Europa League: 10 curiosità e aneddoti sulla competizione

Alcuni club la snobbano, altri ne fanno la propria casa. Dal 1971, anno della sua fondazione, a oggi, l’Europa League (ex Coppa UEFA) ha regalato emozioni contrastanti a tifosi e calciatori: da un lato ci sono quelli che la amano così com’è, dall’altro lato quelli che hanno occhi solo per la Champions League o che chiedono pesanti ritocchi alla formula del torneo. Fatto sta che questa competizione alle italiane ha dato tanto, specie negli anni Novanta, quando il nostro calcio faceva la voce grossa anche in Europa. Ma procediamo con ordine. Ecco 10 curiosità e aneddoti sulla seconda competizione per club più prestigiosa a livello continentale.

Chi ha vinto la prima Coppa UEFA

Edizione 1971/72: la finale tutta inglese Tottenham-Wolverhampton se l’aggiugicano gli Spurs dopo due sfide tiratissime. L’anno successivo la Coppa non si muoverà dall’Inghilerra e passerà nelle mani del Liverpool.

Prima italiana a vincere il trofeo

Poco fortunata in Champions League, ma soprattutto in finale, la Juventus si è distinta in Europa League con tre successi in quattro finali. Ma soprattutto: è la prima squadra italiana a sollevare il trofeo, nel 1976/77; a pagarne le spese l’Athletic Bilbao. Curiosità nella curiosità, quell’anno l’undici bianconero era composto di soli italiani e i Rojiblancos di soli baschi.

Una Coppa che pesa eccome!

La si può pensare come si vuole sull’Europa League, ma non si può dire che il trofeo non sia “di peso”, anzi. Con i suoi 15 chili d’argento massiccio è in assoluto il trofeo UEFA più pesante; la Coppa dalle Grandi Orecchie arriva solo a sette chili e mezzo, e la più recente Conference league non si spinge oltre gli 11 chili.

En plein di successi

Se c’è una squadra che ha fatto la storia della competizione, questa si chiama Siviglia: dal 2006 al 2023, gli andalusi hanno vinto la rassegna continentale ben 7 volte; per due anni consecutivi, nel 2006 e nel 2007, e, di nuovo, per tre stagioni di fila: nel 2014, nel 2015 e nel 2016. Insomma, tutte le volte che il Siviglia ha messo piede in una finale, l’ha sempre vinta. Chapeau!

Una maledizione da scacciare

Da quando, nel 2009, la Coppa UEFA ha cambiato denominazione in Europa League, le squadre italiane non sono mai riuscite a rivincerla. L’ultima vittima di questa “maledizione” è stata la Roma di Mourinho nel 2022/23; e pensare che il portoghese fino alla sfida clou persa, nemmeno a dirlo, contro il Siviglia, aveva il cento per cento di trionfi nelle finali europee.

Vittorie tricolori

A proposito, vi siete mai chiesti quali squadre italiane abbiano vinto la Coppa UEFA e quante volte ci sono riuscite? Ecco la risposta: Inter, Juventus, Napoli e Parma. Nerazzurri e Bianconeri ci sono riusciti 3 volte, i Crociati 2 volte e i Partenopei una volta, con un certo Maradona in campo.

Multiple-winner Badge

Il distintivo dei plurivincitori è un premio extra che la UEFA assegna alle squadre più vincenti in Europa League e in Champions League. Il badge, che contiene il disegno della coppa e il numero di edizioni vinte, viene applicato sulla manica sinistra delle magliette. Chi può esibire il multiple-winner badge? Solo le squadre che nella competizione si sono affermate o per tre volte consecutive o per cinque volte complessive. A oggi, in Europa League, è un privilegio esclusivo del Siviglia.

Cos’hanno in comune Zoff, Stevens e Simeone?

Sul piano personale non lo sappiamo, ma sul piano sportivo c’è qualcosa che li accomuna. Dino Zoff, Huub Stevens e Diego Simeone formano la ristretta rosa di allenatori che hanno vinto l’Europa League anche da calciatori.

Arrivare a Roma e non vedere il Papa

Benfica, Olympique Marsiglia, Athletic Bilbao, Espanyol, Borussia Dortmund, Arsenal, Rangers e, ahinoi, Roma, sono tutte squadre arrivate almeno due volte in finale di Europa League (tre volte per le prime due dell’elenco), senza mai cogliere la soddisfazione della vittoria.

Dulcis in fundo

L’ultima curiosità sull’Europa League ha a che fare di nuovo con il trofeo. La Coppa originale, realizzata a suo tempo dal laboratorio italiano Bertoni e costata migliaia di euro, resta sempre alla UEFA; alle squadre vincitrici ne viene consegnata una copia, che perl ha le stesse dimensioni del modello originario.

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