La Top XI della quarta giornata di Champions League
I primi verdetti sono stati espressi, altri gironi sono ancora tutti da decidere
Dopo il giro di boa della fase a gironi, tra i molti dubbi e situazioni più chiare, è stata giocata la prima giornata del ritorno della fase a gironi della Champions League, il torneo per club più importante a livello europeo. Con questa giornata, alcune squadre hanno già avuto i loro verdetti, tra chi è già sicuro del passaggio del turno e l'approdo nella fase ad eliminazione diretta, ma altre sono ancora in dubbio, e nonostante le posizioni nei singoli gironi non promettono il meglio, ancora tutto è da decidere. Andiamo, quindi, a scoprire quali sono stati i migliori giocatori della quarta giornata di Champions, la prima del ritorno, stilando una nostra personalissima Top XI:
Portiere: Andriy Lunin
Di super portieri e super parate questa giornata ne abbiamo viste tante. Ma il giovanissimo portiere delle merengues, terzo nelle gerarchie dietro a Courtois e Kepa, si fa trovare prontissimo dopo l'infortunio dello spagnolo. Una vera e propria riserva di lusso, che addirittura para un rigore al sesto minuto, e nel finale respinge gli assalti del Braga per conservare il risultato.
Difensori
Ancora una volta, non è stato facile scegliere i difensori per questa Top XI, come al solito sono tanti i nomi sul tavolo, partendo dalla difesa del Milan e arrivando a quella del Real. Alla fine, abbiamo scelto:
Kim Min-jae
La sua partita è stata assolutamente sontuosa, abbiamo rivisto in una serata di Champions quel mastino che a Napoli sembrava invalicabile e che ha fatto dimenticare in fretta un colosso come Koulibaly. Non passa niente, si perde solo al 92°, quando per un errore di distrazione si perde Bakambu che - pericolosamente - accorcia le distanze nel risultato. Se non fosse per questa sbavatura, avrebbe soffiato a Kane il premio di Man of the Match.
Alessandro Bastoni
Insieme al suo compagno di reparto Darmian è perfetto, insuperabile. Non sbaglia praticamente nulla. Domina il duello con Simic e, come ci ha ormai abituato, si fa apprezzare tantissimo anche in fase offensiva, con i suoi pericolosissimi cross oppure mascherandosi da attaccante aggiunto in certe fasi dell'ultimo quarto d'ora. Ha onorato alla perfezione la sua prima con la fascia da capitano.
Pepe
A 40 anni e 254 giorni scalza una leggenda come Francesco Totti e diventa il marcatore più anziano della Champions League. Da vero leader e trascinatore, prende le redini della squadra di Conceiçao e la trascina fuori da quel - pericoloso - momento negativo che i portoghesi stavano affrontando in questa stagione. Un gol in Champions dopo oltre dieci anni e aggancio al Barcellona in vetta.
Centrocampisti
Abbiamo deciso di premiare anche 4 centrocampisti (lasciamo il +1 agli attaccanti) tutti giovanissimi, che hanno dominato nelle loro partite.
Rafael Leão
Il portoghese guida il Milan con i suoi dribbling e i suoi spunti. Prima pareggia in rovesciata (!) una partita che stava rischiando di cadere in dei binari che avrebbero condotto, molto probabilmente, alla mancata qualificazione, ma poi si fa carico, insieme al suo compagno di reparto Loftus-Cheek, di far alzare il baricentro della squadra. Le sue sgroppate sono importantissime, lui è imprendibile.
Ruben Loftus-Cheek
Impossibile non inserire l'inglese in questa Top XI. Non ha freni, non si scarica mai. Forte, dinamico, grintoso e potente. Non lo sposta nessuno, anzi è lui che domina il centrocampo, zittendo i campioni parigini che non hanno visto un pallone. Era ovunque, il Diavolo sembrava giocare in 12, instancabile.
Brahim Diaz
Fresco e pimpante, non fa rimpiangere l'assenza di Bellingham (e, diciamocelo, ad oggi sembra impossibile rimpiazzarlo) e anzi è proprio il suo nome a finire nel tabellino marcatori. I portoghesi non riescono a togliergli mai la palla, rimpiange solo il secondo gol (annullato), rimpiazzata dalla standing ovation del Bernabeu.
Ander Barrenetxea
Da una standing ovation all'altra. Si parla sempre di Spagna, si parla sempre di Real, ma non del Madrid questa volta. Già, perchè alla Sociedad c'è un'altra interessantissima figura. L'esterno si batte con ardore, fa impazzire la difesa del Benfica, segna e fa divertire. Prestazione sontuosa.
Attaccanti
Dobbiamo ammettere che questa giornata è stata davvero complicato scegliere gli attaccanti della nostra formazione, lasciando a terra addirittura Kane e Hojlund (che hanno fatto una doppietta) e anche Saka, ma abbiamo optato per:
Antoine Griezmann
Dove lo mette Simeone lui ci sta, e noi abbiamo deciso di sfruttarlo un po' più arretrato, in un misto tra trequartista e falso nueve. La sua serata europea è da fenomeno che fa inchinare il Celtic. Rimpiange solo la mancata tripletta e condivide il podio col suo compagno di reparto Morata. I due gol? Splendidi, un tiro imprendibile da fuori e una semi rovesciata fantastica. È la sua serata.
Alvaro Morata
La sua stagione finora è straordinaria. Anche l'ex Juve è immortale, e ogni volta continua a confermare il perché ancora oggi tantissime squadre si muovono e chiedono informazioni per lui. Cinque i gol in quattro partite di Champions, sette in dieci di campionato. La sua doppietta non sarà esteticamente bella, ma sotto porta è un attaccante letale e decisivo.
Lautaro Martinez
Entra e cambia completamente volto alla sua squadra. Bomber di razza quando centra la traversa di testa, glaciale sul rigore che gli vale il 116° gol in nerazzurro. Vicino al 2-0 con un controllo da urlo. Giocatore tanto forte quanto micidiale.