Corsa Scudetto: Chi la spunterà?

Calciatori Ignoranti

Via gli asterischi, adesso contano solo calendario, testa e gambe

Calciatori Ignoranti29 Apr 2022

Milan e Inter vedono ormai la soglia del traguardo, con il Napoli defilatosi dopo le ultime due recenti sconfitte. 
I recuperi di mercoledì hanno inoltre azzerato asterischi e partite in meno, consegnandoci la classifica definitiva a quattro giornate dalla fine. 
Milan 74, Inter 72, con i partenopei staccati a 67, guardinghi rispetto ad una Juventus a -1 con la freccia del sorpasso già attivata. 
L’esito di Bologna-Inter è stato per certi versi clamoroso, non tanto per la vittoria dei rossoblu ma per il modo in cui è maturata, con il clamoroso errore di Radu che ha spalancato la porta a Nicola Sansone. 
Un colpo durissimo per Simone Inzaghi e l’Inter, che eppure dopo solo 3 minuti erano passati in vantaggio grazie a Perisic ma non sono stati concreti nel chiudere la partita, agguantata da Arnautovic. 
Assume allora tutt’altra portata la rete all’Olimpico di Tonali ad un minuto dalla fine, una rimonta che ha, allo stesso tempo, qualificato aritmeticamente il Milan in Champions e lanciato i rossoneri per un rush finale il quale, tuttavia, resta tutt’altro che scontato. 
Proviamo qui ad analizzare chi, tra Milan e Inter, alla luce di diversi elementi chi ha più chance di vincere. 

Il calendario 

Fiorentina, Verona, Atalanta e Sassuolo per il Milan. 
Udinese, Empoli, Cagliari e Sampdoria per l’Inter. 
Certo, alla luce del semplice nome sulla carta sembrerebbe quasi scontato dire come i nerazzurri abbiano effettivamente un’autostrada per fare bottino pieno nelle ultime 4 giornate rispetto ai cugini. 
Eppure, questo campionato ha insegnato come l’incertezza e l’esito tutt’altro che scontato siano all’ordine del giorno, mostrando risultati-trappola molto più spesso rispetto agli anni precedenti e, sulle due esatte sponde del Naviglio, ne sanno qualcosa. 
A freddo dopo la disfatta dell’Inter a Bologna, viene da pensare che giocare a Cagliari e con la Samp in piena lotta salvezza sia allo stesso modo complicato come affrontare Sassuolo e Verona con più nulla da chiedere al campionato. 
Ogni confronto dura 90 minuti e nulla è dovuto. 
La differenza, molto probabilmente, la farà l’aspetto psicologico. 

Il fattore mentale: come arrivano le due squadre

Tutto è il contrario di tutto. 
Se prima dei recuperi di mercoledì si poteva tranquillamente affermare come l’Inter avesse ripreso a correre con la stessa qualità e sicurezza mostrata fino a gennaio, ora questa certezza sembra essersi infranta contro una sconfitta dura da mandare giù. 
Il derby di ritorno di Coppa, nonostante un risultato forse più pesante di quanto visto sul campo, altresì era sembrato un chiaro indirizzo verso la conclusione del campionato, ciò nonostante, dopo una sola settimana, ogni cosa sembra essersi capovolta. 
L’Inter con la Roma, nell’ultimo turno, ha vinto nettamente, col Bologna ha fatto decisamente più fatica. 
Il Milan, dopo il doppio pari con felsinei e Torino, ha battuto il Genoa e ha ben figurato meritando la vittoria contro la Lazio a Roma. 
Ora la Fiorentina a San Siro arriva prima della partita di Udine del Biscione, ed in questo frangente di non contemporaneità sarà importante valutare l’impatto rossonero davanti ai propri tifosi. 
Il Milan ha già dimostrato di avere qualche difficoltà nella gestione della pressione, dando il meglio di sé in situazioni di difficoltà. 
Ora che il destino dipende nuovamente dalla squadra di Pioli, le gambe potrebbero tornare a tremare, vuoi per inesperienza ed errori di gioventù, i quali potranno essere ben sormontati dalla caratura internazionale dell’uomo dai gol pesanti Giroud e da Ibrahimovic, di nuovo decisivo nonostante il poco minutaggio contro i biancocelesti. 
L’Inter, dal canto suo, viene da un percorso iniziato prima rispetto a quello del Milan e coronato dallo Scudetto della passata stagione, motivo per il quale potrebbe non incorrere in un ulteriore passo falso. 
Ma, come si suol dire, tutto resta clamorosamente aperto. 

Il fattore fisico

L’Inter ha fallito l’operazione sorpasso, pagata dall’assenza di Handanovic e l’errore di Radu. 
Contro l’Udinese mancherà Calhanoglu, ma l’Inter ammirata nelle ultime uscite è sembrata molto diversa rispetto a quella che aveva lasciato parecchi punti per strada nei primi mesi del 2022. 
Più in palla anche nei primi 20’ contro il Bologna, dove ha fallito qualche occasione da gol, salvo poi rovinare tutto e portare a casa 0 punti. 
Sulla condizione dei suoi top, Brozovic in primis, passa gran parte del destino nerazzurro, inutile negarlo. 
Il Milan ha patito negli ultimi tempi il fastidioso mal di gol, risultando spesso inefficace sotto porta. 
L’inconcludenza di alcuni elementi in fase offensiva ha fatto da contraltare alla straordinaria attitudine difensiva mostrata da Tomori e soprattutto dalla sorpresa stagionale Kalulu, divenuto un perno insostituibile al centro della retroguardia. 
Quella che era una costante infortuni del primo scorcio di stagione ha lasciato qualche strascico, ma il recupero di Ibrahimovic per questo rush finale è fondamentale per non perdere la bussola. 
Dai suoi piedi, e dalla sua testa, potrebbero passare punti pesanti, gli stessi che ha regalato Giroud segnando in tutte le partite decisive: Inter, Napoli e Lazio. 
Da non sottovalutare, ovviamente, la vena di Leao e Theo, in una fascia sinistra esplosiva dal quale spese volte sono dipese le sorti del Diavolo. 
Il Milan sta bene e vuole arrivare primo, ed ancora una volta si trova in una situazione ideale di vantaggio. 
Il calendario è complicatissimo ma i punti di vantaggio sono 2 (3, considerando lo scontro diretto con i cugini). 
Sarà una sfida affascinante fino all’ultimo minuto.