I migliori prodigi scoperti da Football Manager

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Allenatori per gioco o qualcosa di più?

La Redazione31 May 2022

I grandi talenti scoperti da Football Manager e Championship Manager (giusto per darti un po' di background, Championship Manager prima e Football Manager dopo, sono una saga di videogiochi manageriali di calcio) ormai sono diventati una leggenda nel mondo reale, ma forse non tutti sanno la storia di questo incredibile strumento manageriale calcistico che continua a spopolare in tutto il mondo, scoprendo giovani talenti e future stelle nascenti del calcio...

Siamo tutti allenatori...

Da sempre, quando si parla di calcio tutti si reputano esperti: dal divano di casa o dalla tribuna dello stadio, gli appassionati si sentono in grado di allenare la propria squadra del cuore pensando di avere nella manica assi sul piano strettamente manageriale come la gestione del club e del calcio mercato. Per gli ideatori di videogiochi era ovvio intercettare questa irrefrenabile passione e realizzare questo sogno nel cassetto di tanti fan del soccer. In che modo? Trasformando gli utenti in tanti piccoli "Allenatori nel Pallone" con il compito di gestire tutte le componenti tecniche del campo e quelle manageriali fuori dal terreno di gioco, proprio come nella realtà!

Le prime edizioni non si scordano mai

La storia inizia già negli anni ’80 quando uscì il precursore del genere che si chiamava già Football Manager, (la prima edizione di questo videogame uscì nel 1982 per soddisfare i giocatori di alcune leggendarie piattaforme come lo ZX Spectrum e il Commodore 64). L’evoluzione anni ’90 è stata Championship Manager anch’esso sviluppato in Gran Bretagna, anche se alle prime edizioni questo simulatore non riscosse un grandissimo successo a causa di una particolare lentezza e nella limitazione di poter disputare i soli campionati della Gran Bretagna. La vera svolta avvenne agli inizi degli anni 2000, in questa epoca escono prima l’edizione 2001-02 di Championship Manager, che ottenne in tutta Europa un successo clamoroso, e poi dal 2004 l’edizione del nuovo Football Manager che sostituì definitivamente il suo antenato.

Chi non ha mai giocato a Football Manager alzi la mano!

Oggi Football Manager è il gioco di simulazione calcistica più famoso al mondo. Questo videogioco consente la gestione totale di un club di calcio anche partendo dalla base, grazie alla potenza di questo simulatore è possibile gestire le fasi dell’allenamento e della tattica, inoltre attivare le iniziative tipiche del talent scout per scovare nuovi giovani talenti, oppure governare le attività più strettamente manageriali, quali la campagna trasferimenti e il reperimento dei fondi. Insomma, è il vero Genio della Lampada che realizza i sogni di ogni appassionato di calcio…

Quali sono i Pro di questo gioco?

  • Una delle caratteristiche più apprezzate dai videogiocatori è senza dubbio la possibilità offerta dal simulatore di scoprire i giovani talenti del calcio mondiale. Football Manager, grazie a un database infinito, ha consentito di scoprire in anticipo rispetto al calcio “reale” dei giovanissimi e sconosciuti calciatori di talento poi diventati dei “veri” campioni di fama internazionale;
  • La grande puntualità con cui il videogioco è riuscito ad anticipare il luminoso futuro di alcuni giovanissimi calciatori non è frutto del caso. In una prima fase i realizzatori del videogame ottenevano i dati dagli “scout” dei club e in base a questi determinava i valori dei calciatori, in un secondo momento Football Manager  ha creato una propria agenzia di scouting che oltre a garantire un formidabile database per il gioco è oramai uno strumento utilizzato da molte squadre di calcio mondiali.

Messi e gli altri astri nascenti

Ma quali sono state le migliori anticipazioni del software di Football Manager che poi sono state clamorosamente confermate anche nella realtà del campo di calcio? Già nei primissimi anni 2000, per un gruppo molto folto di giovanissime promesse, il “videogioco” aveva assegnato un potenziale di sviluppo molto elevato per gli standard del gioco. Tra questi calciatori erano presenti Messi, Aguero, Falcao e Sergio Ramos e non si può certo dire che queste previsioni fossero sbagliate! Il rendimento e le potenzialità di Messi per Football Manager hanno alimentato per anni una storia tra mito e realtà, i protagonisti di questa curiosa vicenda sono Alex McLeish, allenatore dei Glasgow Rangers, e suo figlio Jon, appassionato videogiocatore. La leggenda vuole che Jon suggerì al padre di prendere ai Rangers questo giovane calciatore argentino, ai tempi semi sconosciuto, sulla base delle incredibili performance che metteva in mostra nel simulatore. Il padre ovviamente non ascoltò il saggio consiglio ritenendo Football Manager semplicemente un gioco… Non osiamo immaginare come papà Alex possa aver vissuto questi anni con il rimpianto di non aver acquistato uno dei più grandi talenti della storia del calcio.

Le altre promesse

Messi rappresenta certamente un punto altissimo delle capacità di scouting di Football Manager ma sono state tante altre le intuizioni veramente sorprendenti del videogioco. Arjen Robben oggi non ha certo bisogno di presentazione, ma per il simulatore, l’olandese era già stato intercettato a 16 anni, quando giocava nelle giovanili del Groningen, un potenziale grande calciatore dotato di un punteggio altissimo. Anche alcuni giocatori della straordinaria generazione belga come Vincent Kompany, Kevin De Bruyne e Thibaut Courtois sono stati indicati, come potenziali campioni, con largo anticipo da FM. In molti casi il simulatore ha mostrato la sua grande potenza anche nell’individuare, anche in questo caso in anticipo, il ruolo più adeguato al calciatore di turno, in questo senso è stata clamorosa l’intuizione di prevedere per Gareth Bale un futuro da attaccante quando il gallese aveva solo 16 anni e militava come terzino al Southampton.

E nel calcio italiano?

Il database di Football Manager ha dato il meglio di sé anche per moltissimi campioni del calcio italiano, uno dei casi più eclatanti è quello di Marco Verratti che oggi è riconosciuto come uno dei migliori centrocampisti europei. Nel videogioco, già nel 2010, quando Marco aveva soli 17 anni e militava al Pescara in Lega Pro, risultava un formidabile calciatore dalle grandi doti tecniche tali da farlo giocare anche qualche metro più avanti di quanto faccia oggi. Oltre a Verratti, questo incredibile cacciatore di talenti virtuale aveva individuato con largo anticipo altri potenziali campioni poi rivelatisi tali come Cassano, Pazzini e Montolivo.