Da raccattapalle (sei anni fa ritratto con Pep Guardiola all'Etihad) a marcatore al suo esordio in Champions League. Ufficialmente parte della squadra U21 dei Citizens, chiamato e inserito tra i titolari contro la Stella Rossa. Una storia straordinaria, che merita di stare nelle prime pagine.
Kingsley Coman
Niente miracolo per i Red Devils, puniti su due campi nella stessa sera, sia dal Copenaghen, sia dal Bayern Monaco, o meglio, da Kingsley Coman, unico a essere sempre un pericolo per la porta difesa dagli inglesi. Sempre pericoloso, lui o mettendo in condizione i suoi compagni, e freddo a mettere in rete l'1-0 davanti ad Onana.
Antoine Griezmann
Poco più di 45 minuti in pantofole, quanto basta per aprire le marcature e regalarsi poi una sgambata con qualche lampo saltuario. Per Simeone è un attaccante puro, ma come trequartista lavora per due, il reparto è suo, collega attacco e centrocampo come un cavo indissolubile.
Galeno
Apre e chiude la rassegna europea praticamente allo stesso modo: sempre punendo lo Shakhtar Donetsk, in primo luogo, e sempre siglando due reti straordinarie, come posizione e presenza in campo. Le uniche differenze tra le due partite è che la prima finì "solo" 3-1 per i Dragoes, mentre il ritono è stata una goleada: 5-3. L'altra, due gol ma un solo assist all'andata, due gol e due assist al ritorno. Mattatore
Attaccante:
Joselu
Due facce della stessa medaglia in un'unica partita: nel primo tempo sprecone e impreciso, mentre nel secondo tempo tira fuori dal cilindro una doppietta letalissima, che sarà poi decisiva per la vittoria finale - sudata - contro l'Union Berlino che ha lottato fino alla fine.