I numeri di Simone Inzaghi e dell'Inter: roba da matti

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Risultati e obiettivi di una squadra in crescita

La Redazione09 Feb 2024

Che l'Inter di Simone Inzaghi fosse una squadra top lo si era già capito la scorsa stagione. Nonostante il terzo posto in Serie A, i nerazzurri avevano messo in bacheca due trofei, Supercoppa e Coppa Italia, e soprattutto avevano centrato la finale di Champions League contro il Manchester City. Sfida persa di misura, ma in cui poteva accadere di tutto per ammissione dello stesso Guardiola: "Una partita così è come un testa o croce". Malgrado la sconfitta, perciò, la squadra del Biscione ha guadagnato in consapevolezza e ferocia, due ingredienti che hanno trasformato l'Inter 2023/24 in una compagine stellare, nei numeri e nel gioco espresso.

Come procederanno le cose è materia di maghi e veggenti sfera di cristallo muniti, eppure il binomio Simone Inzaghi-Inter è già vincente, per mentalità e per titoli conquistati. Se guardiamo solo al "vil metallo", da quando l'ex allenatore della Lazio si è trasferito a Milano (2021/22), l'Inter ha messo le mani su tre Supercoppe italiane per tre anni di fila (2021, 2022 e 2023); tra l'altro Inzaghi ne ha vinte cinque in totale segnando un record invidiabile; e su due Coppe Italia consecutive, stagioni 2021/22 e 2022/23. Ripetiamo: non possiamo sapere se l'elenco trofei verrà aggiornato o meno, ma sappiamo che quelli vinti finora sono arrivati con un gioco dominante e via via più convincente per tifosi e addetti ai lavori.

Del resto, in attesa di Roma-Inter del 10 febbraio, cosa si pu&ograe; dire di una squadre che si è portata a casa 10 scontri diretti su 11 con 24 reti all'attivo, 3 al passivo e 0 sconfitte? Roba da matti, sentenzierebbe qualcuno, e non a toto, perché le avversarie messe in riga sono, nell'ordine: Fiorentina, Milan, Roma, Atalanta, Napoli, Lazio, Juventus; alcune già annichilite sia in casa che in trasferta. E la musica non cambia nei confronti con le "piccole" del campionato, quasi tutti vinti; unica macchia il KO interno contro il Sassuolo del 27 settembre '23 (la perfezione non è di questo mondo!). Insomma, numeri da vera schiacciasassi, da corazzata che sembra avere i muscoli e la testa per fare la voce grossa anche in Europa, ancora una volta. Chi vivrà, vedrà!

Ulteriori confere di un'Inter apparentemente inossidabile vengono dai paragoni con il proprio passato. Arrivati a questo punto della Serie A 2023/24 (vittoria sulla Juventus del 4 febbraio inclusa), una sola Inter ha avuto più punti in classifica rispetto a quella di Inzaghi: l'undici di Mancini del 2006/07, 60 contro i 57 attuali; ma questi ultimi sono stati conquistati con una partita in meno; stiamo là eh! E quando gira la squadra girano a meraviglia anche i singoli calciatori: Lautaro Martinez avviato alla conquista del titolo di capocannoniere, Calhanoglu tra i migliori nel suo ruolo e ad alto rendimento in zona gol, Thuram subito uomo che fa reparto e che segna gol pesanti. Non solo l'attacco. Il reparto difensivo, infatti, non è da meno, considerati i pochissimi gol subiti (anche nei big match, come visto), una differenza reti assura (si è toccato il +41) e un numero di clean sheet (14 finora) che a fine campionato sarà certamente più alto; a proposito, chi avrebbe scommesso su Sommer dopo le esaltanti prestazioni in nerazzurro dell'ex Onana?

Chiudiamo con un altro numero significativo, per Simone Inzaghi e per l'Inter. La percentuale di successi nerazzurri raggiunta dal tecnico in Serie A è al 74% e passa, soglia mai raggiunta in tutta la sua carriera di allenatore fino alla stagione in corso; buon viatico verso l'obiettivo principale della seconda stella sulla maglia della Beneamata.