Il Fantacalcio: quando è stato inventato e tutte le sue evoluzioni
Dalla tecnologia alle regole più assurde, qual è il segreto della popolarità di questo gioco?
Tutto ebbe inizio grazie all’intuito di un giornalista milanese, Riccardo Albini, che sul finire degli anni ’80, ispirandosi ad alcuni fantasy game made in USA legati al Baseball e al Football Americano, immaginò il Fantacalcio. Albini comprese immediatamente le potenzialità di un gioco che avrebbe consentito di dare sfogo all’allenatore che c’è in ognuno di noi, aggiungendo un ingrediente vincente: l'aspetto manageriale. In un istante, ci si trasforma in direttori sportivi e sulla base di un budget di spesa prefissato, si è chiamati a costruire la squadra in un vero e proprio “fanta calciomercato” costituito da un'animata asta iniziale e da trattative successive, per veri manager del calcio.
1994: l'anno della prima edizione del Fantacalcio con Gazzetta dello Sport
Nel 1990 venne pubblicato il libro dal titolo “Serie A – Fantacalcio” nel quale si spiegavano le regole del gioco, l’edizione non ebbe molto successo e Albini dopo qualche tempo ebbe l’intuizione di proporre il divertente fantasy game calcistico alla Gazzetta dello Sport. Siamo nel 1994 quando, dalle pagine della “Rosea”, viene dato il via alla prima edizione del gioco nella formula a “Gran Premio”. In questa modalità a ciascuna squadra per ogni singola giornata di campionato venivano attribuiti dei punteggi che determinano l’aggiornamento di una classifica generale in cui le squadre sono ordinate in base alla somma punti ottenuta da ciascuna. Il successo fu clamoroso, infatti, oltre alle 70 mila squadre iscritte al torneo organizzato dalla "Gazza" tantissimi iniziarono a giocare tra amici in leghe private dando vita alla formula con “scontri diretti”. Qual era l'elemento distintivo? in questo caso, il punteggio ottenuto dalla squadra determina il numero di gol segnati nello scontro diretto il cui risultato stabilisce, come in un vero e proprio campionato, la classifica generale.
Come si otteneva la Fanta Formazione in passato?
Di tempo ne è passato tanto e la corsa del lunedì mattina verso l’edicola sotto casa per acquistare la Gazzetta dello Sport è un ricordo indelebile, il quotidiano sportivo era la fonte, unica ai tempi, da cui si traevano tutti i numeri necessari a formare il punteggio complessivo ottenuto dalla propria “fanta formazione”. Si sommavano le valutazioni (meglio note come voto in pagella) dei singoli giocatori della propria squadra e poi si aggiungevano dei bonus (+ 3 punti per ogni gol segnato, + 3 punti per ogni rigore parato) e si sottraevano dei Malus (-0,5 punti per un’ammonizione -1 punto per un’espulsione -1 punto per ogni gol subito dal portiere -2 punti per ogni autogol di calciatori di movimento -1 punto per ogni autogol del portiere -3 punti per ogni rigore sbagliato). Il risultato di questa magica formula algebrica era un punteggio complessivo che determinava il numero di gol segnati, utile per gli scontri diretti, oppure il punteggio per aggiornamento della classifica generale nelle formule a gran premio.
L’esito della competizione dipende sempre dall’abilità dei fantallenatori di schierare la formazione in grado di totalizzare il punteggio più alto (meno di 66 punti; da 66 a 71.5 punti; 1 gol; Da 72 a 77.5 punti: 2 gol; Da 78 a 83.5 punti: 3 gol; Da 84 a 89.5 punti: 4 gol; Da 90 a 95.5 punti: 5 gol; Da 96 a 101.5 punti: 6 gol e così via ogni 6 punti un gol), in passato, nella totale assenza di supporti tecnologici, ci si basava solo sulle valutazioni soggettive dei giornalisti che curavano le pagelle dei quotidiani sportivi, oggi invece il punteggio può essere stabilito in diverse modalità grazie anche all'utilizzo della tecnologia.
E oggi come funzionano le sfide?
In questo scenario in continuo cambiamento anche le regole del gioco sono in continua evoluzione spesso e volentieri personalizzate dalle diverse leghe. In alcuni casi, grazie alla tecnologia, il fantallenatore può addirittura gestire le Sostituzioni Live. Tante infatti sono le app che consentono agli appassionati di sfidarsi in leghe private o pubbliche fornendo un supporto statistico e di informazioni in tempo reale veramente notevoli. L’asta iniziale per decidere chi prendere e chi no, ieri come oggi, resta comunque il momento chiave del gioco, dove oltre a una certa dose di abilità nel gestire le contrattazioni è fondamentale arrivare con le idee chiare e dopo aver trascorso un intenso periodo di studio delle abilità dei singoli calciatori e della squadra in cui militano, niente può essere lasciato al caso e guai a farsi prendere dai sentimenti e acquistare i calciatori in base alla propria fede calcistica! Il budget a disposizione dei “Fanta allenatori” viene stabilito da ogni singola “Fanta lega” ed è bene precisarlo si tratta di valute di fantasia quali “Fanta Milioni”, “Fanta Euro” o “Fanta Crediti”.
Nonostante si tratti di un Fantasy Game a tutti gli effetti, c'è da ammettere che il Fantacalcio ha aumentato le conoscenze su tutto ciò che accade nei massimi campionati e sui calciatori e squadre in cui militano, costringendo il fantacalcista a tifare e soprattutto a soffrire come “Ogni Maledetta Domenica” non solo per la sua squadra reale ma anche per quella virtuale!